Cronaca
Corruzione in Regione, Illuzzi si avvale della facoltà di non rispondere
L'imprenditore edile di Giovinazzo, interrogato questa mattina, ha scelto la strada del silenzio
Giovinazzo - lunedì 13 febbraio 2023
19.43
Ha scelto la strada del silenzio e si è avvalso della facoltà di non rispondere, davanti al gip del Tribunale di Bari, Antonio Illuzzi, arrestato giovedì scorso e posto ai domiciliari insieme con il funzionario della Regione Puglia Antonio Mercurio per un presunto giro di tangenti legate ad appalti per lavori eseguiti in alcune sedi della Regione a Bari.
I due sono indagati per corruzione e falso insieme con l'ex dirigente della Protezione Civile della Regione Puglia, Mario Lerario, per il quale non è stata disposta la misura cautelare in quanto già agli arresti domiciliari dal 23 dicembre 2021 per un altro episodio di corruzione.
L'imprenditore Illuzzi, accusato di avere pagato a Lerario una tangente da 35mila euro per ottenere appalti da oltre 2 milioni di euro, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, svolto questa mattina dinanzi al gip Anna Perrelli e durato circa un'ora e mezza, difeso dall'avvocato Guglielmo Starace, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Quanto a Mercurio, invece, difeso dall'avvocato Roberto Eustachio Sisto, «pur provato dall'inaspettata misura cautelare, ha offerto in un ampio interrogatorio i chiarimenti necessari per attestare la propria estraneità ai fatti - spiega il legale -. Va precisato per completezza che come risulta anche dall'ordinanza, al predetto non è contestata alcuna consegna o ricezione di somme di danaro».
La difesa di Mercurio valuterà nei prossimi giorni, alla luce dei chiarimenti forniti al giudice, se presentare istanza di revoca della misura cautelare ai domiciliari.
I due sono indagati per corruzione e falso insieme con l'ex dirigente della Protezione Civile della Regione Puglia, Mario Lerario, per il quale non è stata disposta la misura cautelare in quanto già agli arresti domiciliari dal 23 dicembre 2021 per un altro episodio di corruzione.
L'imprenditore Illuzzi, accusato di avere pagato a Lerario una tangente da 35mila euro per ottenere appalti da oltre 2 milioni di euro, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, svolto questa mattina dinanzi al gip Anna Perrelli e durato circa un'ora e mezza, difeso dall'avvocato Guglielmo Starace, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Quanto a Mercurio, invece, difeso dall'avvocato Roberto Eustachio Sisto, «pur provato dall'inaspettata misura cautelare, ha offerto in un ampio interrogatorio i chiarimenti necessari per attestare la propria estraneità ai fatti - spiega il legale -. Va precisato per completezza che come risulta anche dall'ordinanza, al predetto non è contestata alcuna consegna o ricezione di somme di danaro».
La difesa di Mercurio valuterà nei prossimi giorni, alla luce dei chiarimenti forniti al giudice, se presentare istanza di revoca della misura cautelare ai domiciliari.