Religioni
Corpus Domini, il dono di Cristo all'umanità
Ieri sera la celebrazione liturgica e la processione per le vie cittadine
Giovinazzo - lunedì 24 giugno 2019
1.24
«La festa del Corpus Domini è stata istituita nel 1264 con la Bolla di Papa Urbano IV "Transiturus", in collegamento con il miracolo di Bolsena: tra le mani di un sacerdote dubbioso l'ostia consacrata cominciò a stillare sangue.
Per quanto sconvolgente e sconcertante, la festa odierna non ci chiede di riflettere su questo miracolo ma di tornare con la mente e il cuore al Giovedì Santo, per rivivere il momento in cui Gesù, anticipando profeticamente la sua passione e la sua morte, donò totalmente se stesso nel pane spezzato e nel vino versato».
Con queste parole don Gianni Fiorentino, parroco della chiesa intitolata all'Immacolata, ha spiegato il senso della solennità del Corpus Domini in apertura d'omelia della Santa Messa celebrata ieri sera alle ore 19.00 sul sagrato della parrocchia di viale Moro.
Al termine, don Gianni Fiorentino ha condotto in processione l'ostensorio sotto il paliotto, accompagnato dal clero e dai confratelli dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento e preceduto dalle confraternite e dalle aggregazioni religiose cittadine. Dietro il gonfalone civico anche le autorità civili e militari.
La processione ha percorso via Molino, I Trav. XX Settembre, via XX Settembre, via Dalmazia, via Colapiccoli, via Giuliodibari, e via Cappuccini, sino a giungere in piazza Vittorio Emanuele II per poi proseguire verso piazza Umberto I e via Marina e terminare nella Concattedrale di Santa Maria Assunta.
Durante il tragitto tanti sono stati i fedeli che hanno deciso di unirsi in processione, segno che la festività del Corpus Domini, per quanto antica e non di immediata comprensione, sia molto sentita.
Per quanto sconvolgente e sconcertante, la festa odierna non ci chiede di riflettere su questo miracolo ma di tornare con la mente e il cuore al Giovedì Santo, per rivivere il momento in cui Gesù, anticipando profeticamente la sua passione e la sua morte, donò totalmente se stesso nel pane spezzato e nel vino versato».
Con queste parole don Gianni Fiorentino, parroco della chiesa intitolata all'Immacolata, ha spiegato il senso della solennità del Corpus Domini in apertura d'omelia della Santa Messa celebrata ieri sera alle ore 19.00 sul sagrato della parrocchia di viale Moro.
Al termine, don Gianni Fiorentino ha condotto in processione l'ostensorio sotto il paliotto, accompagnato dal clero e dai confratelli dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento e preceduto dalle confraternite e dalle aggregazioni religiose cittadine. Dietro il gonfalone civico anche le autorità civili e militari.
La processione ha percorso via Molino, I Trav. XX Settembre, via XX Settembre, via Dalmazia, via Colapiccoli, via Giuliodibari, e via Cappuccini, sino a giungere in piazza Vittorio Emanuele II per poi proseguire verso piazza Umberto I e via Marina e terminare nella Concattedrale di Santa Maria Assunta.
Durante il tragitto tanti sono stati i fedeli che hanno deciso di unirsi in processione, segno che la festività del Corpus Domini, per quanto antica e non di immediata comprensione, sia molto sentita.