Politica
Daniele de Gennaro: «La cultura moltiplica e diffonde la cittadinanza attiva»
Ieri l'incontro della coalizione con l'elettorato presso la chiesa del Carmine
Giovinazzo - lunedì 13 febbraio 2017
15.50
Tante voci, diversi interventi, un pubblico attento ed una cornice bella come quella della chiesa di Maria SS del Carmine.
La coalizione composta da PrimaVera Alternativa, Abbracciamo la Città e Sinistra Italiana, a sostegno di Daniele de Gennaro come candidato Sindaco, ha scelto una domenica di febbraio per parlare di "Amministrare la Cultura", uno dei temi portanti che saranno sviscerati nel programma ufficiale elettorale, pronto per il 21 marzo prossimo.
Un programma che non intende trascurare questo settore, visto come una delle potenzialità di Giovinazzo per una crescita completa anche da un punto di vista economico. Cultura è quindi pane e, per dirla alla de Gennaro, «moltiplica e diffonde la cittadinanza attiva».
In mattinata e nel primo pomeriggio erano intervenuti Antonio Parente, Direttore Generale Apulia Film Commission, Carlo Bruni, Direttore artistico "Sistema Garibaldi" di Bisceglie e regista teatrale, Mirko Lodedo, presidente dell'Associazione Culturale Casarmonica Festival dei Giochi Tradizionali di Ceglie Messapica.
Poi ha preso la parola un uomo che della Cultura a trecentosessanta gradi ha fatto la sua "missione", come Michele Bonserio, archivista e storico giovinazzese, l'unico del luogo a parlare oggi. Nel suo apprezzato intervento, i passaggi sui beni culturali nascosti di Giovinazzo, come la cripta che si trova sotto piazza San Salvatore, l'archivio della Cattedrale e quello comunale situato nell'Istituto Vittorio Emanuele II e tornato sulle cronache cittadine per la diatriba tra Città Metropolitana ed Ente di piazza Vittorio Emanuele II.
Bonserio ha anche sottolineato la proficua collaborazione con un cultore della materia storica come Diego de Ceglia, evidenziando la necessità di creare un indotto che accresca il turismo colto in città. Una sorta di manifesto ripetuto durante tutta la durata dei lavori alla chiesa del Carmine. Per Bonserio, visibilmente emozionato, a Giovinazzo si sono succedute Amministrazioni miopi, incapaci di valorizzarne cultura e storia al meglio.
Abbiamo chiesto al candidato sindaco Daniele de Gennaro cosa intenda per "Amministrare la cultura". «Noi pensiamo che se si creasse una Amministrazione Culturale, che sappia guardare a questo settore con programmazione, le iniziative crescerebbero - ha affermato -. Una rassegna si afferma quando non si esaurisce in sé, ma coinvolge il tessuto intero della città e soprattutto le fasce più deboli ed emarginate.
Perché - ha sottolineato il candidato Sindaco - l'arte vive se diviene legame con la storia ed il territorio, se diventa punto d'incontro di generi e di linguaggi. Perché lavorare per il sociale, per la collettività e per la cultura è un atto di "Alta Politica". Ma la politica si trasforma in Alta Politica - ha spiegato infine - solo se comprende che la Cultura, quella con la C maiuscola, moltiplica e diffonde la cittadinanza attiva, le libertà e la centralità della persona, a prescindere dalle appartenenze ideologiche».
La coalizione composta da PrimaVera Alternativa, Abbracciamo la Città e Sinistra Italiana, a sostegno di Daniele de Gennaro come candidato Sindaco, ha scelto una domenica di febbraio per parlare di "Amministrare la Cultura", uno dei temi portanti che saranno sviscerati nel programma ufficiale elettorale, pronto per il 21 marzo prossimo.
Un programma che non intende trascurare questo settore, visto come una delle potenzialità di Giovinazzo per una crescita completa anche da un punto di vista economico. Cultura è quindi pane e, per dirla alla de Gennaro, «moltiplica e diffonde la cittadinanza attiva».
In mattinata e nel primo pomeriggio erano intervenuti Antonio Parente, Direttore Generale Apulia Film Commission, Carlo Bruni, Direttore artistico "Sistema Garibaldi" di Bisceglie e regista teatrale, Mirko Lodedo, presidente dell'Associazione Culturale Casarmonica Festival dei Giochi Tradizionali di Ceglie Messapica.
Poi ha preso la parola un uomo che della Cultura a trecentosessanta gradi ha fatto la sua "missione", come Michele Bonserio, archivista e storico giovinazzese, l'unico del luogo a parlare oggi. Nel suo apprezzato intervento, i passaggi sui beni culturali nascosti di Giovinazzo, come la cripta che si trova sotto piazza San Salvatore, l'archivio della Cattedrale e quello comunale situato nell'Istituto Vittorio Emanuele II e tornato sulle cronache cittadine per la diatriba tra Città Metropolitana ed Ente di piazza Vittorio Emanuele II.
Bonserio ha anche sottolineato la proficua collaborazione con un cultore della materia storica come Diego de Ceglia, evidenziando la necessità di creare un indotto che accresca il turismo colto in città. Una sorta di manifesto ripetuto durante tutta la durata dei lavori alla chiesa del Carmine. Per Bonserio, visibilmente emozionato, a Giovinazzo si sono succedute Amministrazioni miopi, incapaci di valorizzarne cultura e storia al meglio.
Abbiamo chiesto al candidato sindaco Daniele de Gennaro cosa intenda per "Amministrare la cultura". «Noi pensiamo che se si creasse una Amministrazione Culturale, che sappia guardare a questo settore con programmazione, le iniziative crescerebbero - ha affermato -. Una rassegna si afferma quando non si esaurisce in sé, ma coinvolge il tessuto intero della città e soprattutto le fasce più deboli ed emarginate.
Perché - ha sottolineato il candidato Sindaco - l'arte vive se diviene legame con la storia ed il territorio, se diventa punto d'incontro di generi e di linguaggi. Perché lavorare per il sociale, per la collettività e per la cultura è un atto di "Alta Politica". Ma la politica si trasforma in Alta Politica - ha spiegato infine - solo se comprende che la Cultura, quella con la C maiuscola, moltiplica e diffonde la cittadinanza attiva, le libertà e la centralità della persona, a prescindere dalle appartenenze ideologiche».