Attualità
D1.1, gli interrogativi dell'Osservatorio
Sette quesiti rivolti ad amministratori e tecnici
Giovinazzo - mercoledì 2 marzo 2016
06.00
Molti di voi lo avranno già letto. Domani pomeriggio, presso l'auditorium "don Tonino Bello" della Parrocchia Immacolata, il Sindaco, gli amministratori ed i tecnici comunali incontreranno i cittadini sulla questione legata al possibile futuro della maglia urbana denominata D1.1, oggi sotto processo per lottizzazione abusiva.
A tal proposito giova ricordare che era stato l'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune ad inaugurare una serie di incontri che potessero fare chiarezza sull'intricata vicenda, sia da un punto di vista legale che da quello urbanistico. Oggi, quello stesso organismo, cerca di porre dei quesiti sull'intera vicenda al Sindaco ed alla sua squadra di governo. Ecco per intero i sette interrogativi, alcuni anche molto pungenti e tecnicamente argomentati, inviatici dall'Osservatorio coordinato da Vincenzo Castrignano.
«1. Premesso che il Comune di Giovinazzo, con delibera di G.C. n. 29/2011, aveva conferito all'avv. S. Profeta l'incarico di rendere un parere legale in ordine alla sussistenza delle contestazioni mosse al Piano di lottizzazione della maglia di PRGC D1.1 dalla Procura della Repubblica di Bari, con specifico riferimento alla violazione del DPR 753/1980 (distanze dai binari ferroviari), alla presentazione del Piano di Lottizzazione senza la partecipazione di tutti gli interessati (in particolare, delle FS spa), ed alla violazione dell'art.51, l.r. 56/80 (rapporto tra superficie utile residenziale e produttiva), e che lo stesso avv. Profeta, con relazione assunta al protocollo comunale al n. 87586 del 21.12.2011, aveva motivatamente escluso la sussistenza di qualsivoglia profilo di illegittimità della lottizzazione della maglia D1.1, ritenendola pienamente conforme alla legge, si chiede: come mai nel processo penale di primo grado questa Amministrazione ha sostenuto la sussistenza della lottizzazione abusiva, formulando richieste processuali (condanna degli imputati, risarcimento danni e corresponsione di una provvisionale di Euro 1.000.000,00) che contraddicono le conclusioni formulate dal proprio consulente legale, avv. Profeta?
2. Premesso che tutti gli imputati condannati hanno presentato appello avverso la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Bari, ritenendola ingiusta ed erronea, si chiede: intende questa Amministrazione procedere alla nomina di un legale per costituirsi nel giudizio di secondo grado contro gli appellanti, al fine richiedere la conferma della sentenza di condanna emessa a loro carico?
3. Come intende questa Amministrazione risolvere le problematiche urbanistiche della maglia D1.1.? Ossia: l'Amministrazione attenderà l'esito definitivo del procedimento penale in corso, oppure intende già procedere amministrativamente nella pendenza del giudizio penale? Ed in tale ultima evenienza ha dato formalmente mandato a professionisti e/o tecnici per ricercare soluzioni giuridico-urbanistiche? Con quali atti e/o provvedimenti amministrativi?
4. Preso atto che il Sindaco, con nota prot. 299073 del 24.12.2015, ha chiesto al difensore dell'Ente nei procedimenti civili promossi contro il Comune se sia possibile transigere i medesimi giudizi civili, ancora pendenti, si chiede: è attualmente possibile poter formulare e/o accettare ipotesi transattive (vale a dire riconoscere risarcimenti parziali ai promotori dei giudizi civili) senza che vi sia una sentenza penale definitiva che abbia accertato la sussistenza o meno di una lottizzazione abusiva? Qual è il parere espresso dal prof. Avv. Castellano in merito alla predetta nota sindacale?
5. Nella (malaugurata) ipotesi in cui il Giudice penale, con sentenza passata in giudicato, accerti la sussistenza di una lottizzazione abusiva, il Comune di Giovinazzo potrebbe essere esposto a richieste risarcitorie, avendo esso adottato ed approvato un piano di lottizzazione contra legem? Ad oggi, esiste qualche sentenza, anche di primo grado, che ha già riconosciuto responsabilità e/o risarcimenti a carico del Comune di Giovinazzo per la vicenda D1.1?
6. Premesso che con il provvedimento di dissequestro reso dal Tribunale Penale di Bari del 23-25.09.2015, il Comune di Giovinazzo è rientrato nella disponibilità di tutte le aree comunali che compongono la pubblica viabilità della maglia D1.1, si chiede: in tali aree, il Comune di Giovinazzo può autorizzare lavori di asfaltatura e/o di completamento della illuminazione? In caso affermativo, qual è la procedura amministrativa che i lottizzanti dovranno seguire?
7. Premesso che nelle aree di proprietà comunali della maglia D1.1 si procederà alla allocazione del C.C.R. (Centro Comunale di Raccolta rifiuti), opera per la quale sono stati stanziati finanziamenti pubblici regionali per complessivi Euro 100.345,36, si chiede: quando inizieranno e si concluderanno i lavori per la realizzazione di tale opera pubblica? Qual è la rete viaria che servirà il Centro Comunale di Raccolta? Chi dovrà sopportare i costi di realizzazione di tale viabilità?».
