Attualità
Commemorazione dei defunti, cimitero aperto fino alle 18.00
Tanti i giovinazzesi che hanno reso omaggio ai propri cari
Giovinazzo - lunedì 2 novembre 2015
13.09
Un flusso costante di gente, da questa mattina alle ore 07.00, ha reso omaggio ai defunti presso il cimitero comunale, che resterà ininterrottamente aperto fino alle ore 18.00.
Il 2 novembre (Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum) è una ricorrenza della chiesa cattolica assai sentita nel sud Italia. Giovinazzo non fa eccezione e tantissime persone hanno affollato i viali del cimitero con l'intenzione di far visita ai propri cari scomparsi. Il traffico è rimasto congestionato su via Crocifisso solo intorno alle ore 10.00. I parcheggi selvaggi non sono mancati, ma tutto sommato il deflusso delle automobili non ha creato particolari problemi alla viabilità.
La commemorazione dei morti sopravvive nella tradizione cattolica dal 998 d.C, quando, staccandosi dal rito bizantino che li ricordava in un periodo tra gennaio e febbraio (la cosiddetta domenica Sessagesima, che precedeva di un paio di settimane l'inizio della Quaresima), Sant'Odilone di Cluny, abate benedettino, fece suonare le campane con rintocchi a morto dopo i vespri il 1° novembre. Il giorno dopo, 2 novembre, l'eucarestia sarebbe stata offerta "pro requie omnium defunctorum".
Il rito si estese successivamente a tutta la Chiesa cattolica, sebbene la festività vera e propria viene fatta risalire al XIV secolo d.C..
Il 2 novembre (Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum) è una ricorrenza della chiesa cattolica assai sentita nel sud Italia. Giovinazzo non fa eccezione e tantissime persone hanno affollato i viali del cimitero con l'intenzione di far visita ai propri cari scomparsi. Il traffico è rimasto congestionato su via Crocifisso solo intorno alle ore 10.00. I parcheggi selvaggi non sono mancati, ma tutto sommato il deflusso delle automobili non ha creato particolari problemi alla viabilità.
La commemorazione dei morti sopravvive nella tradizione cattolica dal 998 d.C, quando, staccandosi dal rito bizantino che li ricordava in un periodo tra gennaio e febbraio (la cosiddetta domenica Sessagesima, che precedeva di un paio di settimane l'inizio della Quaresima), Sant'Odilone di Cluny, abate benedettino, fece suonare le campane con rintocchi a morto dopo i vespri il 1° novembre. Il giorno dopo, 2 novembre, l'eucarestia sarebbe stata offerta "pro requie omnium defunctorum".
Il rito si estese successivamente a tutta la Chiesa cattolica, sebbene la festività vera e propria viene fatta risalire al XIV secolo d.C..