
Attualità
Definanziamento in vista per il nodo ferroviario da Giovinazzo a Parco Nord
Il CIPE ha tagliato 700 milioni per l'opera.
Giovinazzo - venerdì 13 dicembre 2024
15.51
Amministratori locali e sindacati in rivolta per la decisione del CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, di definanziare la realizzazione del nuovo nodo ferroviario che da Giovinazzo avrebbe portato a Bari Parco Nord in pochissimo tempo, realizzando un nuovo tracciato di 11 km. Una svolta nei trasporti su rotaia nel Nord Barese, soprattutto per la soppressione dei passaggi a livello di Santo Spirito e Palese e per la possibilità di raggiungere l'aeroporto in pochi minuti anche da Giovinazzo e Molfetta. Questo progetto - lo ribadiamo per i lettori più distratti - non ha nulla a che vedere con il restyling della vecchia stazione ferroviaria e del piazzale antistante.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha tagliato 700 milioni di euro per l'opera per via dei ritardi accumulati, una decisione avversata dai sindacati, prima fra tutti la CGIL e dal segretario della Camera del Lavoro metropolitano, Domenico Ficco, che hanno chiesto a gran voce che a Roma ci si «assuma le responsabilità» di una decisione giunta come una doccia gelata anche nel capoluogo regionale. La richiesta è di un tavolo di confronto con Governo ed RFI.
Silenzio sinora degli amministratori giovinazzesi, mentre il sindaco metropolitano, Vito Leccese, nelle scorse ore aveva fatto sentire la sua voce: «Le notizie sul definanziamento del nodo ferroviario a nord non ci lasciano affatto tranquilli, ma sappiamo che RFI sta continuando a lavorare sulla progettazione, attualmente in Conferenza di servizi, ed è in attesa degli ultimi pareri. Si tratta certamente di un lavoro complesso per un'opera ancora più complessa ma altrettanto strategica, ed è questa la ragione per cui la città di Bari non intende rinunciarvi, né intendiamo continuare a subire mortificazioni che contribuiscono a pregiudicare il benessere e il futuro stesso del nostro territorio e delle nostre comunità.
Non importa come, ma è fondamentale che il finanziamento venga confermato, altrimenti ci sarà una mobilitazione dell'intera città, perché non sono solo i cittadini di due quartieri ad attendere da vent'anni questo progetto, ma un intero territorio - ha proseguito il sindaco di Bari nella sua nota - Lo chiediamo a RFI, al Ministero dei Trasporti e a tutte le parti in causa che hanno preso un impegno con noi. Sono vent'anni che Bari attende la realizzazione di quest'opera e, con essa, la risoluzione di problemi annosi che si sono trascinati fin troppo.
Per questo chiediamo di avere al più presto notizie sui tempi e sugli impegni presi», aveva concluso Leccese.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha tagliato 700 milioni di euro per l'opera per via dei ritardi accumulati, una decisione avversata dai sindacati, prima fra tutti la CGIL e dal segretario della Camera del Lavoro metropolitano, Domenico Ficco, che hanno chiesto a gran voce che a Roma ci si «assuma le responsabilità» di una decisione giunta come una doccia gelata anche nel capoluogo regionale. La richiesta è di un tavolo di confronto con Governo ed RFI.
Silenzio sinora degli amministratori giovinazzesi, mentre il sindaco metropolitano, Vito Leccese, nelle scorse ore aveva fatto sentire la sua voce: «Le notizie sul definanziamento del nodo ferroviario a nord non ci lasciano affatto tranquilli, ma sappiamo che RFI sta continuando a lavorare sulla progettazione, attualmente in Conferenza di servizi, ed è in attesa degli ultimi pareri. Si tratta certamente di un lavoro complesso per un'opera ancora più complessa ma altrettanto strategica, ed è questa la ragione per cui la città di Bari non intende rinunciarvi, né intendiamo continuare a subire mortificazioni che contribuiscono a pregiudicare il benessere e il futuro stesso del nostro territorio e delle nostre comunità.
Non importa come, ma è fondamentale che il finanziamento venga confermato, altrimenti ci sarà una mobilitazione dell'intera città, perché non sono solo i cittadini di due quartieri ad attendere da vent'anni questo progetto, ma un intero territorio - ha proseguito il sindaco di Bari nella sua nota - Lo chiediamo a RFI, al Ministero dei Trasporti e a tutte le parti in causa che hanno preso un impegno con noi. Sono vent'anni che Bari attende la realizzazione di quest'opera e, con essa, la risoluzione di problemi annosi che si sono trascinati fin troppo.
Per questo chiediamo di avere al più presto notizie sui tempi e sugli impegni presi», aveva concluso Leccese.