Politica
Depalma replica a PVA: «Raccolta firme è una bufala rifilata ai cittadini»
La risposta del Sindaco agli attacchi sui presunti insulti in Aula durante la discussione sulla discarica
Giovinazzo - mercoledì 29 novembre 2017
06.00
Sin dal pomeriggio di ieri, si era diffuso su Facebook un post in cui PrimaVera Alternativa prendeva una netta posizione, non solo sul Protocollo d'intesa che l'Amministrazione comunale intende siglare con la Regione Puglia sulla discarica di San Pietro Pago, ma anche sulle presunte offese in Aula partite dal Sindaco, Tommaso Depalma, e dal Consigliere di Forza Italia, Ruggero Iannone, in relazione alla raccolta firme per intimare agli amministratori di rescindere ogni rapporto con Daneco. E di questo vi diamo ampiamente conto in un nostro articolo pubblicato quest'oggi, che illustra quelle ragioni.
Ma il primo cittadino non ci sta ed ha inteso replicare al partito d'opposizione, ribadendo il suo punto di vista: «Ribadisco quanto affermato in Aula: PrimaVera Alternativa ha rifilato una bufala ai cittadini con quella raccolta firma - ha dichiarato Depalma -. Lo ha fatto su un fatto non vero, poiché ci sono atti amministrativi che raccontano indiscutibilmente ciò che si sta facendo per la rescissione di quei contratti.
Addirittura - ha proseguito il Sindaco - alcune procedure di rescissione dei contratti con Daneco sono state avviate dal 17 gennaio 2017, non l'altro ieri. Si tratta pertanto di questioni già abbondantemente superate ed è per questo che ho parlato di bufale».
Abbiamo tuttavia chiesto a Depalma di farci capire cosa intendesse quando parlava di «carta sprecata» ed «alberi tagliati» per produrre quelle firme.
E lui ci ha risposto secco: «Le iniziative popolari sono sale della democrazia, uno strumento assai utile alla crescita di una comunità. Ma i cittadini non devono essere presi in giro e non possono sempre essere chiamati a decidere al posto della politica, altrimenti - e questo l'ho già detto in Aula - non esisterebbe una classe dirigente, da loro eletta qualche mese fa a questo scopo e che deve prendersi le sue responsabilità. Se così non fosse dovremmo tutti andare a casa, la nostra presenza sarebbe inutile - ha sottolineato -. Vorrei un coinvolgimento dei cittadini sulla visione strategica della città - ha proseguito Depalma - sullo sviluppo dell'ASI, su quanto c'è da fare dopo la bonifica delle Ferriere, tanto per citare alcuni esempi. Ma non possiamo - mi ripeto - interrogarli per ogni singolo aspetto della vita amministrativa.
Infine - ha voluto sottolineare - siamo noi amministratori in attesa delle scuse di de Gennaro, che se dice da un palco alcune cose le si può lasciar correre, ma non può farlo in una assise comunale. Ci aveva accusato di aver mentito agli elettori - ha spiegato il Sindaco -, durante la campagna elettorale, sulla questione delle indagini a nostro carico. Non era vero niente e lui non ha mai dimostrato, né formalmente né informalmente, ciò che aveva detto. Questo sì che è molto grave - ha concluso Tommaso Depalma - e noi aspettiamo ancora che ci si chieda scusa su questo aspetto».
Ma il primo cittadino non ci sta ed ha inteso replicare al partito d'opposizione, ribadendo il suo punto di vista: «Ribadisco quanto affermato in Aula: PrimaVera Alternativa ha rifilato una bufala ai cittadini con quella raccolta firma - ha dichiarato Depalma -. Lo ha fatto su un fatto non vero, poiché ci sono atti amministrativi che raccontano indiscutibilmente ciò che si sta facendo per la rescissione di quei contratti.
Addirittura - ha proseguito il Sindaco - alcune procedure di rescissione dei contratti con Daneco sono state avviate dal 17 gennaio 2017, non l'altro ieri. Si tratta pertanto di questioni già abbondantemente superate ed è per questo che ho parlato di bufale».
Abbiamo tuttavia chiesto a Depalma di farci capire cosa intendesse quando parlava di «carta sprecata» ed «alberi tagliati» per produrre quelle firme.
E lui ci ha risposto secco: «Le iniziative popolari sono sale della democrazia, uno strumento assai utile alla crescita di una comunità. Ma i cittadini non devono essere presi in giro e non possono sempre essere chiamati a decidere al posto della politica, altrimenti - e questo l'ho già detto in Aula - non esisterebbe una classe dirigente, da loro eletta qualche mese fa a questo scopo e che deve prendersi le sue responsabilità. Se così non fosse dovremmo tutti andare a casa, la nostra presenza sarebbe inutile - ha sottolineato -. Vorrei un coinvolgimento dei cittadini sulla visione strategica della città - ha proseguito Depalma - sullo sviluppo dell'ASI, su quanto c'è da fare dopo la bonifica delle Ferriere, tanto per citare alcuni esempi. Ma non possiamo - mi ripeto - interrogarli per ogni singolo aspetto della vita amministrativa.
Infine - ha voluto sottolineare - siamo noi amministratori in attesa delle scuse di de Gennaro, che se dice da un palco alcune cose le si può lasciar correre, ma non può farlo in una assise comunale. Ci aveva accusato di aver mentito agli elettori - ha spiegato il Sindaco -, durante la campagna elettorale, sulla questione delle indagini a nostro carico. Non era vero niente e lui non ha mai dimostrato, né formalmente né informalmente, ciò che aveva detto. Questo sì che è molto grave - ha concluso Tommaso Depalma - e noi aspettiamo ancora che ci si chieda scusa su questo aspetto».