Il comizio di Tommaso Depalma
Il comizio di Tommaso Depalma
Politica

Depalma alla città: «Vinceremo perché rappresentiamo la Giovinazzo migliore»

Durante il comizio di presentazione stoccate a vecchia politica, PD e Sinistra Italiana

Un'ora e venti di comizio serrato. Così Tommaso Depalma si è presentato alla città per la sua ricandidatura a primo cittadino con la coalizione formata da Giovinazzo Città del Sole, Next Giovinazzo, Iniziativa Democratica e Forza Italia. La chiusura sul palco di Piazza Vittorio Emanuele II, con tanti degli uomini e donne che lo sosterranno, rappresenta una sorta di istantanea del suo progetto: «Sono persone pulite, gente perbene - ha detto -. Vinceremo perché rappresentiamo la Giovinazzo migliore».

La serata è stata aperta dall'intervento del Vicesindaco, Michele Sollecito, che, usando una metafora calcistica, ha sottolineato come «Ogni squadra gioca una partita di due tempi. E la nostra sta per iniziare il suo secondo tempo. Si entrerà in campo cambiando qualcosa per migliorare quanto di buono fatto vedere nel primo». L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Sanità e Solidarietà Sociale ha evidenziato come un anno fa gli sia stata proposta la candidatura, che lui ha rifiutato.

«Sono un ragazzo di 33 anni, precario, che lotta per tenere insieme lavoro, impegno amministrativo e famiglia. Non potevo accettare, non era il momento», ha ribadito, sottolineando poi come «un buon Sindaco ha quasi l'obbligo morale di ricandidarsi» per completare la sua azione di governo. In precedenza Sollecito aveva evidenziato l'impegno di Depalma, «uomo schietto tanto da inimicarsi qualcuno, ma il primo a mettersi al lavoro alle 5.30 del mattino, l'ultimo a chiudere le porte del Palazzo comunale».

Poi una sorta di one man show di Tommaso Depalma, a suo agio sul palco, forte anche di tanti atti amministrativi che ha mostrato in più di un'ora di comizio. Il Sindaco uscente ha evidenziato come la sua avventura politica sia nata partendo da numerosi handicap, visto alcuni fardelli ereditati dalla precedente Amministrazione. Così ha ricordato la revoca dei fondi per Lama Castello, il cantiere a Ponente bloccato per un progetto giudicato «falso», il processo per lottizzazione della D1.1 ed i lavori per l'ampliamento del cimitero bloccati con contratti scaduti, solo per citare alcuni dei suoi passaggi.

Così Depalma, con l'aiuto di un power point proiettato in piazza, si è soffermato sui successi della sua esperienza alla guida di Giovinazzo, partendo dal progetto del lungomare di Levante, «premiato da Urban Promo alla Triennale di Milano tra i migliori progetti d'Italia - ha detto -, sempre perché per qualcuno io sono il capo di una coalizione di ignoranti, di gente approssimativa».

Un passaggio interessante del suo lungo intervento è stato quello relativo all'inizio della raccolta differenziata porta a porta, procrastinata per mancanza di siti a livello regionale, ma che il Sindaco ha giudicato come «un cambiamento che non deve spaventare noi giovinazzesi. Modugno - ha ricordato - la ha attuata dal 1° agosto e fa già il 60% di differenziata. Io sono sicuro che noi potremmo far meglio, senza spaventarci e rispettando fino in fondo le regole».

Interessante anche il passaggio sulla Casa di riposo San Francesco, più che mai oggetto delle cronache cittadine. Dopo lo sgombero della struttura si attende il bando di gara per la sua ristrutturazione, ma Depalma ha battuto sulla cattiva gestione del passato: «Ci sono stati accordati 2 milioni di euro dalla Regione Puglia - ha detto - e si tratta di una medicina amara da prendere per dipendenti e famiglie. Qualcuno ha soffiato sul fuoco della polemica - ha ricordato - ma voglio ribadire come si tratti di una decisione necessaria, visto che la struttura era inadeguata e che in tal senso vi erano stati solleciti dal 2003, puntualmente disattesi dalle passate Amministrazioni».

Tom, come si firma e lo chiamano sostenitori ed avversari, dopo aver ricordato la candidatura a nuovi fondi per la Lama Castello (2.800.000 euro) e la realizzazione di un parco naturale al suo interno, ha poi evidenziato i successi della sua Giunta in chiave urbanistica, con il rifacimento di alcune piazze, il miglioramento della viabilità cittadina e la gestione dell'accesso al centro storico ed al porticciolo. Riguardo a quest'ultimo punto, Depalma ha anche ricordato come siano in corso tavoli di lavoro con il locale Ufficio Marittimo per la concretizzazione di un Piano degli ormeggi in cui il Comune «torni a gestire spazi che fino a qualche tempo fa non erano nemmeno normati per l'inerzia di qualcuno».

