Politica
Depalma replica a Bavaro: «Provi quello che dice»
Il Sindaco ha voluto rispondere al video del segretario regionale di Sinistra Italiana sulla questione discarica
Giovinazzo - sabato 3 novembre 2018
05.00
Continua a far discutere l'intera città la questione legata ai reflui presenti nelle campagne nei pressi della discarica ormai chiusa di San Pietro Pago.
PVA ha attaccato con una video-denuncia, Tommaso Depalma ha risposto con un altro video, puntando a sua volta Nico Bavaro, segretario di Sinistra Italiana, che aveva paventato la possibilità di una class action degli agricoltori per danni. Ieri Nico Bavaro ha replicato a sua volta, chiedendo con vigore a Depalma di informare la città su quanto sta accadendo.
Già in un post apparso ieri mattina sulla pagina Facebook Tommaso Depalma Sindaco, il primo cittadino aveva risposto cercando di fare chiarezza su quanto messo in campo dall'Amministrazione comunale: «noi in due anni passi in avanti (seppur fra mille difficoltà) li abbiamo fatti - ha scritto -, mentre altri non hanno cambiato di una virgola il loro disco rotto. Filmini e chiacchiere facevano e filmini e chiacchiere continuano a fare - è stato l'affondo piuttosto duro -. Perché noi in due anni abbiamo fatto ripristinare gli impianti di captazione di biogas (che erano stati rubati e in parte vandalizzati), abbiamo fatto ripulire l'area dalle sterparglie, abbiamo trovato il modo di far riaprire la stradina di San Pietro Pago per agevolare la vita degli agricoltori del posto, abbiamo potuto far garantire una guardiania sul sito, dando un minino di "ordinaria" gestione di una discarica che ha visto il gestore (scelto da altri...) scappare come un ladro dalla sera alla mattina.
Ci siamo rimboccati le maniche - ha spiegato Depalma - e in sostituzione del gestore abbiamo per prima cosa cercato di trovare le risorse, perché sarebbe stato ingiusto far pagare quei danni alle tasche dei nostri concittadini e quindi abbiamo scritto, elaborato, progettato, inviato, discusso e ottenuto dalla Regione Puglia prima 800.000 euro per le opere più necessarie per mettere in condizioni dignitose di esercizio quel sito e poi realizzando - ha ribadito - con i nostri uffici tecnici un progetto per partecipare al bando regionale sulle bonifiche, abbiamo ottenuto altri 4,5 MLN di euro per procedere sulle attività di progettazione ed esecuzione delle attività di messa in sicurezza, bonifica, chiusura e post gestione del sito. Chiarisco - si legge ancora nel post - che delle cifre citate, attualmente sono stati resi concretamente disponibili solo i primi 800.000 euro, perché per gli altri 4,5 MLN di euro, come prevede la legge, bisognerà prima firmare il disciplinare delle opere fra gli enti e poi il finanziamento sarà concretamente utilizzabile. Cosa che dovrebbe accadere a breve.»
Depalma prosegue ricordando come «nel frattempo, sempre con i nostri uffici, ci siamo messi al fianco della Procura della Repubblica per fare una puntuale ricostruzione di tutti gli accadimenti avvenuti su quel sito perlomeno nell'ultimo decennio, oltre ad aver rimodulato tutta la valutazione tecnico / economica per l'eventuale realizzazione dell'impianto di trattamento dei rifiuti, appaltato nel 2006 (vincitore della gara ...Daneco) e mai realizzato, se non nella parte relativa alla creazione del "buco" del V lotto (che strano...) che magari qualcuno avrebbe voluto utilizzare come ulteriore "pattumiera" per i rifiuti dell'ambito.
A tal riguardo rivendico di aver sempre puntato i piedi ad un utilizzo "diverso" di quel V lotto - ha ribadito Depalma - che per noi nasce e muore come prevede il progetto. Ovvero a servizio e soccorso dell'impianto di trattamento previsto e per il quale era stata appaltata dal nostro comune la gara di cui sopra. E la nostra posizione sul tema non cambierà mai. No impianto? No utilizzo del V lotto.
