Enti locali
Consiglio Comunale: approvati tutti i punti all'ordine del giorno
Il PD consegna un documento corposo ed abbandona l'aula
Giovinazzo - martedì 14 giugno 2016
06.00
Tanta carne a cuocere e tante polemiche. Il Consiglio Comunale andato in scena ieri sera ha portato all'approvazione dei sei punti all'ordine del giorno. In primis sono stati approvati sia il Documento unico di programmazione (DUP) per il periodo 2016/2018, sia il programma triennale delle opere pubbliche riferite allo stesso periodo.
La massime assise cittadina si è anche espressa favorevolmente sul programma per l'affidamento di incarichi di collaborazione, sempre riferito a questo triennio, per l'aggiornamento del piano di alienazioni e del piano delle valorizzazioni. Importantissimo il passaggio sul Bilancio di previsione finanziaria per lo stesso periodo e sul Rendiconto della gestione per l'esercizio 2015: entrambi portati a casa dalla maggioranza.
Ma il Consiglio era iniziato in maniera infuocata per la ferma opposizione del Partito Democratico che, dopo gli interventi dei suoi esponenti (presenti in Aula Lia Dagostino, Gianni Camporeale e Mimmo Stufano), ha consegnato un corposo documento al Presidente Vito Favuzzi. Con questo atto formale i Democratici hanno preso le distanze dall'Amministrazione in fatto di tributi e bilancio.
Un passaggio poi contestato sia da Ruggero Iannone di Forza Italia, sia da Enzo Fusaro di Città del Sole, con il consigliere Filippo Bonvino a confutare le tesi dei Dem, che ormai avevano polemicamente abbandonato la Sala Consiliare come Vincenzo D'Amato.
«Approvato tutto. Documento Unico di Programmazione, Piano delle Opere Pubbliche e Bilancio di Previsione 2016-2018 e Rendiconto di Gestione 2015 - ha sottolineato su Facebook l'assessore al Bilancio, Antonia Pansini, visibilmente soddisfatta -. Grazie a tutta la maggioranza che, come sempre, si mostra compatta in queste occasioni importanti. L'opposizione invece - è il commento amaro ed ironico - è come ormai d'uso andata via, ma questo, come sappiamo, è ormai un must del PD un po' in tutte le città... il guaio è quando sono in maggioranza».
Questo Consiglio Comunale porterà sicuramente strascichi polemici nei prossimi giorni, con le opposizioni, che si stanno ricompattando, sul piede di guerra ed una maggioranza che si è mostrata determinata nell'ottenere i risultati prefissati.
La massime assise cittadina si è anche espressa favorevolmente sul programma per l'affidamento di incarichi di collaborazione, sempre riferito a questo triennio, per l'aggiornamento del piano di alienazioni e del piano delle valorizzazioni. Importantissimo il passaggio sul Bilancio di previsione finanziaria per lo stesso periodo e sul Rendiconto della gestione per l'esercizio 2015: entrambi portati a casa dalla maggioranza.
Ma il Consiglio era iniziato in maniera infuocata per la ferma opposizione del Partito Democratico che, dopo gli interventi dei suoi esponenti (presenti in Aula Lia Dagostino, Gianni Camporeale e Mimmo Stufano), ha consegnato un corposo documento al Presidente Vito Favuzzi. Con questo atto formale i Democratici hanno preso le distanze dall'Amministrazione in fatto di tributi e bilancio.
Un passaggio poi contestato sia da Ruggero Iannone di Forza Italia, sia da Enzo Fusaro di Città del Sole, con il consigliere Filippo Bonvino a confutare le tesi dei Dem, che ormai avevano polemicamente abbandonato la Sala Consiliare come Vincenzo D'Amato.
«Approvato tutto. Documento Unico di Programmazione, Piano delle Opere Pubbliche e Bilancio di Previsione 2016-2018 e Rendiconto di Gestione 2015 - ha sottolineato su Facebook l'assessore al Bilancio, Antonia Pansini, visibilmente soddisfatta -. Grazie a tutta la maggioranza che, come sempre, si mostra compatta in queste occasioni importanti. L'opposizione invece - è il commento amaro ed ironico - è come ormai d'uso andata via, ma questo, come sappiamo, è ormai un must del PD un po' in tutte le città... il guaio è quando sono in maggioranza».
Questo Consiglio Comunale porterà sicuramente strascichi polemici nei prossimi giorni, con le opposizioni, che si stanno ricompattando, sul piede di guerra ed una maggioranza che si è mostrata determinata nell'ottenere i risultati prefissati.