Eventi e cultura
Dalle corde degli strumenti a quelle del cuore
Straordinaria performance del Real Duo e di Lino De Venuto
Giovinazzo - lunedì 4 aprile 2016
13.49
Cosa hanno in comune il cuore di Napoli ed una milonga Argentina? E cosa c'entrano le sonorità melodiose di un maestro come Ryūichi Sakamoto con il tango? Ed i versi di Paulo Coelho con quelli di Totò e di Jorge Luis Borges?
Tutte le risposte sono arrivate ieri sera nella sala concerti "Filippo Cortese", grazie allo spettacolo "La valigia magica - Pensieri, musica e versi" , messo in scena da Lino De Venuto e dal Real Duo, che portano in giro dal 2011, quando esordirono ad Ortona, in Abruzzo. Voce, mandolino e chitarra per incantare un pubblico attento e competente. La serata era il quarto appuntamento con la "#Primavera Musicale Città di Giovinazzo" , organizzata dall'Associazione Polifonica, il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo" e dalla "Giuseppe Verdi", grazie al patrocinio dell'Assessorato comunale alla cultura.
Dopo l'introduzione del Direttore artistico del cartellone, Gaetano Dapalma, e l'esibizione della giovanissima chitarrista Daniela Castriotta, di soli 11 anni, Luciano Damiani al mandolino e Michele Libraro alla chitarra (anima del Festival Internazionale della chitarra di Mottola, ndr) hanno dato vita ad un duetto entusiasmante, un vivace dialogo in musica capace di accompagnare al meglio i versi e la recitazione di un ispiratissimo Lino De Venuto.
Giovinazzo ha così potuto assaporare il gusto dolce ed amaro al tempo stesso del sentire latino, a tutte le latitudini. Dalla Spagna, al Brasile, passando per Napoli e l'Argentina: tutto è stato suadente, melodico, ma soprattutto "caliente", nel senso più profondo. Non banalmente caldo, ma caldo nel senso di passionale, vero, carnale anche negli aspetti più duri, tipici di ogni Sud del mondo.
La valigia "magica" era in scena, metafora per antonomasia del viaggio, emotivo e musicale, attraverso le paludi del dolore di popoli che non hanno sempre potuto sorridere, ma che sono uniti da una grande forza d'animo e dalla capacità di rialzarsi e di rianimarsi attraverso la loro arte. Un'arte in versi ed in musica che scatena emozioni grandi ed anche grandi sorrisi.
Picchi altissimi della serata, a nostro modestissimo parere, sono stati l'interpretazione de"'a Livella" di Totò, da parte di Lino De Venuto, e l'esecuzione fantastica per gli arrangiamenti, di un pezzo di Ryūichi Sakamoto, il celeberrimo "Forbidden colours" , in una prima assoluta a Giovinazzo con mandolino e chitarra.
Con l'unione di intenti tra le tre storiche realtà musicali giovinazzesi si stanno scrivendo pagine cittadine importanti in questo campo. Il cartellone, abbiamo appreso ieri sera, potrebbe essere solo il preludio a nuovi meravigliosi appuntamenti estivi. Giovinazzo ha bisogno di tutto questo. Ha bisogno della bellezza dell'arte in ogni sua forma, della cultura a trecentosessanta gradi.
E ieri ha mostrato di far proprio il senso profondo della performance di questi straordinari artisti: cuore, amore per le proprie radici e senso d'appartenenza ad un popolo, ad una comunità. Speriamo che il loro sia stato solo un "arrivederci a prestissimo".
Tutte le risposte sono arrivate ieri sera nella sala concerti "Filippo Cortese", grazie allo spettacolo "La valigia magica - Pensieri, musica e versi" , messo in scena da Lino De Venuto e dal Real Duo, che portano in giro dal 2011, quando esordirono ad Ortona, in Abruzzo. Voce, mandolino e chitarra per incantare un pubblico attento e competente. La serata era il quarto appuntamento con la "#Primavera Musicale Città di Giovinazzo" , organizzata dall'Associazione Polifonica, il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo" e dalla "Giuseppe Verdi", grazie al patrocinio dell'Assessorato comunale alla cultura.
Dopo l'introduzione del Direttore artistico del cartellone, Gaetano Dapalma, e l'esibizione della giovanissima chitarrista Daniela Castriotta, di soli 11 anni, Luciano Damiani al mandolino e Michele Libraro alla chitarra (anima del Festival Internazionale della chitarra di Mottola, ndr) hanno dato vita ad un duetto entusiasmante, un vivace dialogo in musica capace di accompagnare al meglio i versi e la recitazione di un ispiratissimo Lino De Venuto.
Giovinazzo ha così potuto assaporare il gusto dolce ed amaro al tempo stesso del sentire latino, a tutte le latitudini. Dalla Spagna, al Brasile, passando per Napoli e l'Argentina: tutto è stato suadente, melodico, ma soprattutto "caliente", nel senso più profondo. Non banalmente caldo, ma caldo nel senso di passionale, vero, carnale anche negli aspetti più duri, tipici di ogni Sud del mondo.
La valigia "magica" era in scena, metafora per antonomasia del viaggio, emotivo e musicale, attraverso le paludi del dolore di popoli che non hanno sempre potuto sorridere, ma che sono uniti da una grande forza d'animo e dalla capacità di rialzarsi e di rianimarsi attraverso la loro arte. Un'arte in versi ed in musica che scatena emozioni grandi ed anche grandi sorrisi.
Picchi altissimi della serata, a nostro modestissimo parere, sono stati l'interpretazione de"'a Livella" di Totò, da parte di Lino De Venuto, e l'esecuzione fantastica per gli arrangiamenti, di un pezzo di Ryūichi Sakamoto, il celeberrimo "Forbidden colours" , in una prima assoluta a Giovinazzo con mandolino e chitarra.
Con l'unione di intenti tra le tre storiche realtà musicali giovinazzesi si stanno scrivendo pagine cittadine importanti in questo campo. Il cartellone, abbiamo appreso ieri sera, potrebbe essere solo il preludio a nuovi meravigliosi appuntamenti estivi. Giovinazzo ha bisogno di tutto questo. Ha bisogno della bellezza dell'arte in ogni sua forma, della cultura a trecentosessanta gradi.
E ieri ha mostrato di far proprio il senso profondo della performance di questi straordinari artisti: cuore, amore per le proprie radici e senso d'appartenenza ad un popolo, ad una comunità. Speriamo che il loro sia stato solo un "arrivederci a prestissimo".