Territorio
Cooperativa Olivicultori, Marzella nuovo presidente
Eletto con 199 contro i 176 degli “avversari”
Giovinazzo - mercoledì 15 ottobre 2014
13.52
La Società Cooperativa Olivicultori di Giovinazzo ha un nuovo presidente. Si tratta di Giosafatte Marzella, quasi 50enne, ingegnere e titolare di un'azienda, eletto domenica con 199 voti alla lista che capeggiava, contro i 176 della lista avversaria. Sono 10 le schede non di chiarissima lettura, ma ininfluenti per il risultato finale e quindi non riesaminate.
Marzella succede all'81enne Giuseppe Onofrio Marcotrigiano, in sella per circa 27 anni, ex preside della Facoltà di Veterinaria di Bari. Quest'ultimo non si era ricandidato quando aveva sentito venir meno la fiducia all'interno della cooperativa. Vice-presidente sarà il 73enne Gaetano Turturro, dottore in agraria. Come accade spesso dopo lunghi periodi caratterizzati da figure predominanti, anche queste elezioni interne alla cooperativa della seconda traversa di via XX settembre avevano il sapore della nuova sfida. E la sfida per un futuro più dinamico, che innovasse l'intero apparato della società, era arrivata dalla Lista n.1, già in orbita elettiva dal giugno di quest'anno e pronta ad una vera e propria rivoluzione nei metodi di gestione. Poi il finale thriller, con la presentazione di una seconda lista, risultata vincitrice a sorpresa, poco prima delle 19.00 di mercoledì, termine ultimo previsto dal regolamento.
Il successo di questa compagine, facente capo a Marzella, rappresenterebbe, secondo quanto appreso da ambienti interni alla cooperativa stessa, una sorta di mediazione tra un passato ancorato alla tradizione, incarnato dalla vecchia gestione, ed il tentativo di ribaltare il modus operandi di questi anni, portato avanti dalla Lista n.1 con fermezza. I vincitori, a tale proposito, rendono merito ai rappresentanti della prima lista per aver smosso le acque. E d'altronde era cosa arcinota in paese che la Società Cooperativa Olivicultori (con la u, intesi come agricoltori ed amanti dell'olio) aveva bisogno di un cambio di marcia per adeguarsi ai tempi. Questi risultati sanciscono una sorta di interregno, a metà strada tra una voglia di cambiare assoluta e la volontà di consolidare i conti societari.
Il punto fermo del programma della lista vincente è sicuramente il cosiddetto "partitario", ovvero la possibilità di produrre a parte l'olio per i grandi proprietari terrieri, quelli con estensione di fondi superiore ai 10 ettari (un equivalente di 20 vigne circa). Con l'impegno di portare tutta la molitura, entro 4 o 5 anni, al sistema del partitario, in modo da assicurare ai soci di poter portare a casa l'olio estratto dalle proprie olive. E poi la ricerca della qualità assoluta dell'olio prodotto, estraendo in due fasi la migliore partita sia di olive della qualità ogliarola, sia di quelle coratine e dando priorità ad un monitoraggio costante dei fondi, allo scopo di evitare il diffondersi di parassiti nocivi per gli alberi, poi trattati in maniera costosa. Spendere in via preventiva, quindi, ma spendere meglio. Tutto, bene intesi, con un occhio sempre vigile ai bilanci. Di grande importanza sarebbe una nuova apertura a consorzi con altre realtà, ma soprattutto verso enti (per esempio il Gal) che promuovono oltre i confini regionali il nostro oro verde.
Una figura chiave in questa fase di passaggio, sempre stando a voci interne, sarebbe quella del neo-eletto consigliere, Luigi Bavaro, a cui in tanti guardano come elemento capace di legare le diverse anime spesso entrate in conflitto. Di certo la Società Cooperativa Olivicultori non poteva più rimanere ancorata al passato, restando di fatto esclusa da nuovi mercati e nuove sfide. I prossimi mesi ci diranno se l'era Marzella inizierà a dare i suoi frutti.
Marzella succede all'81enne Giuseppe Onofrio Marcotrigiano, in sella per circa 27 anni, ex preside della Facoltà di Veterinaria di Bari. Quest'ultimo non si era ricandidato quando aveva sentito venir meno la fiducia all'interno della cooperativa. Vice-presidente sarà il 73enne Gaetano Turturro, dottore in agraria. Come accade spesso dopo lunghi periodi caratterizzati da figure predominanti, anche queste elezioni interne alla cooperativa della seconda traversa di via XX settembre avevano il sapore della nuova sfida. E la sfida per un futuro più dinamico, che innovasse l'intero apparato della società, era arrivata dalla Lista n.1, già in orbita elettiva dal giugno di quest'anno e pronta ad una vera e propria rivoluzione nei metodi di gestione. Poi il finale thriller, con la presentazione di una seconda lista, risultata vincitrice a sorpresa, poco prima delle 19.00 di mercoledì, termine ultimo previsto dal regolamento.
Il successo di questa compagine, facente capo a Marzella, rappresenterebbe, secondo quanto appreso da ambienti interni alla cooperativa stessa, una sorta di mediazione tra un passato ancorato alla tradizione, incarnato dalla vecchia gestione, ed il tentativo di ribaltare il modus operandi di questi anni, portato avanti dalla Lista n.1 con fermezza. I vincitori, a tale proposito, rendono merito ai rappresentanti della prima lista per aver smosso le acque. E d'altronde era cosa arcinota in paese che la Società Cooperativa Olivicultori (con la u, intesi come agricoltori ed amanti dell'olio) aveva bisogno di un cambio di marcia per adeguarsi ai tempi. Questi risultati sanciscono una sorta di interregno, a metà strada tra una voglia di cambiare assoluta e la volontà di consolidare i conti societari.
Il punto fermo del programma della lista vincente è sicuramente il cosiddetto "partitario", ovvero la possibilità di produrre a parte l'olio per i grandi proprietari terrieri, quelli con estensione di fondi superiore ai 10 ettari (un equivalente di 20 vigne circa). Con l'impegno di portare tutta la molitura, entro 4 o 5 anni, al sistema del partitario, in modo da assicurare ai soci di poter portare a casa l'olio estratto dalle proprie olive. E poi la ricerca della qualità assoluta dell'olio prodotto, estraendo in due fasi la migliore partita sia di olive della qualità ogliarola, sia di quelle coratine e dando priorità ad un monitoraggio costante dei fondi, allo scopo di evitare il diffondersi di parassiti nocivi per gli alberi, poi trattati in maniera costosa. Spendere in via preventiva, quindi, ma spendere meglio. Tutto, bene intesi, con un occhio sempre vigile ai bilanci. Di grande importanza sarebbe una nuova apertura a consorzi con altre realtà, ma soprattutto verso enti (per esempio il Gal) che promuovono oltre i confini regionali il nostro oro verde.
Una figura chiave in questa fase di passaggio, sempre stando a voci interne, sarebbe quella del neo-eletto consigliere, Luigi Bavaro, a cui in tanti guardano come elemento capace di legare le diverse anime spesso entrate in conflitto. Di certo la Società Cooperativa Olivicultori non poteva più rimanere ancorata al passato, restando di fatto esclusa da nuovi mercati e nuove sfide. I prossimi mesi ci diranno se l'era Marzella inizierà a dare i suoi frutti.