Noi pretendiamo il rispetto delle regole e degli accordi, anche se fatti da altre Amministrazioni precedenti alle nostre. Perché Giovinazzo è una città seria.
Spero che Bavaro - ha continuato ancora Depalma - non si sia confuso e in una trasposizione temporale, mi abbia scambiato con un governatore regionale che negli anni di sua presidenza permetteva la realizzazione del VI lotto (inizialmente di 230.000,00 mc.) e i successivi sopralzi (altri 290.000,00 mc.), tramite ordinanze del Commissario dell' Emergenza Rifiuti, nonché Presidente della Regione Puglia, On.le Nichi Vendola, che in totale sommavano oltre mezzo milioni di metri cubi di immondizia, gestiti, fatturati ed incassati da Daneco senza che la stessa avesse mai dovuto fare una regolare gara d'appalto per la gestione di quella "enorme fortuna" piovuta (a proposito di piogge...) dal cielo. Tutti fatti che noi abbiamo segnalato in Procura. Io a differenza di Bavaro non tiro ad indovinare, cito dati e fatti circostanziati».
Depalma nel post ha ribadito di aver sciolto qualunque «vincolo contrattuale con Daneco» ed ha rilanciato anche davanti ai nostri taccuini la domanda a Nico Bavaro: «Attendo da Bavaro riscontro scritto su come Daneco incassa ancora dalla nostra discarica - è stato l'attacco frontale al segretario di SI - e vorrei che chiedeste a lui se è a conoscenza di una procedura più rapida per affrontare questa emergenza che - ripeto - non è stata creata da noi. Dovrebbe guardare in altre direzioni invece di dividere la nostra gente per fini politici. Provasse quanto dice, altrimenti è propaganda».
Tommaso Depalma ha chiosato cercando di lasciare un messaggio alla cittadinanza: «Sono temi di estrema importanza ed io, umilmente, sono pronto ad ascoltare chiunque ne abbia capacità. Se ci sono altre strade riconoscerò i meriti anche ad avversari politici. Sin qui non ho sentito nulla in questo senso, ma solo propaganda. La nostra Amministrazione - ha concluso - è costantemente impegnata a seguire l'iter normativo per chiudere il cerchio. Basta giocare sulla pelle dei cittadini».
PVA ha attaccato con una video-denuncia, Tommaso Depalma ha risposto con un altro video, puntando a sua volta Nico Bavaro, segretario di Sinistra Italiana, che aveva paventato la possibilità di una class action degli agricoltori per danni. Ieri Nico Bavaro ha replicato a sua volta, chiedendo con vigore a Depalma di informare la città su quanto sta accadendo.
Già in un post apparso ieri mattina sulla pagina Facebook Tommaso Depalma Sindaco, il primo cittadino aveva risposto cercando di fare chiarezza su quanto messo in campo dall'Amministrazione comunale: «noi in due anni passi in avanti (seppur fra mille difficoltà) li abbiamo fatti - ha scritto -, mentre altri non hanno cambiato di una virgola il loro disco rotto. Filmini e chiacchiere facevano e filmini e chiacchiere continuano a fare - è stato l'affondo piuttosto duro -. Perché noi in due anni abbiamo fatto ripristinare gli impianti di captazione di biogas (che erano stati rubati e in parte vandalizzati), abbiamo fatto ripulire l'area dalle sterparglie, abbiamo trovato il modo di far riaprire la stradina di San Pietro Pago per agevolare la vita degli agricoltori del posto, abbiamo potuto far garantire una guardiania sul sito, dando un minino di "ordinaria" gestione di una discarica che ha visto il gestore (scelto da altri...) scappare come un ladro dalla sera alla mattina.
