Politica
D1.1, il PD difende Turturro ed attacca Depalma
Non si placano le polemiche dopo una missiva del Sindaco
Giovinazzo - sabato 21 novembre 2015
05.00
Secondo noi, l'architetto Vincenzo Turturro, in mezzo alle polemiche, proprio non ci voleva finire un'altra volta. Ma tant'è, quasi come un motivo ricorrente, il Dirigente del settore Patrimonio del Comune di Giovinazzo si ritrova nel bel mezzo di una diatriba tutta politica, su cui ha voluto dire la sua anche la locale Segreteria del Partito Democratico.
Ripercorriamo i fatti.
Il 9 ottobre scorso, in un affollato incontro pubblico andato in scena presso l'auditorium "don Tonino Bello" della Parrocchia Immacolata, l'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune, coordinato da Vincenzo Castrignano, cercò soluzioni praticabili per l'arcinota vicenda legata al procedimento penale per lottizzazione abusiva nella maglia D1.1. In una missiva di qualche settimana fa, lo stesso Osservatorio chiese all'Amministrazione comunale il completamento della viabilità e dell'illuminazione pubblica nella zona. Destinatari della nota, il Sindaco, Tommaso Depalma, e poi il Presidente del Consiglio Comunale, il Segretario Generale ed i Dirigenti dei settori interessati.
L'architetto Turturro è poi stato l'unico a rispondere nel merito, avanzando una "astratta" possibilità di soddisfare le richieste provenienti soprattutto dagli abitanti dell'area. Il Sindaco Tommaso Depalma lo aveva però richiamato, con tono perentorio messo per iscritto, ad una maggiore prudenza. Lui, infatti, è uno dei Dirigenti coinvolti nella vicenda e da Palazzo di Città ne avevano fatto una questione di opportunità.
La cosa non era andata giù all'Osservatorio, che aveva condannato duramente l'atteggiamento ed i toni del Sindaco.
A rincarare la dose oggi ci pensa il Partito Democratico, che interviene a gamba tesa, rimarcando ancora una volta la sua distanza dall'Amministrazione comunale ed accorrendo in difesa dell'architetto Turturro. «Questo pacifico e compito Dirigente, ormai non più giovanissimo, dopo anni di studio e onorata carriera è stato inviato al confino al primo piano del Palazzo di Città - scrivo dalla Segreteria guidata da Michele Delle Fontane - a occuparsi di stato civile e patrimonio. Naturalmente, anche in questo ruolo, cerca di guadagnarsi lo stipendio. Ma quando ciò accade, Tom (il Sindaco, ndr) perde il lume della ragione».
Quindi il PD attacca Depalma e si schiera con il Dirigente senza "se" e senza "ma" e si dice «pessimista» sul cambiamento di atteggiamento lamentato e, in una nota giuntaci in redazione, ironizza sui compiti che il primo cittadino dovrebbe fare a casa. Di fatto c'è una dura presa di posizione che vuole focalizzare l'attenzione sull'operato del Sindaco e di tutta la maggioranza sulla vicenda. Depalma, per i Democratici, dovrebbe «distinguere tra i poteri amministrativi di indirizzo e controllo, che competono ai politici, e quelli di gestione, che competono ai Dirigenti».
Gli altri attacchi sono poi a diversi componenti della maggioranza cittadina, rei di essersi esposti con ampie rassicurazioni circa un dialogo sulla vicenda D1.1, secondo i Democratici mai veramente voluto e messo in pratica. Agli amministratori è concesso, come sempre, uno spazio eventuale di replica.
Ripercorriamo i fatti.
Il 9 ottobre scorso, in un affollato incontro pubblico andato in scena presso l'auditorium "don Tonino Bello" della Parrocchia Immacolata, l'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune, coordinato da Vincenzo Castrignano, cercò soluzioni praticabili per l'arcinota vicenda legata al procedimento penale per lottizzazione abusiva nella maglia D1.1. In una missiva di qualche settimana fa, lo stesso Osservatorio chiese all'Amministrazione comunale il completamento della viabilità e dell'illuminazione pubblica nella zona. Destinatari della nota, il Sindaco, Tommaso Depalma, e poi il Presidente del Consiglio Comunale, il Segretario Generale ed i Dirigenti dei settori interessati.
L'architetto Turturro è poi stato l'unico a rispondere nel merito, avanzando una "astratta" possibilità di soddisfare le richieste provenienti soprattutto dagli abitanti dell'area. Il Sindaco Tommaso Depalma lo aveva però richiamato, con tono perentorio messo per iscritto, ad una maggiore prudenza. Lui, infatti, è uno dei Dirigenti coinvolti nella vicenda e da Palazzo di Città ne avevano fatto una questione di opportunità.
La cosa non era andata giù all'Osservatorio, che aveva condannato duramente l'atteggiamento ed i toni del Sindaco.
A rincarare la dose oggi ci pensa il Partito Democratico, che interviene a gamba tesa, rimarcando ancora una volta la sua distanza dall'Amministrazione comunale ed accorrendo in difesa dell'architetto Turturro. «Questo pacifico e compito Dirigente, ormai non più giovanissimo, dopo anni di studio e onorata carriera è stato inviato al confino al primo piano del Palazzo di Città - scrivo dalla Segreteria guidata da Michele Delle Fontane - a occuparsi di stato civile e patrimonio. Naturalmente, anche in questo ruolo, cerca di guadagnarsi lo stipendio. Ma quando ciò accade, Tom (il Sindaco, ndr) perde il lume della ragione».
Quindi il PD attacca Depalma e si schiera con il Dirigente senza "se" e senza "ma" e si dice «pessimista» sul cambiamento di atteggiamento lamentato e, in una nota giuntaci in redazione, ironizza sui compiti che il primo cittadino dovrebbe fare a casa. Di fatto c'è una dura presa di posizione che vuole focalizzare l'attenzione sull'operato del Sindaco e di tutta la maggioranza sulla vicenda. Depalma, per i Democratici, dovrebbe «distinguere tra i poteri amministrativi di indirizzo e controllo, che competono ai politici, e quelli di gestione, che competono ai Dirigenti».
Gli altri attacchi sono poi a diversi componenti della maggioranza cittadina, rei di essersi esposti con ampie rassicurazioni circa un dialogo sulla vicenda D1.1, secondo i Democratici mai veramente voluto e messo in pratica. Agli amministratori è concesso, come sempre, uno spazio eventuale di replica.