Politica
Concessioni demaniali, Depalma: «Giustizia ristabilita, ma le ferite restano»
L'ex primo cittadino commenta l'archiviazione nei suoi confronti: «È una vicenda che mi ha segnato dal punto di vista umano»
Giovinazzo - sabato 10 giugno 2023
11.12
È terminata con un'archiviazione definitiva la vicenda sulle concessioni demaniali lungo la costa di Ponente che vedeva coinvolti, fra gli altri, anche l'ex sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma: «Sì, certo, la giustizia è stata ora ristabilita - ha detto - anche se per me rimangono nell'anima le ferite per quello che ho subito».
L'unica cosa che importa è quella parola attesa e poi ascoltata in aula. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Battista, nell'ambito di un'indagine su tre concessioni demaniali, ha infatti ritenuto «infondata» l'opposizione all'archiviazione presentata da parte della parte civile, il movimento civico Primavera Alternativa, e, infine, ha disposto l'archiviazione definitiva «non ritenendo sussistente» l'ipotesi di reato di abuso di ufficio, né tentato e né consumato.
Come rimarcato nel dispositivo «le esaustive investigazioni - delegate agli uomini della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Bari - hanno permesso di accertare la legittimità dell'operato di tecnici e amministratori del Comune di Giovinazzo», fra cui pure l'ex sindaco Depalma: «Nei prossimi giorni, con calma, dirò ciò che penso in maniera compiuta: sono ovviamente soddisfatto e contento che la giustizia sia stata ristabilita».
La vicenda è emersa in un'inchiesta del pubblico ministero Marcello Quercia «sulle domande di partecipazione e le procedure di gara ad evidenza pubblica per il rilascio delle concessioni su aree demaniali marittime». Si tratta di tre gare risalenti al 20 febbraio 2020 per l'affidamento in concessione di altrettante aree per la realizzazione di spiagge libere con servizi: la prima fra via de Turcolis e via Sebenico, la seconda fra via de Ceglie e via Durazzo, infine la terza in località Trincea.
Giovedì la vicenda s'è conclusa con un'archiviazione definitiva, «ma il risarcimento non sana i dolori causati alle famiglie, agli amici ed alle persone vicine. Posso solo immaginare - ha affermato Depalma - cosa hanno passato, in tutti questi anni, Salvatore Stallone e Cesare Trematore». Anche le loro posizioni sono finite in archivio. «Io, purtroppo, sono stato coinvolto in altre azioni, simili a questa, che sinora non hanno prodotto alcun esito, ma hanno causato solo disagio e dolore».
Per Depalma, consigliere del governatore Michele Emiliano per il coordinamento dei progetti connessi al Puglia Bike Destination, si è trattato di uno «spettacolo indecente, promosso da chi pensava di superare il confronto politico con quello giudiziario. E io sono contento che il risultato dei tribunali sia stato in linea con quello delle elezioni: hanno perso nelle urne e stanno perdendo nelle aule di giustizia a dimostrazione del fatto che nella vita bisogna avere la forza di attendere».
Un'attesa lunga tre anni - Primavera Alternativa si era infatti opposta all'archiviazione della Procura della Repubblica di Bari - «che ha permesso di ristabilire tutto nei giusti parametri». Dopo l'assoluzione dall'accusa di demansionamento del dirigente Vincenzo Turturro, «questa è una storia che, come le altre, mi ha segnato umanamente: io non ho mai inteso la politica come un mero momento di demolizione dell'avversario, ma soltanto come un'occasione di confronto e di scontro».
Un momento di «di confronto e scontro, ma senza alcuna cattiveria. E questa è stata l'amarezza più grande perché qualcuno - conclude Depalma -, andando oltre la logica e contro la decisione di un pm che voleva archiviare il caso, ha portato avanti una vicenda che, alla fine, ha generato solo più costi a spese dei cittadini».
L'unica cosa che importa è quella parola attesa e poi ascoltata in aula. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Battista, nell'ambito di un'indagine su tre concessioni demaniali, ha infatti ritenuto «infondata» l'opposizione all'archiviazione presentata da parte della parte civile, il movimento civico Primavera Alternativa, e, infine, ha disposto l'archiviazione definitiva «non ritenendo sussistente» l'ipotesi di reato di abuso di ufficio, né tentato e né consumato.
Come rimarcato nel dispositivo «le esaustive investigazioni - delegate agli uomini della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Bari - hanno permesso di accertare la legittimità dell'operato di tecnici e amministratori del Comune di Giovinazzo», fra cui pure l'ex sindaco Depalma: «Nei prossimi giorni, con calma, dirò ciò che penso in maniera compiuta: sono ovviamente soddisfatto e contento che la giustizia sia stata ristabilita».
La vicenda è emersa in un'inchiesta del pubblico ministero Marcello Quercia «sulle domande di partecipazione e le procedure di gara ad evidenza pubblica per il rilascio delle concessioni su aree demaniali marittime». Si tratta di tre gare risalenti al 20 febbraio 2020 per l'affidamento in concessione di altrettante aree per la realizzazione di spiagge libere con servizi: la prima fra via de Turcolis e via Sebenico, la seconda fra via de Ceglie e via Durazzo, infine la terza in località Trincea.
Giovedì la vicenda s'è conclusa con un'archiviazione definitiva, «ma il risarcimento non sana i dolori causati alle famiglie, agli amici ed alle persone vicine. Posso solo immaginare - ha affermato Depalma - cosa hanno passato, in tutti questi anni, Salvatore Stallone e Cesare Trematore». Anche le loro posizioni sono finite in archivio. «Io, purtroppo, sono stato coinvolto in altre azioni, simili a questa, che sinora non hanno prodotto alcun esito, ma hanno causato solo disagio e dolore».
Per Depalma, consigliere del governatore Michele Emiliano per il coordinamento dei progetti connessi al Puglia Bike Destination, si è trattato di uno «spettacolo indecente, promosso da chi pensava di superare il confronto politico con quello giudiziario. E io sono contento che il risultato dei tribunali sia stato in linea con quello delle elezioni: hanno perso nelle urne e stanno perdendo nelle aule di giustizia a dimostrazione del fatto che nella vita bisogna avere la forza di attendere».
Un'attesa lunga tre anni - Primavera Alternativa si era infatti opposta all'archiviazione della Procura della Repubblica di Bari - «che ha permesso di ristabilire tutto nei giusti parametri». Dopo l'assoluzione dall'accusa di demansionamento del dirigente Vincenzo Turturro, «questa è una storia che, come le altre, mi ha segnato umanamente: io non ho mai inteso la politica come un mero momento di demolizione dell'avversario, ma soltanto come un'occasione di confronto e di scontro».
Un momento di «di confronto e scontro, ma senza alcuna cattiveria. E questa è stata l'amarezza più grande perché qualcuno - conclude Depalma -, andando oltre la logica e contro la decisione di un pm che voleva archiviare il caso, ha portato avanti una vicenda che, alla fine, ha generato solo più costi a spese dei cittadini».