Attualità
Concessioni a Levante, il sindaco replica a PrimaVera Alternativa
Sollecito: «Si tratta di semplice occupazione di suolo pubblico»
Giovinazzo - martedì 16 luglio 2024
14.20 Comunicato Stampa
In merito ad alcuni articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi sull'accesso al mare a Levante e relative concessioni, il sindaco Michele Sollecito replica quanto segue.
«Non si tratta di una concessione demaniale né tantomeno di una spiaggia, ma di una semplice occupazione di suolo pubblico ottenuta come previsto dal nostro Regolamento per i dehors relativo alle attività di somministrazione alimenti e bevande"- spiega il sindaco- " L'autorizzazione n.10 del 26 giugno 2023, richiesta dal rappresentante legale dell'attività Bona Espina, prevedeva l'occupazione di 88 metri quadri per un numero di 73 posti a sedere. Sulla base dei titoli già in possesso di detta attività, sempre in conformità al Regolamento per i Dehors, la stessa aveva potenzialmente diritto ad una superficie complessiva ben più ampia pari a 260 metri quadri circa per un massimo di 217 posti a sedere. Questo in virtù dell'acquisizione – da parte del titolare dell'attività – di ulteriori locali posti nelle vicinanze del chiosco come norma prevede. Di fatto nel 2023 l'attività denominata Bona Espina ha usufruito di un'area inferiore rispetto alle potenzialità concesse dalla normativa. A margine, comunque, la richiesta di maggiori spazi non ha riguardato solo l'attività in questione, ma anche l'attività attigua alla stessa.
La richiesta per l'estate del 2024 – pur al di sotto degli spazi concedibili (260 mq) - è stata concessa per 187 metri quadri ed un massimo di 152 posti a sedere. Giova comunque evidenziare che l'autorizzazione legittimamente richiesta era condizionata all'acquisizione del parere previsto dall'art. 55 del Codice della Navigazione da parte della Capitaneria di Porto di Molfetta. Provvedimento rilasciato il 10 giugno 2024. Entrambi i pareri, il PUA (Provvedimento Unico Autorizzativo) rilasciato dal Comune e l'autorizzazione ex art. 55 (cdN) prevedono la delimitazione dell'area verso il mare con l'installazione di opere di protezione (paletti e reti).
Come già ribadito in passato, non intendiamo concedere spazi sul "Solarium" dove da sempre la gente ha usufruito delle superfici in modo sicuro e piacevole. Sull'ex molo (diga foranea) vi era già l'occupazione di suolo pubblico da parte di Bona Espina sottodimensionata rispetto alle legittime possibilità. Rammento comunque, benché l'usanza fosse quella di utilizzare il molo per tuffarsi, che comunque l'area andava messa in sicurezza al pari dei due moli del Porto Nuovo anche per limitare l'utilizzo pericoloso che ne veniva fatto da parte di alcuni fruitori. Nel corso degli anni, il materiale depositato sul fondale, si è accresciuto abbassando di molto il livello dell'acqua, ciò pone un problema evidente circa la sicurezza di questa usanza dei tuffi dal molo.
Detto questo, e al netto di tutto, sintetizzo quanto segue :
1. L'autorizzazione dell'attività è conforme.
2. L'accesso al mare nella zona "Porto Vecchio" è garantito in tutta sicurezza nella parte del Solarium e quindi il mare non è negato a nessuno.
Ai fini della richiesta di transito per la parte finale del molo mi preme chiarire che l'area concessa termina proprio con il confine di suolo pubblico ovvero in corrispondenza del tratto di molo regolare. Dunque il transito sarebbe paradossalmente verso il tratto di molo irregolare e insicuro e per tratti sommerso dalle acque. Ho colto il malumore di alcuni concittadini abituati a tuffarsi dal molo e ipotizziamo alcune possibilità di accesso allo specchio d'acqua contiguo al molo in condizioni di sicurezza. Ho condiviso alcune ipotesi proprio con i titolari dell'attività».
«Non si tratta di una concessione demaniale né tantomeno di una spiaggia, ma di una semplice occupazione di suolo pubblico ottenuta come previsto dal nostro Regolamento per i dehors relativo alle attività di somministrazione alimenti e bevande"- spiega il sindaco- " L'autorizzazione n.10 del 26 giugno 2023, richiesta dal rappresentante legale dell'attività Bona Espina, prevedeva l'occupazione di 88 metri quadri per un numero di 73 posti a sedere. Sulla base dei titoli già in possesso di detta attività, sempre in conformità al Regolamento per i Dehors, la stessa aveva potenzialmente diritto ad una superficie complessiva ben più ampia pari a 260 metri quadri circa per un massimo di 217 posti a sedere. Questo in virtù dell'acquisizione – da parte del titolare dell'attività – di ulteriori locali posti nelle vicinanze del chiosco come norma prevede. Di fatto nel 2023 l'attività denominata Bona Espina ha usufruito di un'area inferiore rispetto alle potenzialità concesse dalla normativa. A margine, comunque, la richiesta di maggiori spazi non ha riguardato solo l'attività in questione, ma anche l'attività attigua alla stessa.
La richiesta per l'estate del 2024 – pur al di sotto degli spazi concedibili (260 mq) - è stata concessa per 187 metri quadri ed un massimo di 152 posti a sedere. Giova comunque evidenziare che l'autorizzazione legittimamente richiesta era condizionata all'acquisizione del parere previsto dall'art. 55 del Codice della Navigazione da parte della Capitaneria di Porto di Molfetta. Provvedimento rilasciato il 10 giugno 2024. Entrambi i pareri, il PUA (Provvedimento Unico Autorizzativo) rilasciato dal Comune e l'autorizzazione ex art. 55 (cdN) prevedono la delimitazione dell'area verso il mare con l'installazione di opere di protezione (paletti e reti).
Come già ribadito in passato, non intendiamo concedere spazi sul "Solarium" dove da sempre la gente ha usufruito delle superfici in modo sicuro e piacevole. Sull'ex molo (diga foranea) vi era già l'occupazione di suolo pubblico da parte di Bona Espina sottodimensionata rispetto alle legittime possibilità. Rammento comunque, benché l'usanza fosse quella di utilizzare il molo per tuffarsi, che comunque l'area andava messa in sicurezza al pari dei due moli del Porto Nuovo anche per limitare l'utilizzo pericoloso che ne veniva fatto da parte di alcuni fruitori. Nel corso degli anni, il materiale depositato sul fondale, si è accresciuto abbassando di molto il livello dell'acqua, ciò pone un problema evidente circa la sicurezza di questa usanza dei tuffi dal molo.
Detto questo, e al netto di tutto, sintetizzo quanto segue :
1. L'autorizzazione dell'attività è conforme.
2. L'accesso al mare nella zona "Porto Vecchio" è garantito in tutta sicurezza nella parte del Solarium e quindi il mare non è negato a nessuno.
Ai fini della richiesta di transito per la parte finale del molo mi preme chiarire che l'area concessa termina proprio con il confine di suolo pubblico ovvero in corrispondenza del tratto di molo regolare. Dunque il transito sarebbe paradossalmente verso il tratto di molo irregolare e insicuro e per tratti sommerso dalle acque. Ho colto il malumore di alcuni concittadini abituati a tuffarsi dal molo e ipotizziamo alcune possibilità di accesso allo specchio d'acqua contiguo al molo in condizioni di sicurezza. Ho condiviso alcune ipotesi proprio con i titolari dell'attività».