Politica
D1.1 ed attacchi sessisti: il comunicato di Assessore e Consigliere di maggioranza
Una nota per ribadire l'assoluta indipendenza dell'azione della componente femminile nelle massima assise e la volontà di sviscerare il tema al suo interno con dibattito pubblico
Giovinazzo - venerdì 17 luglio 2020
18.11 Comunicato Stampa
Di seguito vi riportiamo un comunicato stampa firmato dalle Consigliere di maggioranza e dalle due Assessore della Giunta comunale.
Nella nota si ribadisce la volontà di portare a conoscenza della cittadinanza i fatti relativi alla maglia urbana D1.1 all'interno della massima assise e la totale indipendenza della loro azione, messa in discussione, a detta delle scriventi, anche attraverso attacchi sfociati nel sessismo.
Questo quanto scrivono...
«Alla luce degli avvenimenti occorsi durante gli ultimi consigli comunali riteniamo opportune le seguenti puntualizzazioni.
La scelta di discutere nella massima assise cittadina la drammatica vicenda della D 1.1 nasce dalla mera volontà di fare chiarezza su alcuni aspetti che interessano l'intera cittadinanza. Questa volontà, già rimarcata più volte durante i Consigli Comunali, è stata volutamente fraintesa dall'opposizione e concepita come un attacco personale, tanto da indurre la stessa ad opporsi con veemenza a qualsiasi forma di confronto, a voler abbandonare l'aula e chiedere con insistenza la sospensione della diretta streaming.
Perché in Consiglio Comunale, massima espressione della partecipazione cittadina questi temi devono essere censurati?
L'opposizione si sente forse chiamata in causa e preferisce non discutere di questa pagina dolorosa della vita cittadina sottraendosi ad ogni confronto e riducendolo ad uno slogan da campagna elettorale?
Di fronte alla drammaticità di queste vicende non si può tacere.
Troppe volte abbiamo scelto di restare in silenzio di fronte ad attacchi personali e ad accuse più o meno velate di atteggiamenti mafiosi, formulate dentro e fuori il Consiglio Comunale.
Troppe volte abbiamo scelto di non replicare dinanzi alle frasi sessiste mosse nei confronti delle donne della maggioranza ("veline", "ragazzotte ingenue", "burattini", solo per citarne alcune).
Troppe volte abbiamo taciuto di fronte alle velenose frasi classiste rivolte a Consiglieri della maggioranza ("non hai i titoli per parlare", non sai leggere gli atti).
Troppe volte abbiamo assistito ad atteggiamenti di superiorità dell'opposizione presunta detentrice della verità unica ed assoluta.
Troppe volte l'opposizione ci ha tacciato di essere meri supporters del Sindaco, quasi fossimo prive di qualsiasi personalità.
Ci spiace dover ricordare che l'educazione dimostrata nel non replicare a queste gravi offese non deve essere scambiata per mancanza di personalità!
Le ripetute offese nei nostri confronti non possono più essere tollerate e questi atteggiamenti vanno fermamente stigmatizzati.
Basta con questa retorica politica! Il nostro dovere è informare la comunità cittadina, nessuno escluso, delle inevitabili ripercussioni che, fatti come quelli relativi alla vicenda D1.1, potranno avere sulla città intera. È un fatto di giustizia parlare dei risarcimenti che, chi si ritiene leso, avanzerà nei confronti dell'Ente Comunale con inevitabile dispendio di denaro di tutti i cittadini.
Il rispetto nei confronti della cittadinanza e del bene comune ci spinge e ci spingerà a raccontare sempre con chiarezza le vicende di interesse pubblico».
Le Consigliere comunali di maggioranza e le Assessore
Mara Foglio
Natalie Marzella
Marianna Paladino
Antonella Marzella
Cristina Piscitelli
Antonella Colaluce
Nella nota si ribadisce la volontà di portare a conoscenza della cittadinanza i fatti relativi alla maglia urbana D1.1 all'interno della massima assise e la totale indipendenza della loro azione, messa in discussione, a detta delle scriventi, anche attraverso attacchi sfociati nel sessismo.
Questo quanto scrivono...
«Alla luce degli avvenimenti occorsi durante gli ultimi consigli comunali riteniamo opportune le seguenti puntualizzazioni.
La scelta di discutere nella massima assise cittadina la drammatica vicenda della D 1.1 nasce dalla mera volontà di fare chiarezza su alcuni aspetti che interessano l'intera cittadinanza. Questa volontà, già rimarcata più volte durante i Consigli Comunali, è stata volutamente fraintesa dall'opposizione e concepita come un attacco personale, tanto da indurre la stessa ad opporsi con veemenza a qualsiasi forma di confronto, a voler abbandonare l'aula e chiedere con insistenza la sospensione della diretta streaming.
Perché in Consiglio Comunale, massima espressione della partecipazione cittadina questi temi devono essere censurati?
L'opposizione si sente forse chiamata in causa e preferisce non discutere di questa pagina dolorosa della vita cittadina sottraendosi ad ogni confronto e riducendolo ad uno slogan da campagna elettorale?
Di fronte alla drammaticità di queste vicende non si può tacere.
Troppe volte abbiamo scelto di restare in silenzio di fronte ad attacchi personali e ad accuse più o meno velate di atteggiamenti mafiosi, formulate dentro e fuori il Consiglio Comunale.
Troppe volte abbiamo scelto di non replicare dinanzi alle frasi sessiste mosse nei confronti delle donne della maggioranza ("veline", "ragazzotte ingenue", "burattini", solo per citarne alcune).
Troppe volte abbiamo taciuto di fronte alle velenose frasi classiste rivolte a Consiglieri della maggioranza ("non hai i titoli per parlare", non sai leggere gli atti).
Troppe volte abbiamo assistito ad atteggiamenti di superiorità dell'opposizione presunta detentrice della verità unica ed assoluta.
Troppe volte l'opposizione ci ha tacciato di essere meri supporters del Sindaco, quasi fossimo prive di qualsiasi personalità.
Ci spiace dover ricordare che l'educazione dimostrata nel non replicare a queste gravi offese non deve essere scambiata per mancanza di personalità!
Le ripetute offese nei nostri confronti non possono più essere tollerate e questi atteggiamenti vanno fermamente stigmatizzati.
Basta con questa retorica politica! Il nostro dovere è informare la comunità cittadina, nessuno escluso, delle inevitabili ripercussioni che, fatti come quelli relativi alla vicenda D1.1, potranno avere sulla città intera. È un fatto di giustizia parlare dei risarcimenti che, chi si ritiene leso, avanzerà nei confronti dell'Ente Comunale con inevitabile dispendio di denaro di tutti i cittadini.
Il rispetto nei confronti della cittadinanza e del bene comune ci spinge e ci spingerà a raccontare sempre con chiarezza le vicende di interesse pubblico».
Le Consigliere comunali di maggioranza e le Assessore
Mara Foglio
Natalie Marzella
Marianna Paladino
Antonella Marzella
Cristina Piscitelli
Antonella Colaluce