Politica
D1.1, il PD puntualizza
Dopo le accuse arrivate dalla maggioranza durante il comizio di sabato scorso
Giovinazzo - sabato 26 settembre 2015
05.00
Come era lecito attendersi, la Segreteria cittadina del Partito Democratico ha voluto replicare alle accuse arrivate dalla maggioranza a Palazzo di Città durante il comizio tenutosi in piazza Vittorio Emanuele II sabato 19 settembre e riguardante la sentenza sulla zona artigianale D1.1.
In quella occasione, il Sindaco, Tommaso Depalma, ed il Vice-Sindaco, Michele Sollecito, avevano puntato il dito contro la precedente Amministrazione comunale, imputandole responsabilità su quanto accaduto (sequestro, indagini, processo e condanne).
Il Partito Democratico, in un comunicato tende a precisare che Tommaso Depalma ed i suoi avrebbero sostenuto: «a) I lottizzanti sono incolpevoli, la colpa è dei tecnici e dell'Amministrazione Natalicchio; b) I lottizzanti sono colpevoli e per questo gli abbiamo chiesto di risarcire il Comune».
«Nel merito, ribadiamo ai cittadini di Giovinazzo che: «la costituzione di parte civile da parte della precedente Amministrazione consentì l'intervento del Comune nel procedimento e tale intervento diede vita ad una memoria del dott. Profeta - avvocato incaricato - da cui risultava che non c'era lottizzazione abusiva, c'erano solo violazioni edilizie che, in quanto tali, andavano sanate; Tom (il Sindaco, ndr) rimosse il collegio dei legali del Comune, affidò la causa a un altro avvocato e gli diede mandato di sostenere l'ipotesi di lottizzazione abusiva e di chiedere il risarcimento danni a quelle stesse persone a cui, in campagna elettorale, aveva promesso di risolvere il problema; nessun addebito è stato contestato all'Amministrazione Natalicchio e, tanto meno, al PD; come testimoniano le date, il tecnico comunale non è stato rimosso per la vicenda D1.1, ma perché si è opposto a quanto Tom ha tentato sulla discarica».
Secondo i Democratici «Il nuovo manifesto non aggiunge nulla alla comprensione dei fatti, ma - precisano - fa affermazioni diffamatorie e parla di una presunta associazione a delinquere di cui non c'è traccia nei documenti processuali».
Poi gli interrogativi, amari e duri verso l'Amministrazione: «Tom dal palco ha messo gratuitamente in relazione una dolorosa vicenda privata con il sequestro della D1.1 e ha farfugliato accuse al PD e a suoi iscritti.Sarà bene ricordare che quella vicenda risale al 2008 e che il sequestro cadde nel 2010. Quali menzogne sarà ancora in grado di inventare Depalma? Ci sarà mai un limite alla sua spregiudicatezza?».
Infine il Partito Democratico chiede anche a Michele Sollecito di chiarire anche le sue affermazioni. Ovviamente restiamo a disposizione per repliche, con la speranza che non si ritorni ad un estenuante ping pong mediatico, ma che si ritorni a parlare tra la gente ed a farci raccontare quegli incontri.
In quella occasione, il Sindaco, Tommaso Depalma, ed il Vice-Sindaco, Michele Sollecito, avevano puntato il dito contro la precedente Amministrazione comunale, imputandole responsabilità su quanto accaduto (sequestro, indagini, processo e condanne).
Il Partito Democratico, in un comunicato tende a precisare che Tommaso Depalma ed i suoi avrebbero sostenuto: «a) I lottizzanti sono incolpevoli, la colpa è dei tecnici e dell'Amministrazione Natalicchio; b) I lottizzanti sono colpevoli e per questo gli abbiamo chiesto di risarcire il Comune».
«Nel merito, ribadiamo ai cittadini di Giovinazzo che: «la costituzione di parte civile da parte della precedente Amministrazione consentì l'intervento del Comune nel procedimento e tale intervento diede vita ad una memoria del dott. Profeta - avvocato incaricato - da cui risultava che non c'era lottizzazione abusiva, c'erano solo violazioni edilizie che, in quanto tali, andavano sanate; Tom (il Sindaco, ndr) rimosse il collegio dei legali del Comune, affidò la causa a un altro avvocato e gli diede mandato di sostenere l'ipotesi di lottizzazione abusiva e di chiedere il risarcimento danni a quelle stesse persone a cui, in campagna elettorale, aveva promesso di risolvere il problema; nessun addebito è stato contestato all'Amministrazione Natalicchio e, tanto meno, al PD; come testimoniano le date, il tecnico comunale non è stato rimosso per la vicenda D1.1, ma perché si è opposto a quanto Tom ha tentato sulla discarica».
Secondo i Democratici «Il nuovo manifesto non aggiunge nulla alla comprensione dei fatti, ma - precisano - fa affermazioni diffamatorie e parla di una presunta associazione a delinquere di cui non c'è traccia nei documenti processuali».
Poi gli interrogativi, amari e duri verso l'Amministrazione: «Tom dal palco ha messo gratuitamente in relazione una dolorosa vicenda privata con il sequestro della D1.1 e ha farfugliato accuse al PD e a suoi iscritti.Sarà bene ricordare che quella vicenda risale al 2008 e che il sequestro cadde nel 2010. Quali menzogne sarà ancora in grado di inventare Depalma? Ci sarà mai un limite alla sua spregiudicatezza?».
Infine il Partito Democratico chiede anche a Michele Sollecito di chiarire anche le sue affermazioni. Ovviamente restiamo a disposizione per repliche, con la speranza che non si ritorni ad un estenuante ping pong mediatico, ma che si ritorni a parlare tra la gente ed a farci raccontare quegli incontri.