Territorio
Decaro, «a Giovinazzo nessun rischio ambientale»
Botta e risposta tra il presidente dell'Ato Ba ed il consigliere barese Michele Picaro
Giovinazzo - sabato 31 gennaio 2015
13.26
Consiglio comunale barese dedicato ai cosiddetti "question time", le interrogazioni a tempo rivolte all'amministrazione, quello tenutosi nel pomeriggio di giovedì 29 gennaio. Tra gli ultimi interventi quello del consigliere di Forza Italia, Michele Picaro, che ha sollevato la questione della discarica di San Pietro Pago. L'olezzo riguarda anche il V Municipio barese, quello che comprende Santo Spirito, Palese, Macchie, Catino, San Pio e Torricella.
Il sindaco di Bari, nonché presidente dell'Ato Ba, Antonio Decaro, ha risposto alle sollecitazioni dell'esponente di opposizione ribadendo un concetto: «Non esiste un rischio ambientale, visto che stiamo mettendo rifiuti biostabilizzati all'interno di una discarica che ha già diversi volumi coperti. Si trattava - ha precisato - di risagomature di tre lotti». Quindi per l'esponente di centro-sinistra la puzza che giovinazzesi, santospiritesi, palesini e bitontini respirano da anni, non è fatto inquietante.
Stimolato da Picaro sul profilo prettamente e più materialmente economico della vicenda, Decaro ha però ammesso: «Il problema è semmai di natura economica. Se non individuiamo una discarica con un volume importante - ha continuato ˗ o più discariche con un volume più piccolo, anche se aumentiamo la differenziata, ci sarà sempre una parte di rifiuti che andrà in discarica. Non possiamo più andare dai privati». I costi, secondo il primo cittadino metropolitano, sono per il capoluogo di 74 euro a tonnellata, col rischio che i privati «domani possano decidere di non ricevere i nostri rifiuti».
In soldoni, pur rimettendosi alle valutazioni dell'Arpa, Decaro ha ribadito che vi è una possibilità di reiterare l'ordinanza sindacale di risagomatura dei tre lotti di San Pietro Pago, in caso di verifiche favorevoli dei tecnici regionali. E l'unica discarica con volumetrie capaci di accogliere tanti rifiuti è quella giovinazzese. Decaro ha infine ribadito la volontà di puntare sull'Amiu, la municipalizzata barese, come perno per ammortizzare i costi della differenziata grazie allo sviluppo di una impiantistica adeguata.
Restano parecchi interrogativi sul tavolo. Il più importante riguarda l'idea che in ambito Ato continuano ad avere di San Pietro Pago: Giovinazzo come pattumiera dell'ex provincia? E poi ce ne sono altri inerenti i rapporti all'interno del Partito Democratico. A livello regionale e provinciale appare sempre più chiara la volontà di trovare una soluzione alla questione, con la discarica giovinazzese vista come prima opzione. Così non la pensa il Pd locale. Un chiarimento sul punto con la segreteria regionale gioverebbe ad una linea politica condivisa.
Il sindaco di Bari, nonché presidente dell'Ato Ba, Antonio Decaro, ha risposto alle sollecitazioni dell'esponente di opposizione ribadendo un concetto: «Non esiste un rischio ambientale, visto che stiamo mettendo rifiuti biostabilizzati all'interno di una discarica che ha già diversi volumi coperti. Si trattava - ha precisato - di risagomature di tre lotti». Quindi per l'esponente di centro-sinistra la puzza che giovinazzesi, santospiritesi, palesini e bitontini respirano da anni, non è fatto inquietante.
Stimolato da Picaro sul profilo prettamente e più materialmente economico della vicenda, Decaro ha però ammesso: «Il problema è semmai di natura economica. Se non individuiamo una discarica con un volume importante - ha continuato ˗ o più discariche con un volume più piccolo, anche se aumentiamo la differenziata, ci sarà sempre una parte di rifiuti che andrà in discarica. Non possiamo più andare dai privati». I costi, secondo il primo cittadino metropolitano, sono per il capoluogo di 74 euro a tonnellata, col rischio che i privati «domani possano decidere di non ricevere i nostri rifiuti».
In soldoni, pur rimettendosi alle valutazioni dell'Arpa, Decaro ha ribadito che vi è una possibilità di reiterare l'ordinanza sindacale di risagomatura dei tre lotti di San Pietro Pago, in caso di verifiche favorevoli dei tecnici regionali. E l'unica discarica con volumetrie capaci di accogliere tanti rifiuti è quella giovinazzese. Decaro ha infine ribadito la volontà di puntare sull'Amiu, la municipalizzata barese, come perno per ammortizzare i costi della differenziata grazie allo sviluppo di una impiantistica adeguata.
Restano parecchi interrogativi sul tavolo. Il più importante riguarda l'idea che in ambito Ato continuano ad avere di San Pietro Pago: Giovinazzo come pattumiera dell'ex provincia? E poi ce ne sono altri inerenti i rapporti all'interno del Partito Democratico. A livello regionale e provinciale appare sempre più chiara la volontà di trovare una soluzione alla questione, con la discarica giovinazzese vista come prima opzione. Così non la pensa il Pd locale. Un chiarimento sul punto con la segreteria regionale gioverebbe ad una linea politica condivisa.