Territorio
Contro il percolato... ma pure contro Depalma
Alla manifestazione ha partecipato anche la maggioranza e il clima si è fatto surreale con lo scontro politico all'interno del corteo
Giovinazzo - domenica 18 novembre 2018
05.30
La manifestazione del 17 novembre, attorno a cui si era creata tanta attesa, c'è stata, nonostante la pioggia che l'ha colpita sin da subito fino a scendere via via sempre più copiosa. 200 persone, secondo le stime degli organizzatori e delle forze dell'ordine per la prima volta concordi sui numeri, si sono radunate in piazza Risorgimento per poi percorrere via Marconi, via De Gasperi e via Gioia fino in piazza Vittorio Emanuele II dietro lo striscione con la scritta "Non è acqua sporca".
In prima linea i ragazzi di Led, i volti noti di PrimaVera Alternativa, i membri dei comitati "17 novembre" e "Per la Salute Pubblica" e poi via via tutta l'opposizione consiliare, eccezion fatta per Francesco Saracino, i rappresentanti dell'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune, di Sinistra Italiana con il segretario regionale Nico Bavaro, del Partito Democratico, di Nuova Giovinazzo, dell'Arci Tressett, del Fai, dell'Anpi, dell'Agesci, dell'Age, dell'Isde, dell'Anffas, di Progetto Socrate, del circolo Leonardo, della Pro Loco e dell'associazione Amici dell'Ambiente, della Flora e della Fauna, l'unica ad aver portato le proprie insegne assieme ad un attivista di Acqua Bene Comune.
Quando all'esterno della stazione ferroviaria è arrivata tutta la Giunta e la maggioranza consiliare (unici assenti Mara Foglio e Claudio Spadavecchia) il clima si è a dir poco surriscaldato. Le prime file del corteo hanno cominciato con "l'invitare" con urla e gesti Tommaso Depalma e Alfonso Arbore a togliersi la fascia e a collocarsi nelle retrovie, poi è stato tutto un susseguirsi di cori, tra un "Vergogna", "Dimissioni" e "A casa" usati come un rabbioso mantra, passando per l'ormai nota ironia sulla parola nocino (adoperata per indicare il liquido contenuto in una bottiglia lasciata da uno dei coordinatore della manifestazione, ieri, durante il Consiglio comunale, ndr) e per qualche immancabile intonazione di "Bella Ciao".
A Ruggero Iannone è stato chiesto sarcasticamente di tornare dalla parte dei manifestanti, con richiamo alle posizioni assunte tre anni e mezzo fa in occasione del precedente corteo. Nel centro, prima dei cittadini in marcia silenziosa, qualche confronto tra i consiglieri Gianni Del Giudice e Ruggero Iannone e oppositori come Michele Digiaro e Isidoro Mortellaro, con l'inevitabile rimpallo nell'attribuzione delle responsabilità e delle complicità.
Ai piedi del Municipio, quindi, Marco Lasorsa, uno dei due portavoce del Comitato "17 Novembre", ha parlato per una ventina minuti: «Il problema del percolato è sorto solo due anni fa e ha precisi responsabili ed è bene che questa pioggia lavi le coscienze sporche». Poi si è passati al commento sul Consiglio comunale di ieri mattina, con la spiegazione sull'abbandono dovuto alla deviazione dall'argomento e al mancato coinvolgimento della popolazione: «Avremmo voluto richiedere analisi, risposte su quel percolato e sull'uso dei soldi arrivati, sulla genuinità del nostro olio. Per risolvere il problema occorre prenderlo di petto, assumendo posizioni chiare e decise, senza quel balletto ridicolo di dichiarazioni del Sindaco delle ultime settimane».
