Attualità
Coronavirus, Lopalco: «Sconcerto per ottimismo intorno a rallentamento contagio»
L'Assessore pugliese alla Sanità è intervenuto sulla diffusione di notizie sulla riduzione dell'indice Rt
Puglia - lunedì 16 novembre 2020
15.50
Non siamo affatto fuori dal tunnel del contagio ed anzi i dati pugliesi (e nazionali) di queste ultime ore preoccupano eccome.
È questa la sintesi estrema del pensiero di Pier Luigi Lopalco, l'epidemiologo e Assessore alla Sanità della Regione Puglia, che ha cercato di fare chiarezza attraverso il suo profilo social:
«Ascolto con sconcerto - scrive - parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio "stia rallentando". Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede. Molte regioni italiane nelle ultime settimane hanno effettivamente fatto registrare valori di Rt stabili o addirittura in diminuzione. Cosa vuol dire? Che siamo fuori dal tunnel?
Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no?».
La metafora è stata fin troppo chiara ma Lopalco ha inteso fornire ulteriori spiegazioni: «Voglio dire: se la curva epidemica ha raggiunto dimensioni critiche, il numero di nuovi casi giornalieri non solo continuerà ad essere alto, ma in presenza di un Rt superiore ad 1 continuerà perfino a crescere. Se il valore Rt è inferiore a quello della settimana precedente, crescerà meno di quanto crescesse la settimana precedente, ma continuerà comunque a crescere.
Rt pari a 1,5 - continua nella sua nota l'Assessore - significa che ogni 2 casi nel giro di un periodo di incubazione se ne creano 3. Per avere un'idea di confronto - ed è questo un importante passaggio sui continui richiami alla normale influenza di molti tuttologi sui social -, la normale curva di crescita di una stagione influenzale si sviluppa con valori di R intorno a 1,2. In questo momento, dunque, la epidemia di COVID19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell'influenza. Con la differenza che l'influenza non necessita di tanti posti letto e terapie intensive».
Pertanto secondo Lopalco la battaglia è davvero ancora lunga, come confermato anche dal dato di oggi con oltre il 23% dei tamponi positivi al virus: «Insomma siamo ben lontani dal cantare vittoria. La pressione sui servizi sanitari nelle prossime settimane continuerà ad aumentare. Si stabilizzerà solo quando il numero di nuovi ricoveri sarà pari al numero di dimissioni. E si allenterà solo quando le dimissioni saranno superiori ai ricoveri.
Prima di allora dobbiamo rafforzare le misure di prevenzione primaria. Ovvero il distanziamento sociale. Altrimenti andremo a sbattere contro il muro a 300 all'ora. Chilometro più, chilometro meno», è stata la sua conclusione.
È questa la sintesi estrema del pensiero di Pier Luigi Lopalco, l'epidemiologo e Assessore alla Sanità della Regione Puglia, che ha cercato di fare chiarezza attraverso il suo profilo social:
«Ascolto con sconcerto - scrive - parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio "stia rallentando". Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede. Molte regioni italiane nelle ultime settimane hanno effettivamente fatto registrare valori di Rt stabili o addirittura in diminuzione. Cosa vuol dire? Che siamo fuori dal tunnel?
Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no?».
La metafora è stata fin troppo chiara ma Lopalco ha inteso fornire ulteriori spiegazioni: «Voglio dire: se la curva epidemica ha raggiunto dimensioni critiche, il numero di nuovi casi giornalieri non solo continuerà ad essere alto, ma in presenza di un Rt superiore ad 1 continuerà perfino a crescere. Se il valore Rt è inferiore a quello della settimana precedente, crescerà meno di quanto crescesse la settimana precedente, ma continuerà comunque a crescere.
Rt pari a 1,5 - continua nella sua nota l'Assessore - significa che ogni 2 casi nel giro di un periodo di incubazione se ne creano 3. Per avere un'idea di confronto - ed è questo un importante passaggio sui continui richiami alla normale influenza di molti tuttologi sui social -, la normale curva di crescita di una stagione influenzale si sviluppa con valori di R intorno a 1,2. In questo momento, dunque, la epidemia di COVID19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell'influenza. Con la differenza che l'influenza non necessita di tanti posti letto e terapie intensive».
Pertanto secondo Lopalco la battaglia è davvero ancora lunga, come confermato anche dal dato di oggi con oltre il 23% dei tamponi positivi al virus: «Insomma siamo ben lontani dal cantare vittoria. La pressione sui servizi sanitari nelle prossime settimane continuerà ad aumentare. Si stabilizzerà solo quando il numero di nuovi ricoveri sarà pari al numero di dimissioni. E si allenterà solo quando le dimissioni saranno superiori ai ricoveri.
Prima di allora dobbiamo rafforzare le misure di prevenzione primaria. Ovvero il distanziamento sociale. Altrimenti andremo a sbattere contro il muro a 300 all'ora. Chilometro più, chilometro meno», è stata la sua conclusione.