Ci siamo rimboccati le maniche - ha spiegato Depalma - e in sostituzione del gestore abbiamo per prima cosa cercato di trovare le risorse, perché sarebbe stato ingiusto far pagare quei danni alle tasche dei nostri concittadini e quindi abbiamo scritto, elaborato, progettato, inviato, discusso e ottenuto dalla Regione Puglia prima 800.000 euro per le opere più necessarie per mettere in condizioni dignitose di esercizio quel sito e poi realizzando - ha ribadito - con i nostri uffici tecnici un progetto per partecipare al bando regionale sulle bonifiche, abbiamo ottenuto altri 4,5 MLN di euro per procedere sulle attività di progettazione ed esecuzione delle attività di messa in sicurezza, bonifica, chiusura e post gestione del sito. Chiarisco - si legge ancora nel post - che delle cifre citate, attualmente sono stati resi concretamente disponibili solo i primi 800.000 euro, perché per gli altri 4,5 MLN di euro, come prevede la legge, bisognerà prima firmare il disciplinare delle opere fra gli enti e poi il finanziamento sarà concretamente utilizzabile. Cosa che dovrebbe accadere a breve.»
Depalma prosegue ricordando come «nel frattempo, sempre con i nostri uffici, ci siamo messi al fianco della Procura della Repubblica per fare una puntuale ricostruzione di tutti gli accadimenti avvenuti su quel sito perlomeno nell'ultimo decennio, oltre ad aver rimodulato tutta la valutazione tecnico / economica per l'eventuale realizzazione dell'impianto di trattamento dei rifiuti, appaltato nel 2006 (vincitore della gara ...Daneco) e mai realizzato, se non nella parte relativa alla creazione del "buco" del V lotto (che strano...) che magari qualcuno avrebbe voluto utilizzare come ulteriore "pattumiera" per i rifiuti dell'ambito.
A tal riguardo rivendico di aver sempre puntato i piedi ad un utilizzo "diverso" di quel V lotto - ha ribadito Depalma - che per noi nasce e muore come prevede il progetto. Ovvero a servizio e soccorso dell'impianto di trattamento previsto e per il quale era stata appaltata dal nostro comune la gara di cui sopra. E la nostra posizione sul tema non cambierà mai. No impianto? No utilizzo del V lotto.
Noi pretendiamo il rispetto delle regole e degli accordi, anche se fatti da altre Amministrazioni precedenti alle nostre. Perché Giovinazzo è una città seria.
Spero che Bavaro - ha continuato ancora Depalma - non si sia confuso e in una trasposizione temporale, mi abbia scambiato con un governatore regionale che negli anni di sua presidenza permetteva la realizzazione del VI lotto (inizialmente di 230.000,00 mc.) e i successivi sopralzi (altri 290.000,00 mc.), tramite ordinanze del Commissario dell' Emergenza Rifiuti, nonché Presidente della Regione Puglia, On.le Nichi Vendola, che in totale sommavano oltre mezzo milioni di metri cubi di immondizia, gestiti, fatturati ed incassati da Daneco senza che la stessa avesse mai dovuto fare una regolare gara d'appalto per la gestione di quella "enorme fortuna" piovuta (a proposito di piogge...) dal cielo. Tutti fatti che noi abbiamo segnalato in Procura. Io a differenza di Bavaro non tiro ad indovinare, cito dati e fatti circostanziati».
Depalma nel post ha ribadito di aver sciolto qualunque «vincolo contrattuale con Daneco» ed ha rilanciato anche davanti ai nostri taccuini la domanda a Nico Bavaro: «Attendo da Bavaro riscontro scritto su come Daneco incassa ancora dalla nostra discarica - è stato l'attacco frontale al segretario di SI - e vorrei che chiedeste a lui se è a conoscenza di una procedura più rapida per affrontare questa emergenza che - ripeto - non è stata creata da noi. Dovrebbe guardare in altre direzioni invece di dividere la nostra gente per fini politici. Provasse quanto dice, altrimenti è propaganda».
Tommaso Depalma ha chiosato cercando di lasciare un messaggio alla cittadinanza: «Sono temi di estrema importanza ed io, umilmente, sono pronto ad ascoltare chiunque ne abbia capacità. Se ci sono altre strade riconoscerò i meriti anche ad avversari politici. Sin qui non ho sentito nulla in questo senso, ma solo propaganda. La nostra Amministrazione - ha concluso - è costantemente impegnata a seguire l'iter normativo per chiudere il cerchio. Basta giocare sulla pelle dei cittadini».