Come accaduto in altre occasioni, si è poi mostrato particolarmente orgoglioso dei 5 milioni di euro intercettati per la realizzazione della cosiddetta Cittadella della Salute, che sorgerà in zona 167.

Il passaggio sulla Casa della Cultura, nascente all'interno dell'ex convento agostiniano, uno dei più applauditi dal pubblico presente: «Ospiteremo due biblioteche e sale lettura per i nostri ragazzi, oltre all'Infopoint del Gal "Fior d'Olivi" ed all'Urban Center, trasferendolo dalla Sala San Felice. Il Sindaco ignorante - ha ironizzato - ha capito meglio di altri che c'era bisogno di cultura per i nostri giovani e per la nostra città».

Poi il passaggio sul nuovo Campo San Domenico, all'interno dell'area dell'IVE, che sarà inaugurato martedì 1° novembre. Quanto alla ciclovia per Santo Spirito, attaccata da tanti perché ritenuta insicura, Depalma ha ricordato l'installazione di ben 129 pali dell'illuminazione (tuttavia ancora in buona parte spenti fino a completamento cantiere, nda) ed un miglioramento del manto stradale disastrato durante la passata gestione.

«Discorso a parte - ha detto toccando uno dei nervi scoperti della città - merita la zona D1.1 sotto processo. Ho già detto ai residenti coinvolti nella vicenda che, se vogliono, possono sistemare problemi di viabilità, ma a loro spese. Io devo dire pane al pane e vino al vino, non devo ingannare nessuno per una manciata di voti e quindi non trovo giusto che gli altri 20.000 giovinazzesi paghino per gli errori commessi da altri. In ogni caso - ha concluso sul punto - noi stiamo cercando di capire come aiutarli passando anche attraverso polizze assicurative».

Il momento clou del suo comizio è poi stato l'affondo contro il Partito Democratico e Sinistra Italiana per le politiche relative alla discarica. Depalma ha ricordato che con la Delibera del Consiglio comunale n.38 datata 24 settembre 2009, molti Consiglieri (di cui Depalma ha fatto i nomi) che «poi sono scesi in strada» votarono per l'ampliamento della discarica per altri 223.500 metri cubi, a cui si sommano i 296.500 voluti dalla Giunta Vendola con ben sei ordinanze. Il Sindaco uscente si è così voluto difendere dalle accuse di essere colui il quale firmò una ordinanza di sopralzo dei primi tre lotti di San Pietro Pago.

Poi l'attacco diretto: «E noi - ha chiesto ironico - dovremmo prendere lezione di ambientalismo da PD e Sinistra Italiana complici di tutto questo? L'Ufficio Tecnico allora non guardava, non ostacolava nulla» è stata la stoccata ai precedenti dirigenti con cui lo stesso Depalma è entrato in contrasto. Infine ha chiarito quanto stabilito dall'ARPA circa la sua ordinanza: «PD, SEL ed altri vi hanno raccontato bugie. Non è stata mai annullata perché illegittima. L'ARPA ha solo sospeso il parere favorevole che aveva in un primo momento concesso. E su questo mi spiace sia scivolato - è stata la stoccatina a de Gennaro - anche un bravo amministrativista».

Chiusura dedicata alla C3, la maglia urbana su cui il Comune di Giovinazzo ai tempi dell'Amministrazione Natalicchio aveva dato l'ok, ma su cui l'Autorità di Bacino aveva l'8 febbraio 2011 espresso parere negativo per "pericolosità ambientale alta", e sul Piano Regolatore: «Noi non siamo portatori di interessi individuali come altri - ha sottolineato con forza il primo cittadino - e mai lo saremo. Stiamo già lavorando da tempo per intercettare i fondi necessari ad un suo cambiamento».

Fondi complessivi, non solo relativi al PRG, che ammonterebbero, ha fatto sapere Tommaso Depalma carte alla mano, a 14.133.603 euro.

Animale da palcoscenico, si potrebbe definirlo, Depalma ha parlato di questo e di tanto altro che per sintesi giornalistica non riportiamo, lanciando il suo guanto di sfida agli avversari. Lo ha fatto usando il bastone e la carota, colpendo più il PD e Sinistra Italiana che le nuove formazioni a sostegno di Daniele de Gennaro, sebbene non sia mancata la stoccata all'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune, intuita quando ha detto «qualcuno sta utilizzando le parrocchie», riferendosi al coinvolgimento di alcuni membri dell'Azione Cattolica nel progetto di governo di quella coalizione.

Di certo la sfida è aperta. Adesso toccherà a PD e formazioni di centro sferrare il proprio colpo, scoprendo le carte in tavola.
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