Sarà importantissimo che i rappresentanti dell'Osservatorio siano presenti all'incontro di giovedì, aprendo un tavolo di confronto anche e soprattutto su questioni su cui le posizioni tra di esso e l'Amministrazione comunale appaiono distanti. Un momento importante, lo ripetiamo ancora una volta, non solo per le persone e le famiglie coinvolte, ma per l'intera città di Giovinazzo.
A tal proposito giova ricordare che era stato l'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune ad inaugurare una serie di incontri che potessero fare chiarezza sull'intricata vicenda, sia da un punto di vista legale che da quello urbanistico. Oggi, quello stesso organismo, cerca di porre dei quesiti sull'intera vicenda al Sindaco ed alla sua squadra di governo. Ecco per intero i sette interrogativi, alcuni anche molto pungenti e tecnicamente argomentati, inviatici dall'Osservatorio coordinato da Vincenzo Castrignano.
«1. Premesso che il Comune di Giovinazzo, con delibera di G.C. n. 29/2011, aveva conferito all'avv. S. Profeta l'incarico di rendere un parere legale in ordine alla sussistenza delle contestazioni mosse al Piano di lottizzazione della maglia di PRGC D1.1 dalla Procura della Repubblica di Bari, con specifico riferimento alla violazione del DPR 753/1980 (distanze dai binari ferroviari), alla presentazione del Piano di Lottizzazione senza la partecipazione di tutti gli interessati (in particolare, delle FS spa), ed alla violazione dell'art.51, l.r. 56/80 (rapporto tra superficie utile residenziale e produttiva), e che lo stesso avv. Profeta, con relazione assunta al protocollo comunale al n. 87586 del 21.12.2011, aveva motivatamente escluso la sussistenza di qualsivoglia profilo di illegittimità della lottizzazione della maglia D1.1, ritenendola pienamente conforme alla legge, si chiede: come mai nel processo penale di primo grado questa Amministrazione ha sostenuto la sussistenza della lottizzazione abusiva, formulando richieste processuali (condanna degli imputati, risarcimento danni e corresponsione di una provvisionale di Euro 1.000.000,00) che contraddicono le conclusioni formulate dal proprio consulente legale, avv. Profeta?
2. Premesso che tutti gli imputati condannati hanno presentato appello avverso la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Bari, ritenendola ingiusta ed erronea, si chiede: intende questa Amministrazione procedere alla nomina di un legale per costituirsi nel giudizio di secondo grado contro gli appellanti, al fine richiedere la conferma della sentenza di condanna emessa a loro carico?
3. Come intende questa Amministrazione risolvere le problematiche urbanistiche della maglia D1.1.? Ossia: l'Amministrazione attenderà l'esito definitivo del procedimento penale in corso, oppure intende già procedere amministrativamente nella pendenza del giudizio penale? Ed in tale ultima evenienza ha dato formalmente mandato a professionisti e/o tecnici per ricercare soluzioni giuridico-urbanistiche? Con quali atti e/o provvedimenti amministrativi?
4. Preso atto che il Sindaco, con nota prot. 299073 del 24.12.2015, ha chiesto al difensore dell'Ente nei procedimenti civili promossi contro il Comune se sia possibile transigere i medesimi giudizi civili, ancora pendenti, si chiede: è attualmente possibile poter formulare e/o accettare ipotesi transattive (vale a dire riconoscere risarcimenti parziali ai promotori dei giudizi civili) senza che vi sia una sentenza penale definitiva che abbia accertato la sussistenza o meno di una lottizzazione abusiva? Qual è il parere espresso dal prof. Avv. Castellano in merito alla predetta nota sindacale?
5. Nella (malaugurata) ipotesi in cui il Giudice penale, con sentenza passata in giudicato, accerti la sussistenza di una lottizzazione abusiva, il Comune di Giovinazzo potrebbe essere esposto a richieste risarcitorie, avendo esso adottato ed approvato un piano di lottizzazione contra legem? Ad oggi, esiste qualche sentenza, anche di primo grado, che ha già riconosciuto responsabilità e/o risarcimenti a carico del Comune di Giovinazzo per la vicenda D1.1?
6. Premesso che con il provvedimento di dissequestro reso dal Tribunale Penale di Bari del 23-25.09.2015, il Comune di Giovinazzo è rientrato nella disponibilità di tutte le aree comunali che compongono la pubblica viabilità della maglia D1.1, si chiede: in tali aree, il Comune di Giovinazzo può autorizzare lavori di asfaltatura e/o di completamento della illuminazione? In caso affermativo, qual è la procedura amministrativa che i lottizzanti dovranno seguire?
7. Premesso che nelle aree di proprietà comunali della maglia D1.1 si procederà alla allocazione del C.C.R. (Centro Comunale di Raccolta rifiuti), opera per la quale sono stati stanziati finanziamenti pubblici regionali per complessivi Euro 100.345,36, si chiede: quando inizieranno e si concluderanno i lavori per la realizzazione di tale opera pubblica? Qual è la rete viaria che servirà il Centro Comunale di Raccolta? Chi dovrà sopportare i costi di realizzazione di tale viabilità?».
Sarà importantissimo che i rappresentanti dell'Osservatorio siano presenti all'incontro di giovedì, aprendo un tavolo di confronto anche e soprattutto su questioni su cui le posizioni tra di esso e l'Amministrazione comunale appaiono distanti. Un momento importante, lo ripetiamo ancora una volta, non solo per le persone e le famiglie coinvolte, ma per l'intera città di Giovinazzo.