Associazioni
Conoscere le piante spontanee per conservare un habitat a rischio
L’associazione "Amici della natura" chiede la realizzazione di un parco comunale
Giovinazzo - venerdì 6 febbraio 2015
10.50
C'era una volta la flora spontanea che cresceva nei campi e nei prati. E c'era tanta fauna, piccola, come insetti e farfalle che la popolava, rendendo viva e vivace la campagna e il verde pubblico. Oggi quella flora e quella fauna è scomparsa, è praticamente distrutta dall'uso massiccio dei diserbanti.
Un intero mondo che va scomparendo con conseguenze che potrebbero riflettersi a lungo andare sulla vita degli umani. Si perché gli habitat sono tali proprio perché al loro interno molteplici forme di vita interagiscono anche se in modo apparente e visivo. Per questo l'associazione "Amici della natura, della flora e della fauna", da circa un anno, da quando cioè si è costituita, vuole promuovere la conoscenza del territorio a cominciare proprio da quanto va scomparendo. Per questo sta promuovendo al creazione di un parco comunale individuato in "Lama Castello", la "Vallata", come è meglio conosciuta, quella fenditura naturale che fa da confine a sud del centro abitato. Un luogo già protetto dalla normativa regionale, la legge è quella di salvaguardia delle lame, ma che potrebbe avere un suo sviluppo se ben promosso e valorizzato. In quella lama è la flora spontanea a farla da padrone, nonostante alcuni appezzamenti siano coltivati a ulivi. Li crescono e crescerebbero orchidee e altre essenze floreali, piante tipicamente mediterranee, e l'area sarebbe popolata da farfalle e altri insetti degni di attenzione a protezione. Quello dell'associazione però appare un percorso arduo e complicato.
Per questo con Giovanni Volpicella, cultore della piccola fauna e dei piante spontanee, organizza degli incontri a tema. L'ultimo ieri sera nella sala San Felice. Un incontro dedicato a farfalle e falene. Ai colori delle loro ali e alle loro trasformazioni da bruchi a crisalidi, prima di spiccare il volo. Un micro mondo che era sotto gli occhi di tutti fino a non molti anni fa che è per lo più scomparso, che sopravvive a fatica in aree sempre più ristrette, paradossalmente in quei campi e prati abbandonati e non più coltivati.
Un micro mondo che val la pena di conoscere, che andrebbe conservato. Per il benessere di tutti.
Un intero mondo che va scomparendo con conseguenze che potrebbero riflettersi a lungo andare sulla vita degli umani. Si perché gli habitat sono tali proprio perché al loro interno molteplici forme di vita interagiscono anche se in modo apparente e visivo. Per questo l'associazione "Amici della natura, della flora e della fauna", da circa un anno, da quando cioè si è costituita, vuole promuovere la conoscenza del territorio a cominciare proprio da quanto va scomparendo. Per questo sta promuovendo al creazione di un parco comunale individuato in "Lama Castello", la "Vallata", come è meglio conosciuta, quella fenditura naturale che fa da confine a sud del centro abitato. Un luogo già protetto dalla normativa regionale, la legge è quella di salvaguardia delle lame, ma che potrebbe avere un suo sviluppo se ben promosso e valorizzato. In quella lama è la flora spontanea a farla da padrone, nonostante alcuni appezzamenti siano coltivati a ulivi. Li crescono e crescerebbero orchidee e altre essenze floreali, piante tipicamente mediterranee, e l'area sarebbe popolata da farfalle e altri insetti degni di attenzione a protezione. Quello dell'associazione però appare un percorso arduo e complicato.
Per questo con Giovanni Volpicella, cultore della piccola fauna e dei piante spontanee, organizza degli incontri a tema. L'ultimo ieri sera nella sala San Felice. Un incontro dedicato a farfalle e falene. Ai colori delle loro ali e alle loro trasformazioni da bruchi a crisalidi, prima di spiccare il volo. Un micro mondo che era sotto gli occhi di tutti fino a non molti anni fa che è per lo più scomparso, che sopravvive a fatica in aree sempre più ristrette, paradossalmente in quei campi e prati abbandonati e non più coltivati.
Un micro mondo che val la pena di conoscere, che andrebbe conservato. Per il benessere di tutti.