Politica
Depalma e Bavaro insieme al tavolo del centrosinistra per le regionali 2020
Il Comitato per la Salute Pubblica: «Alla faccia di ogni coerenza, tutti insieme appassionatamente». I due spiegano la loro posizione
Giovinazzo - mercoledì 2 ottobre 2019
05.30
La politica non segue quasi mai una sola strada, come gli ultimi mesi dimostrano a livello nazionale. Ma talvolta ci sono aspetti che ancora sfuggono ai più, soprattutto quando il quadro sovracomunale rischia di avere riflessi cittadini.
Ieri, dopo un servizio di Telenorba sul tavolo comune per trovare la quadra per un centrosinistra unito alle prossime elezioni regionali (e magari aperto anche ai 5 Stelle, almeno negli intenti di qualcuno), la notizia che ha fatto chiacchierare e molto a Giovinazzo è una sola: Tommaso Depalma e Nico Bavaro erano seduti accanto per cercare soluzioni condivise. Depalma per Italia in Comune, soggetto che ha in Michele Abbaticchio il suo leader regionale, ed il secondo in qualità di Segretario pugliese di Sinistra Italiana.
Ne emerge un quadro che può disorientare, soprattutto chi di politica mastica poco: ma come, i due che non sono d'accordo su nulla a livello comunale ed appaiono distanti anni luce per formazione e valori di riferimento, tra cui sono volati stracci dai palchi giovinazzesi, erano seduti l'uno accanto all'altro ad un tavolo di concertazione politica tra varie posizioni?
La risposta è affermativa e la cosa non è sfuggita al Comitato per la Salute Pubblica che in un post ha rilanciato, toccandola non piano: «È diventato Sindaco, Tommaso Depalma con la sua "Città del Sole" - scrivono -, predicando il nuovo, contro i politicanti di sempre, contro i partiti pigliatutto, contro la politica affaristica.
Ecco la sua parabola. A Giovinazzo alternativo a tutti e alleato alla destra di Iannone. A Bari – come documentato da Telenorba ieri - a tavola con tutti gli altri, con il Lacarra del PD, addirittura con il concittadino Nico Bavaro di Sinistra Italiana e tanti altri, sempre vituperati in ogni comizio. Tutti in appoggio all'"amico" Emiliano, assieme ai nemici del PD», è la chiosa dura ma realistica.
I fatti dicono anche che il primo cittadino di Giovinazzo non ha mai nascosto di essere vicinissimo al Governatore ritenuto appunto un amico a tutti gli effetti, che Tommaso Depalma ha precisato a più riprese di essere in disaccordo con il Partito Democratico giovinazzese e giammai con altre segreterie locali e con quella regionale. Insomma per lui sarebbe tutto perfettamente normale.
«Ero a quel tavolo - ha spiegato raggiunto da noi telefonicamente - in sostituzione del coordinatore regionale di Italia in Comune, Rosario Cusmai e in qualità di Presidente provinciale del movimento che mette in rete amministratori che hanno deciso di rinunciare all'ideologia marcata e di intraprendere un percorso che guardi al bene delle nostre comunità.
Mi dispiace - ha continuato - che si sia voluto strumentalizzare un servizio televisivo onesto e mi spiace anche per Nico Bavaro. Ribadisco che a Giovinazzo la nostra maggioranza è composita ed ha già affrontato altre elezioni regionali senza scalfirsi. Prova ne sia l'ottimo rapporto con gli amici e colleghi di Forza Italia e con il Consigliere Domenico Damascelli, uomo intelligente, che tanto ha a cuore le sorti di Giovinazzo e che è stato sempre capace di andare oltre, mostrandosi prezioso per il nostro territorio.
A livello comunale - vorrei poi evidenziare - abbiamo liste civiche che fanno riferimento ad Alfonso Pisicchio e Marco Lacarra che ci appoggiano da sette lunghi anni e mi sembra che i problemi di incoerenza siano tutti di chi mi attacca, di chi quel 17 novembre 2017 era a manifestare contro Emiliano e probabilmente non ha mai chiarito la sua posizione nei confronti del centrosinistra regionale».
In un post pubblico Nico Bavaro ha ribadito anch'egli la sua posizione: «Sono anche io rimasto stupito nel vedere Depalma a quel tavolo. Quello di ieri non era un tavolo di commensali - ha spiegato sui social - ma un tavolo di diverse forze politiche dell'area progressista che stanno provando ad organizzare una coalizione per le regionali del 2020. Io - ha sottolineato - rappresento un partito regionale, storicamente di quell'area. Qualcun altro dovrebbe invece dare spiagazione sulle traiettorie politiche che lo hanno condotto da un lido all'altro, dal momento che ormai è stabilmente in Italia in Comune, che ha scelto di stare nell'area progressista.
Ciascuno con la sua identità - la chiosa di Bavaro -, ciascuno con la sua storia».
Andando oltre le polemiche cittadine, per molti versi legittime, è chiara la strategia di Michele Emiliano: vuole un centrosinistra il più largo possibile, che batta le destre (perché ce n'è più d'una e non sono sempre conciliabili fra loro), che debba essere unito, compatto, e che sia frutto del superamento delle differenze, anche talvolta marcate.
