Sanità
Cura della sepsi, la speranza arriva anche grazie a un medico di Giovinazzo
Marco Fiorentino nell'equipe che ha presentato uno studio a Philadelphia
Giovinazzo - giovedì 9 novembre 2023
Il meeting annuale dell'American Society of Nephrology di Philadelphia è uno degli appuntamenti più importanti dell'anno a livello mondiale per la ricerca in campo medico-scientifico.
Ed arriva proprio dalla Pennsylvania la notizia che ha dato lustro al Policlinico ed all'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari e fatto conoscere uno studio assai importante. Un'equipe interdisciplinare di medici, biotecnologi, biologi, veterinari del Policlinico e dell'Università di Bari, guidati dal professore Loreto Gesualdo, direttore dell'Unità di Nefrologia, Dialisi e Trapianto ha infatti messo a punto uno studio che potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione per curare la sepsi (conosciuta anche come setticemia), una sindrome clinica che può purtroppo coinvolgere più organi e caratterizzata da un'abnorme risposta infiammatoria sistemica (SIRS), messa in atto dall'organismo in seguito al passaggio nel sangue di microrganismi patogeni provenienti da un focolaio sepsigeno.
Una lunga ricerca, portata avanti, come spesso accade nel mondo accademico, con professionalità e caparbietà, che vede quali primi autori la dottoressa Alessandra Stasi ed il dottor Marco Fiorentino (in foto), giovane e stimato nefrologo giovinazzese, una eccellenza cittadina. Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista 'Bmc Medicine', una delle più importanti nel panorama medico internazionale.
Un punto di partenza, come spesso dicono i ricercatori, e non di arrivo, che tuttavia apre scenari nuovi e dà speranza a pazienti che potrebbero essere colpiti dalla sindrome.
«Gli studi condotti dai medici e ricercatori baresi hanno evidenziato - si legge in una nota degli scorsi giorni del Policlinico del capoluogo regionale - gli effetti benefici dell'utilizzo della Cer-001, un mimetico della lipoproteina ad alta densità (Hdl), nel trattamento della sepsi, in aggiunta alle cure standard".
L'impiego di questa sostanza - è la sottolineatura - si è "dimostrato efficace nel prevenire il danno d'organo, rappresentando una svolta nel trattamento della sepsi, patologia ad alta mortalità, che continua a presentare significative necessità mediche insoddisfatte". La sepsi rappresenta una delle più gravi emergenze mediche e una delle principali cause di mortalità nel mondo. Solo in Europa, come viene evidenziato nella nota, ogni anno si registrano 700.000 casi, di cui almeno 2 su 5 con esito mortale».
Ed un pezzo consistente di merito va al dott. Marco Fiorentino, un altro figlio di Giovinazzo che si sta imponendo per la sua estrema competenza in campo medico.
Ed arriva proprio dalla Pennsylvania la notizia che ha dato lustro al Policlinico ed all'Università degli studi "Aldo Moro" di Bari e fatto conoscere uno studio assai importante. Un'equipe interdisciplinare di medici, biotecnologi, biologi, veterinari del Policlinico e dell'Università di Bari, guidati dal professore Loreto Gesualdo, direttore dell'Unità di Nefrologia, Dialisi e Trapianto ha infatti messo a punto uno studio che potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione per curare la sepsi (conosciuta anche come setticemia), una sindrome clinica che può purtroppo coinvolgere più organi e caratterizzata da un'abnorme risposta infiammatoria sistemica (SIRS), messa in atto dall'organismo in seguito al passaggio nel sangue di microrganismi patogeni provenienti da un focolaio sepsigeno.
Una lunga ricerca, portata avanti, come spesso accade nel mondo accademico, con professionalità e caparbietà, che vede quali primi autori la dottoressa Alessandra Stasi ed il dottor Marco Fiorentino (in foto), giovane e stimato nefrologo giovinazzese, una eccellenza cittadina. Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista 'Bmc Medicine', una delle più importanti nel panorama medico internazionale.
Un punto di partenza, come spesso dicono i ricercatori, e non di arrivo, che tuttavia apre scenari nuovi e dà speranza a pazienti che potrebbero essere colpiti dalla sindrome.
«Gli studi condotti dai medici e ricercatori baresi hanno evidenziato - si legge in una nota degli scorsi giorni del Policlinico del capoluogo regionale - gli effetti benefici dell'utilizzo della Cer-001, un mimetico della lipoproteina ad alta densità (Hdl), nel trattamento della sepsi, in aggiunta alle cure standard".
L'impiego di questa sostanza - è la sottolineatura - si è "dimostrato efficace nel prevenire il danno d'organo, rappresentando una svolta nel trattamento della sepsi, patologia ad alta mortalità, che continua a presentare significative necessità mediche insoddisfatte". La sepsi rappresenta una delle più gravi emergenze mediche e una delle principali cause di mortalità nel mondo. Solo in Europa, come viene evidenziato nella nota, ogni anno si registrano 700.000 casi, di cui almeno 2 su 5 con esito mortale».
Ed un pezzo consistente di merito va al dott. Marco Fiorentino, un altro figlio di Giovinazzo che si sta imponendo per la sua estrema competenza in campo medico.