Politica
D1.1, Nunzia Fiorentino replica a Tommaso Depalma
La Consigliera di PVA: «Noi pifferai spompati e patetici non molleremo!»
Giovinazzo - venerdì 17 luglio 2020
Ci sono due temi che non possono non creare polemiche ed attriti a Giovinazzo: la discarica e la zona artigianale D1.1.
Un duplice nervo scoperto che innesca un dibattito che finisce spesso per assumere toni forti, feroci, per svariati motivi, ma soprattutto, nel secondo caso, perché la politica, le Amministrazioni che si sono succedute, l'imprenditoria e molta parte della cittadinanza ne sono coinvolte direttamente o indirettamente a più livelli.
Non si è fatta attendere la risposta di PrimaVera Alternativa che ha appoggiato in toto un altro post di replica a quanto scritto dal sindaco, a firma di Nunzia Fiorentino, Consigliera comunale.
Per PVA, quelli di Depalma sono «maleducazione e bullismo istituzionali», frutto anche di complicità di buona parte della sua maggioranza.
Nunzia Fiorentino aveva spiegato, sempre sui social, che «Il sindaco ha annunciato con un post l'inizio di qualche lavoro nella D1.1. L'ha fatto come suo solito, celebrando la sua "umiltà" e contemporaneamente dispensando offese gratuite agli avversari. In verità è molto in ritardo con i lavori, ma non è questo il problema. Il problema sono i suoi modi, il metodo, l'approccio alle questioni.
Avesse voluto - è la posizione della Fiorentino -, questi lavori li avrebbe potuti fare anni fa, dopo il dissequestro dei lotti di competenza pubblica. Non li ha fatti nemmeno quando l'Osservatorio nel 2015 spinse perché nella D1.1 fossero sistemate almeno le luci e le strade. Niente!».
Depalma, ricorda l'esponente di PVA, aveva a più riprese sostenuto che le istanze di una minoranza di cittadini, quali quelli residenti nel quartiere, si scontravano con quelle più ampie del resto della cittadinanza.
«Capite? È il solito gioco, quello che gli riesce meglio a questo sindaco - scrive la Consigliera -: dividere la città, mettere l'uno contro l'altro, farne una questione tra tifosi, alzare polveroni, per sfuggire così ad una valutazione oggettiva e serena delle sue deficienze e incapacità.
Un metodo - insiste Nunzia Fiorentino - che ha potuto affinare sui palchi elettorali (chi può dimenticare il livello di volgarità raggiunto ...?), ma che poi ha introdotto nei Consigli comunali, dove, anche grazie all'"entusiastica" condivisione del metodo da parte dei suoi compagni di maggioranza, il sistema ha trovato piena espressione, trasformando quelli che dovrebbero essere momenti di confronto serio di politica cittadina in vergognose caciare, indegne e volgari fino alla repulsione.
Chi segue i Consigli Comunali sa di cosa parlo».
La chiusura è in realtà una risposta diretta e chiara ed è anche un manifesto di intenti da parte di chi siede sui banchi dell'opposizione: «I post del sindaco possono infastidire per le bugie, per la stanca retorica, per le gratuite accuse. Ma ciò che è più preoccupante ed inaccettabile è il clima tossico che si respira fuori e dentro il Palazzo Comunale, la volgarità utilizzata come metodo di confronto, che rendono davvero difficile l'esercizio democratico dell'opposizione. Chiaramente, noi "pifferai spompati e patetici ", così ci ha definiti nel suo post, non molleremo!».
Un duplice nervo scoperto che innesca un dibattito che finisce spesso per assumere toni forti, feroci, per svariati motivi, ma soprattutto, nel secondo caso, perché la politica, le Amministrazioni che si sono succedute, l'imprenditoria e molta parte della cittadinanza ne sono coinvolte direttamente o indirettamente a più livelli.
IL POST DI DEPALMA
Nella giornata di mercoledì 15 luglio, ad esempio, il sindaco Tommaso Depalma aveva postato la foto dell'inizio lavori per la messa in sicurezza della maglia urbana ancora oggetto di un procedimento penale. Nel post, il primo cittadino scriveva, tra l'altro, qualcosa che chiaramente era riferito a PrimaVera Alternativa: «A noi il dovere di stare vicino alla città, con lealtà e senza promesse ingannevoli. Agli altri, le balle spaziali, gli accordi stragiudiziali e qualcosa più della fantascienza. Pifferai spompati e patetici».
LA RISPOSTA DI PVA E DELLA CONSIGLIERA FIORENTINO
Non si è fatta attendere la risposta di PrimaVera Alternativa che ha appoggiato in toto un altro post di replica a quanto scritto dal sindaco, a firma di Nunzia Fiorentino, Consigliera comunale.Per PVA, quelli di Depalma sono «maleducazione e bullismo istituzionali», frutto anche di complicità di buona parte della sua maggioranza.
Nunzia Fiorentino aveva spiegato, sempre sui social, che «Il sindaco ha annunciato con un post l'inizio di qualche lavoro nella D1.1. L'ha fatto come suo solito, celebrando la sua "umiltà" e contemporaneamente dispensando offese gratuite agli avversari. In verità è molto in ritardo con i lavori, ma non è questo il problema. Il problema sono i suoi modi, il metodo, l'approccio alle questioni.
Avesse voluto - è la posizione della Fiorentino -, questi lavori li avrebbe potuti fare anni fa, dopo il dissequestro dei lotti di competenza pubblica. Non li ha fatti nemmeno quando l'Osservatorio nel 2015 spinse perché nella D1.1 fossero sistemate almeno le luci e le strade. Niente!».
Depalma, ricorda l'esponente di PVA, aveva a più riprese sostenuto che le istanze di una minoranza di cittadini, quali quelli residenti nel quartiere, si scontravano con quelle più ampie del resto della cittadinanza.
«Capite? È il solito gioco, quello che gli riesce meglio a questo sindaco - scrive la Consigliera -: dividere la città, mettere l'uno contro l'altro, farne una questione tra tifosi, alzare polveroni, per sfuggire così ad una valutazione oggettiva e serena delle sue deficienze e incapacità.
Un metodo - insiste Nunzia Fiorentino - che ha potuto affinare sui palchi elettorali (chi può dimenticare il livello di volgarità raggiunto ...?), ma che poi ha introdotto nei Consigli comunali, dove, anche grazie all'"entusiastica" condivisione del metodo da parte dei suoi compagni di maggioranza, il sistema ha trovato piena espressione, trasformando quelli che dovrebbero essere momenti di confronto serio di politica cittadina in vergognose caciare, indegne e volgari fino alla repulsione.
Chi segue i Consigli Comunali sa di cosa parlo».
La chiusura è in realtà una risposta diretta e chiara ed è anche un manifesto di intenti da parte di chi siede sui banchi dell'opposizione: «I post del sindaco possono infastidire per le bugie, per la stanca retorica, per le gratuite accuse. Ma ciò che è più preoccupante ed inaccettabile è il clima tossico che si respira fuori e dentro il Palazzo Comunale, la volgarità utilizzata come metodo di confronto, che rendono davvero difficile l'esercizio democratico dell'opposizione. Chiaramente, noi "pifferai spompati e patetici ", così ci ha definiti nel suo post, non molleremo!».