La speranza per i pugliesi è che il tutto abbia solide basi programmatiche e che l'unico collante non sia solo il sempreverde anti-salvinismo o anti-sovranismo tanto di moda di questi tempi. Non può bastare, non deve bastare per la storia della sinistra pugliese e per gli elettori che attendono risposte in vari settori.
Ieri, dopo un servizio di Telenorba sul tavolo comune per trovare la quadra per un centrosinistra unito alle prossime elezioni regionali (e magari aperto anche ai 5 Stelle, almeno negli intenti di qualcuno), la notizia che ha fatto chiacchierare e molto a Giovinazzo è una sola: Tommaso Depalma e Nico Bavaro erano seduti accanto per cercare soluzioni condivise. Depalma per Italia in Comune, soggetto che ha in Michele Abbaticchio il suo leader regionale, ed il secondo in qualità di Segretario pugliese di Sinistra Italiana.
Ne emerge un quadro che può disorientare, soprattutto chi di politica mastica poco: ma come, i due che non sono d'accordo su nulla a livello comunale ed appaiono distanti anni luce per formazione e valori di riferimento, tra cui sono volati stracci dai palchi giovinazzesi, erano seduti l'uno accanto all'altro ad un tavolo di concertazione politica tra varie posizioni?
La risposta è affermativa e la cosa non è sfuggita al Comitato per la Salute Pubblica che in un post ha rilanciato, toccandola non piano: «È diventato Sindaco, Tommaso Depalma con la sua "Città del Sole" - scrivono -, predicando il nuovo, contro i politicanti di sempre, contro i partiti pigliatutto, contro la politica affaristica.
Ecco la sua parabola. A Giovinazzo alternativo a tutti e alleato alla destra di Iannone. A Bari – come documentato da Telenorba ieri - a tavola con tutti gli altri, con il Lacarra del PD, addirittura con il concittadino Nico Bavaro di Sinistra Italiana e tanti altri, sempre vituperati in ogni comizio. Tutti in appoggio all'"amico" Emiliano, assieme ai nemici del PD», è la chiosa dura ma realistica.
I fatti dicono anche che il primo cittadino di Giovinazzo non ha mai nascosto di essere vicinissimo al Governatore ritenuto appunto un amico a tutti gli effetti, che Tommaso Depalma ha precisato a più riprese di essere in disaccordo con il Partito Democratico giovinazzese e giammai con altre segreterie locali e con quella regionale. Insomma per lui sarebbe tutto perfettamente normale.
«Ero a quel tavolo - ha spiegato raggiunto da noi telefonicamente - in sostituzione del coordinatore regionale di Italia in Comune, Rosario Cusmai e in qualità di Presidente provinciale del movimento che mette in rete amministratori che hanno deciso di rinunciare all'ideologia marcata e di intraprendere un percorso che guardi al bene delle nostre comunità.
Mi dispiace - ha continuato - che si sia voluto strumentalizzare un servizio televisivo onesto e mi spiace anche per Nico Bavaro. Ribadisco che a Giovinazzo la nostra maggioranza è composita ed ha già affrontato altre elezioni regionali senza scalfirsi. Prova ne sia l'ottimo rapporto con gli amici e colleghi di Forza Italia e con il Consigliere Domenico Damascelli, uomo intelligente, che tanto ha a cuore le sorti di Giovinazzo e che è stato sempre capace di andare oltre, mostrandosi prezioso per il nostro territorio.
A livello comunale - vorrei poi evidenziare - abbiamo liste civiche che fanno riferimento ad Alfonso Pisicchio e Marco Lacarra che ci appoggiano da sette lunghi anni e mi sembra che i problemi di incoerenza siano tutti di chi mi attacca, di chi quel 17 novembre 2017 era a manifestare contro Emiliano e probabilmente non ha mai chiarito la sua posizione nei confronti del centrosinistra regionale».
In un post pubblico Nico Bavaro ha ribadito anch'egli la sua posizione: «Sono anche io rimasto stupito nel vedere Depalma a quel tavolo. Quello di ieri non era un tavolo di commensali - ha spiegato sui social - ma un tavolo di diverse forze politiche dell'area progressista che stanno provando ad organizzare una coalizione per le regionali del 2020. Io - ha sottolineato - rappresento un partito regionale, storicamente di quell'area. Qualcun altro dovrebbe invece dare spiagazione sulle traiettorie politiche che lo hanno condotto da un lido all'altro, dal momento che ormai è stabilmente in Italia in Comune, che ha scelto di stare nell'area progressista.
Ciascuno con la sua identità - la chiosa di Bavaro -, ciascuno con la sua storia».
Andando oltre le polemiche cittadine, per molti versi legittime, è chiara la strategia di Michele Emiliano: vuole un centrosinistra il più largo possibile, che batta le destre (perché ce n'è più d'una e non sono sempre conciliabili fra loro), che debba essere unito, compatto, e che sia frutto del superamento delle differenze, anche talvolta marcate.
La speranza per i pugliesi è che il tutto abbia solide basi programmatiche e che l'unico collante non sia solo il sempreverde anti-salvinismo o anti-sovranismo tanto di moda di questi tempi. Non può bastare, non deve bastare per la storia della sinistra pugliese e per gli elettori che attendono risposte in vari settori.