Milano ai tempi del Coronavirus
Milano ai tempi del Coronavirus
Attualità

Coronavirus. «Rimasti a Milano per senso di responsabilità. Era l'unica scelta giusta»

La riflessione di Tiziana, una mamma di Giovinazzo trapiantata in Lombardia: «Stiamo soffrendo e mai come ora la mia terra mi manca»

«Ci hanno costretto a casa e noi ci restiamo. Avrei potuto prendere il mio bambino e fuggire, ma Seneca non sbaglia quando dice che non esiste un luogo dove la sorte non possa raggiungerci. E poi io voglio bene ai miei cari e non metterei mai a repentaglio la loro salute».

A parlare è Tiziana, mamma e insegnante giovinazzese trapiantata in Lombardia da ormai 6 anni. In questi giorni di emergenza sanitaria da Coronavirus, Tiziana ha deciso di rimanere a Milano, di resistere, di evitare che il virus si propagasse in maniera incontrollata: «Sono insegnante e sono, dunque, privilegiata. Peraltro sono in maternità e quindi sono a casa da novembre. Il 19 gennaio è nato Francesco Leonardo.

Ogni giorno mi sono detta che appena avremmo potuto l'avrei portato a scoprire Milano. Poi, inaspettato, è arrivato lui: il Covid-19! E siamo a casa! Addio alle nostre passeggiate! Addio frenesia! Addio alla Milano degli aperitivi e della movida (devo dire già ben poca, perché in gravidanza non è che poi si può proprio brindare con lo spritz). Ci hanno costretto a casa e noi ci restiamo».


In tanti sono tornati. Altri, però, hanno deciso di non rientrare a casa, in Puglia, a Giovinazzo. Tra di loro proprio Tiziana: «Avrei potuto prendere il mio bambino e fuggire a sud, ma Seneca non sbaglia quando dice che non esiste un luogo dove la sorte non possa raggiungerci. E poi io voglio bene ai miei cari e non metterei mai a repentaglio la loro salute. A casa ho cominciato a riflettere su questo mostro, che fa paura, ma questa è pur sempre un'emozione primaria.

Tra tv, giornali e un libro per staccare un po' (in realtà non ho scelto proprio il libro giusto, perché anche questo un po' mi carica di ansia) ho spesso pensato a ciò che sta succedendo; al mio compagno dico sempre che non ho paura per me, ma per Leo (o meglio non è che non abbia paura per me o per il mio compagno, ma quella per il mio Leo è assolutamente decuplicata).

Dalle mie riflessioni è venuto fuori che questo Coronavirus è un po' un controsenso: se da una parte ci costringe a casa, dall'altra ci aiuta ad apprezzare la nostra dimora super tecnologica che di solito non viviamo pienamente; colpisce le vie respiratorie, ma l'aria di Milano non è mai stata così pulita!

Ci impedisce i contatti, ma ci permette di capire quanto siano importanti, non ci permette di viaggiare e ci costringe a pensare, ora più che mai la nostra terra ci manca, perché è irraggiungibile, inafferrabile, proibita!

In questi giorni, lo ammetto, piango spesso e do colpa agli ormoni; continuamente mi dico che andrà tutto bene e che verrà l'estate, potrò far conoscere il mio bambino ad amici e parenti , restituirlo all'abbraccio dei nonni e degli zii, che lo hanno visto così poco, portarlo a vedere il corteo storico, la ritirata della Madonna. La verità è che ora stiamo davvero soffrendo e mai come ora la mia Giovinazzo mi manca.

Quando i pensieri brutti mi assalgono cominciamo a cantare e ballare (ho scoperto un sacco di App sulla mia smart tv), il mio compagno ha trovato il tempo per suonare la chitarra. Per fortuna le tecnologie ci tengono vicine ai nostri cari! Quando tutto questo sarà finito vorrei che ci restasse un po' di umanità, che ci ricordassimo che siamo fragili e che dobbiamo restare uniti e evitare spinte individualistiche, che spesso si dimostrano nocive.

Vorrei che tutti imparassimo questa grande lezione. Leo non ha ancora visto il mondo, ma ha conosciuto i suoi vicini dal balcone. Chi l'avrebbe mai detto!».
Speciale Coronavirus

Speciale Coronavirus

Tutti gli aggiornamenti

1237 contenuti
Altri contenuti a tema
Finito lo stato di emergenza per il Covid Finito lo stato di emergenza per il Covid La comunicazione ufficiale dal direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghrebreyesus
Contagi Covid, Puglia regione a rischio: i nuovi dati Contagi Covid, Puglia regione a rischio: i nuovi dati Incremento dei casi nel periodo natalizio anche a Giovinazzo
Covid, nel 2023 nuove regole per la gestione dei contagi Covid, nel 2023 nuove regole per la gestione dei contagi Svolta sugli asintomatici: dopo cinque giorni potranno uscire senza tampone
Covid, a Giovinazzo dati stabili al 27 novembre Covid, a Giovinazzo dati stabili al 27 novembre Il report ASL fotografa la situazione in città
In Puglia 1200 nuovi casi di Covid in poche ore In Puglia 1200 nuovi casi di Covid in poche ore Sale il numero dei decessi: 2 nella giornata di ieri
Covid, 5 morti nelle ultime ore in Puglia Covid, 5 morti nelle ultime ore in Puglia Numero ricoverati in discesa
Covid, i nuovi dati su Giovinazzo Covid, i nuovi dati su Giovinazzo Aumentano i contagi e continua a non decollare la campagna per la quarta dose
Covid, in Puglia 191 ricoverati negli ospedali Covid, in Puglia 191 ricoverati negli ospedali Registrati altri 2 decessi nelle ultime ore
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.