Giuseppe Conte
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Conte annuncia l'inizio della Fase 2: ecco cosa cambia

Riaprono il settore edilizio ed il manifatturiero. Possibilità di spostamenti all'interno della regione. Dal 18 maggio ritornano ad allenarsi in gruppo le squadre di serie A

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato, nella serata di domenica 26 aprile, una parziale attenuazione delle restrizioni imposte lo scorso 9 marzo riguardo gli spostamenti, le distanze interpersonali, gli esercizi commerciali e le attività produttive. Il tutto partirà da lunedì 4 maggio.

«Comincia per tutti la fase di convivenza col virus, consapevoli che la curva del contagio, in alcune aree del paese, potrebbe risalire. Dovremmo assumerci questo rischio con consapevolezza. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi», ha spiegato il Premier, chiedendo agli italiani di rispettare la precauzione della distanza di un metro rispetto alle altre persone e assicurando di aver predisposto un meccanismo per intervenire in caso di aggravamento della situazione.

Secondo quanto riferito dal capo del Governo, a partire da lunedì 4 maggio e fino al 18 sono confermate le misure di distanziamento e degli spostamenti limitati all'interno della regione in cui ci si trova, a meno di comprovate esigenze lavorative, motivi di necessità e ragioni di salute. Concessa la possibilità di rientro nel luogo di domicilio o residenza per coloro i quali sono rimasti bloccati dal lockdown nelle città in cui studiano o lavorano.

Chiunque rilevi una temperatura pari o superiore a 37.5 gradi è obbligato a restare a casa.

Saranno ammessi gli incontri mirati con l'obiettivo di far visita a familiari più stretti (anche anziani, ma indossando la mascherina) e divieto di assembramento. No a feste private, nemmeno tra parenti. Consentito l'accesso a parchi e giardini pubblici, a patto del mantenimento delle distanze con potere ai sindaci di chiudere le aree in caso di mancato rispetto delle misure.

Prevista anche la ripresa delle attività motoria, purché a debita distanza di un metro tra una persona e l'altra, mentre per quella sportiva saranno necessari due metri. Gli atleti professionisti e di interesse nazionale di discipline individuali potranno ricominciare ad allenarsi a porte chiuse dal 4 maggio, quelli delle squadre di serie A torneranno a farlo in gruppo e con una serie di accorgimenti solo dal 18 maggio.

Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma con la presenza di massimo 15 persone, ed all'aperto, mentre le celebrazioni eucaristiche resteranno, per il momento, senza concorso di popolo.

Consentita, sempre dal 4 maggio, l'attività di ristorazione con asporto per bar e ristoranti, oltre al servizio a domicilio già ammesso. Bisognerà rispettare le distanze, gli accessi saranno contingentati uno per volta; non sarà possibile consumare cibi e bevande sul posto.

Sancita anche la riapertura della manifattura e del commercio all'ingrosso delle costruzioni.

Lunedì 18 maggio, invece, toccherà ad alcune attività di commercio al dettaglio, oltre a musei, mostre, biblioteche, con distanziamento sociale e contingentamento di ingressi.

Dal 1° giugno dovrebbero essere consentite le riaperture di bar, ristorazione, parrucchieri, centri estetici e di cura della persona, ma con accorgimenti di sanificazione degli ambienti.

Scuole chiuse almeno fino a giugno. Si lavora per consentire gli esami di Stato in videoconferenza.

Il commissario all'emergenza Arcuri interverrà con un'apposita ordinanza per calmierare i prezzi delle mascherine chirurgiche (0.50 euro a pezzo) e dei dispositivi di protezione individuale. Previsto un intervento governativo di abbattimento dell'Iva.

Le Regioni, infine, dovranno comunicare con cadenza giornaliera al Comitato Tecnico Scientifico ed all'Istituto Superiore di Sanità i dati epidemiologici. Sia in caso di mancata comunicazione per tre giorni, sia per un aumento dei contagi, sarà ripristinato lo stato di chiusura.


«Le regioni dovranno fornirci dati aggiornati quotidianamente sull'andamento delle curve epidemiologiche. Il ministro della salute indicherà delle "soglie sentinella" sulla base dei parametri in possesso dell'Istituto superiore di sanità per intervenire in caso di necessità», ha concluso Conte.
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