«Il Sindaco - ha proseguito Lasorsa - dovrebbe difendere la città, non i suoi interessi o gli amici in Regione. I cittadini chiedono fatti e subito. Pubblicheremo un video in cui si parla del rischio per la nostra salute». In conclusione, dopo l'accusa alla maggioranza di aver creato per prima un clima divisorio sul tema e la lettura della lista dei gruppi dei manifestanti, il monito: «Sono tutti con noi, voi chi avete? Tenetevi Emiliano! Chi non combatte con noi è contro la salute delle persone e tu, Sindaco, in questa manifestazione non sarai mai il benvenuto!».
In prima linea i ragazzi di Led, i volti noti di PrimaVera Alternativa, i membri dei comitati "17 novembre" e "Per la Salute Pubblica" e poi via via tutta l'opposizione consiliare, eccezion fatta per Francesco Saracino, i rappresentanti dell'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune, di Sinistra Italiana con il segretario regionale Nico Bavaro, del Partito Democratico, di Nuova Giovinazzo, dell'Arci Tressett, del Fai, dell'Anpi, dell'Agesci, dell'Age, dell'Isde, dell'Anffas, di Progetto Socrate, del circolo Leonardo, della Pro Loco e dell'associazione Amici dell'Ambiente, della Flora e della Fauna, l'unica ad aver portato le proprie insegne assieme ad un attivista di Acqua Bene Comune.
Quando all'esterno della stazione ferroviaria è arrivata tutta la Giunta e la maggioranza consiliare (unici assenti Mara Foglio e Claudio Spadavecchia) il clima si è a dir poco surriscaldato. Le prime file del corteo hanno cominciato con "l'invitare" con urla e gesti Tommaso Depalma e Alfonso Arbore a togliersi la fascia e a collocarsi nelle retrovie, poi è stato tutto un susseguirsi di cori, tra un "Vergogna", "Dimissioni" e "A casa" usati come un rabbioso mantra, passando per l'ormai nota ironia sulla parola nocino (adoperata per indicare il liquido contenuto in una bottiglia lasciata da uno dei coordinatore della manifestazione, ieri, durante il Consiglio comunale, ndr) e per qualche immancabile intonazione di "Bella Ciao".
A Ruggero Iannone è stato chiesto sarcasticamente di tornare dalla parte dei manifestanti, con richiamo alle posizioni assunte tre anni e mezzo fa in occasione del precedente corteo. Nel centro, prima dei cittadini in marcia silenziosa, qualche confronto tra i consiglieri Gianni Del Giudice e Ruggero Iannone e oppositori come Michele Digiaro e Isidoro Mortellaro, con l'inevitabile rimpallo nell'attribuzione delle responsabilità e delle complicità.
Ai piedi del Municipio, quindi, Marco Lasorsa, uno dei due portavoce del Comitato "17 Novembre", ha parlato per una ventina minuti: «Il problema del percolato è sorto solo due anni fa e ha precisi responsabili ed è bene che questa pioggia lavi le coscienze sporche». Poi si è passati al commento sul Consiglio comunale di ieri mattina, con la spiegazione sull'abbandono dovuto alla deviazione dall'argomento e al mancato coinvolgimento della popolazione: «Avremmo voluto richiedere analisi, risposte su quel percolato e sull'uso dei soldi arrivati, sulla genuinità del nostro olio. Per risolvere il problema occorre prenderlo di petto, assumendo posizioni chiare e decise, senza quel balletto ridicolo di dichiarazioni del Sindaco delle ultime settimane».
«Il Sindaco - ha proseguito Lasorsa - dovrebbe difendere la città, non i suoi interessi o gli amici in Regione. I cittadini chiedono fatti e subito. Pubblicheremo un video in cui si parla del rischio per la nostra salute». In conclusione, dopo l'accusa alla maggioranza di aver creato per prima un clima divisorio sul tema e la lettura della lista dei gruppi dei manifestanti, il monito: «Sono tutti con noi, voi chi avete? Tenetevi Emiliano! Chi non combatte con noi è contro la salute delle persone e tu, Sindaco, in questa manifestazione non sarai mai il benvenuto!».