Attualità
Concessione a Levante "ingrandita". PVA attacca nuovamente il sindaco
Una nota breve per continuare a tenere accesi i riflettori sulla questione
Giovinazzo - venerdì 5 luglio 2024
12.53
PrimaVera Alternativa non molla e nelle scorse ore il consigliere Davide Digiaro è riuscito ad avere accesso agli atti, da cui si evince che la concessione di suolo demaniale data a Levante, tra la passeggiata Messere e piazzale Aeronautica Militare, sarebbe stata ampliata rispetto alle annate precedenti.
«Grazie all'accesso agli atti del nostro consigliere Davide Digiaro abbiamo scoperto che la concessione relativa al "Porto Vecchio" si è ingrandita - scrivono da PVA - Le immagini parlano chiaro (la planimetria in allegato, ndr): i cittadini di Giovinazzo (e non) vengono estromessi da un altro pezzo di spiaggia pubblica a favore di un interesse privato. Eppure solo qualche settimana fa il nostro sindaco rassicurava tutti affermando "Tutto rimane come nelle estati precedenti"».
Ora la palla è decisamente nel campo dell'amministrazione comunale e di Michele Sollecito, che dovranno rispondere alle accuse degli oppositori. Abbiamo anche chiesto agli imprenditori interessati di spiegarci meglio che tipo di autorizzazione avessero ricevuto e ci hanno comunicato di non voler entrare in polemica con nessuno, che sono nel giusto atti alla mano e che intendono semplicemente continuare a fare il loro lavoro, lasciando le diatribe politiche al confronto tra le parti.
«Grazie all'accesso agli atti del nostro consigliere Davide Digiaro abbiamo scoperto che la concessione relativa al "Porto Vecchio" si è ingrandita - scrivono da PVA - Le immagini parlano chiaro (la planimetria in allegato, ndr): i cittadini di Giovinazzo (e non) vengono estromessi da un altro pezzo di spiaggia pubblica a favore di un interesse privato. Eppure solo qualche settimana fa il nostro sindaco rassicurava tutti affermando "Tutto rimane come nelle estati precedenti"».
Ora la palla è decisamente nel campo dell'amministrazione comunale e di Michele Sollecito, che dovranno rispondere alle accuse degli oppositori. Abbiamo anche chiesto agli imprenditori interessati di spiegarci meglio che tipo di autorizzazione avessero ricevuto e ci hanno comunicato di non voler entrare in polemica con nessuno, che sono nel giusto atti alla mano e che intendono semplicemente continuare a fare il loro lavoro, lasciando le diatribe politiche al confronto tra le parti.