Eventi e cultura
Concluso il laboratorio di arte prespiale della Parrocchia Immacolata
L'iniziativa a cura dell’Associazione Italiana Amici del Presepio
Giovinazzo - domenica 10 luglio 2016
19.20
È insolito parlare di presepi a luglio, ma se lo facciamo è perché vogliamo porre attenzione su un laboratorio artistico, atto alla costruzione di presepi artigianali, inserito nell'oratorio estivo "Per di qua si misero in cammino", organizzato dalla Parrocchia Immacolata su volontà del parroco don Gianni Fiorentino.
Riprendendo i versi del Vangelo, l'oratorio ha soffermato attenzione sulla ricerca di un posto dove far nascere Gesù Bambino e quindi, non trovando un luogo ospitale, si optò per una umile capanna che, da quel giorno, ha rappresentato la Natività, un grande messaggio di fede universale.
Il laboratorio di arte presepiale è nato dall'idea di Giuseppe Lobasso, appassionato della suddetta arte, che in collaborazione con Gino Ribatti e Angelo Sterlacci, maestri presepisti dell'Associazione Italiana Amici del Presepio ha pensato di infondere nei ragazzi che vi hanno preso parte quell'amore profondo verso la tradizione e la fede. Sono stati coinvolti dieci ragazzini, tra i 5 ed i 10 anni che hanno risposto positivamente all'appello di don Gianni e dei sui collaboratori.
Giorgio La Vacca, Daniele Marella, Gabriella Ditillo, Francesco Taldone, Giuseppe Mastropasqua, Domenico Tarantini, Domenico Cervellero Elisabetta Papapicco, Saverio Carella, e Domenico Gesmundo hanno messo in luce passione e predisposizione ad imparare in fretta.
Con molto impegno i giovani allievi del corso si sono dedicati alla costruzione creativa di un presepe individuale, realizzato in polistirene, con l'utilizzo di svariati materiali di riciclo e di tecniche creative. I ragazzi sono stati anche seguiti nel corso delle attività da Santina Gala e Giuseppe Fiorentino, collaboratori nelle iniziative dell'oratorio della parrocchia.
«Tra le finalità dell'Associazione Italiana Amici del Presepio - ci ha raccontato Giuseppe Lobasso - c'è stata quella di far conoscere, attraverso il corso presepistico, le radici della nostra storia cristiana: la nascita di Gesù. Abbiamo cominciato il corso in estate che è il periodo migliore per i ragazzi che non hanno impegni scolastici e che, dopo la prima lezione, erano i primi a presentarsi alla porta del laboratorio per iniziare l'attività, forse perché per loro era la prima volta che si imbrattavano le mani spalmando lo stucco o dipingendo un muro o incidendo il polistirene per far risaltare le pietre. A conclusione dell'Oratorio, sono stati consegnati da don Gianni e dal Presidente dell'AIAP di Giovinazzo, Angelo Sterlacci, i diplomi di partecipazione al "corso basico presepistico"; vedere i ragazzi orgogliosi e i loro genitori increduli dell'opera che i ragazzi portavano tra le loro braccia per noi, è stato momento di orgoglio e di soddisfazione: siamo certi che quest'anno Gesù nascerà in dieci case diverse».
Infine una chiosa: «Come AIAP - ci ha confidato Lobasso - dobbiamo rimboccarci le maniche e iniziare a lavorare per la realizzazione della mostra presepistica che è l'appuntamento più importante dell'anno, sperando che il nostro progetto, proposto all'Amministrazione comunale, di creare un museo permanente con opere presepistiche possa un giorno realizzarsi, perché le nostre radici cristiane devono essere tramandate».
Riprendendo i versi del Vangelo, l'oratorio ha soffermato attenzione sulla ricerca di un posto dove far nascere Gesù Bambino e quindi, non trovando un luogo ospitale, si optò per una umile capanna che, da quel giorno, ha rappresentato la Natività, un grande messaggio di fede universale.
Il laboratorio di arte presepiale è nato dall'idea di Giuseppe Lobasso, appassionato della suddetta arte, che in collaborazione con Gino Ribatti e Angelo Sterlacci, maestri presepisti dell'Associazione Italiana Amici del Presepio ha pensato di infondere nei ragazzi che vi hanno preso parte quell'amore profondo verso la tradizione e la fede. Sono stati coinvolti dieci ragazzini, tra i 5 ed i 10 anni che hanno risposto positivamente all'appello di don Gianni e dei sui collaboratori.
Giorgio La Vacca, Daniele Marella, Gabriella Ditillo, Francesco Taldone, Giuseppe Mastropasqua, Domenico Tarantini, Domenico Cervellero Elisabetta Papapicco, Saverio Carella, e Domenico Gesmundo hanno messo in luce passione e predisposizione ad imparare in fretta.
Con molto impegno i giovani allievi del corso si sono dedicati alla costruzione creativa di un presepe individuale, realizzato in polistirene, con l'utilizzo di svariati materiali di riciclo e di tecniche creative. I ragazzi sono stati anche seguiti nel corso delle attività da Santina Gala e Giuseppe Fiorentino, collaboratori nelle iniziative dell'oratorio della parrocchia.
«Tra le finalità dell'Associazione Italiana Amici del Presepio - ci ha raccontato Giuseppe Lobasso - c'è stata quella di far conoscere, attraverso il corso presepistico, le radici della nostra storia cristiana: la nascita di Gesù. Abbiamo cominciato il corso in estate che è il periodo migliore per i ragazzi che non hanno impegni scolastici e che, dopo la prima lezione, erano i primi a presentarsi alla porta del laboratorio per iniziare l'attività, forse perché per loro era la prima volta che si imbrattavano le mani spalmando lo stucco o dipingendo un muro o incidendo il polistirene per far risaltare le pietre. A conclusione dell'Oratorio, sono stati consegnati da don Gianni e dal Presidente dell'AIAP di Giovinazzo, Angelo Sterlacci, i diplomi di partecipazione al "corso basico presepistico"; vedere i ragazzi orgogliosi e i loro genitori increduli dell'opera che i ragazzi portavano tra le loro braccia per noi, è stato momento di orgoglio e di soddisfazione: siamo certi che quest'anno Gesù nascerà in dieci case diverse».
Infine una chiosa: «Come AIAP - ci ha confidato Lobasso - dobbiamo rimboccarci le maniche e iniziare a lavorare per la realizzazione della mostra presepistica che è l'appuntamento più importante dell'anno, sperando che il nostro progetto, proposto all'Amministrazione comunale, di creare un museo permanente con opere presepistiche possa un giorno realizzarsi, perché le nostre radici cristiane devono essere tramandate».