Cronaca
Commando armato di pistole rapina agricoltore: via col trattore
Banditi in azione ieri mattina sulla strada provinciale 107: sull'accaduto sono in corso le indagini dei Carabinieri
Giovinazzo - venerdì 6 marzo 2020
9.17
Tre soggetti, tutti a volto coperto, e armati di pistole: questo il commando che, ieri mattina lungo la strada provinciale 107 che unisce i comuni di Giovinazzo e di Terlizzi, ha rapinato un agricoltore del posto, di 40 anni, portandogli via il proprio trattore agricolo.
L'azione, consumata in pieno giorno, è stata fulminea: non c'è stata alcuna colluttazione con la vittima, né sono stati esplosi colpi di pistola a scopo intimidatorio. I banditi, arrivati e fuggiti a bordo di una Ford Focus di colore scuro completa di gancio di traino, hanno costretto il conducente di un trattore agricolo a scendere dal mezzo per poi appropriarsene e dileguarsi, mentre la povera vittima ha allertato le Guardie Campestri.
Gli uomini del Consorzio di via Gioia, già in zona per le consuete attività di prevenzione sull'intero territorio comunale al fine di prevenire i reati predatori in danno degli imprenditori e degli agricoltori agricoli, si sono posti alla serrata ricerca del trattore, ma la fitta rete di controlli e di ricerche intrapresa a seguito della rapina, fino ad ora, non ha sortito gli effetti sperati: i rapinatori hanno fatto perdere completamente le tracce.
Sull'accaduto, intanto, sono in corso le indagini dei Carabinieri della locale Stazione: l'arteria stradale che unisce i comuni di Giovinazzo e di Terlizzi, però, non è dotata di telecamere di videosorveglianza, mentre il racconto della vittima è al vaglio dei militari. Insomma, il colpo è notevole, ma soprattutto schiude piste tutte da praticare. A cosa servirà questo mezzo? La destinazione - nella maggior parte dei casi - sono i mercati dell'est Europa.
«Nella maggior parte dei casi i raid del genere - secondo un'inchiesta del giornalista Tommaso Cinquemani - rimangono impuniti. Una volta che il trattore è stato portato via difficilmente si riesce a ritrovare, a meno che non sia dotato di un antifurto satellitare nascosto in qualche insolito. Inutili, invece, gli antifurti prodotti dalle case costruttrici, perché facilmente eliminabili». C'è poi un fenomeno sommerso, quello del "cavallo di ritorno".
Il mezzo agricolo viene prima rubato e poi nascosto, infine al proprietario viene chiesto del denaro per riaverlo. In molti pagano per poter tornare al più presto a lavorare e dunque le denunce sono poche. Ma il danno è notevole. E la regione più colpita dai furti di trattori è proprio la Puglia.
L'azione, consumata in pieno giorno, è stata fulminea: non c'è stata alcuna colluttazione con la vittima, né sono stati esplosi colpi di pistola a scopo intimidatorio. I banditi, arrivati e fuggiti a bordo di una Ford Focus di colore scuro completa di gancio di traino, hanno costretto il conducente di un trattore agricolo a scendere dal mezzo per poi appropriarsene e dileguarsi, mentre la povera vittima ha allertato le Guardie Campestri.
Gli uomini del Consorzio di via Gioia, già in zona per le consuete attività di prevenzione sull'intero territorio comunale al fine di prevenire i reati predatori in danno degli imprenditori e degli agricoltori agricoli, si sono posti alla serrata ricerca del trattore, ma la fitta rete di controlli e di ricerche intrapresa a seguito della rapina, fino ad ora, non ha sortito gli effetti sperati: i rapinatori hanno fatto perdere completamente le tracce.
Sull'accaduto, intanto, sono in corso le indagini dei Carabinieri della locale Stazione: l'arteria stradale che unisce i comuni di Giovinazzo e di Terlizzi, però, non è dotata di telecamere di videosorveglianza, mentre il racconto della vittima è al vaglio dei militari. Insomma, il colpo è notevole, ma soprattutto schiude piste tutte da praticare. A cosa servirà questo mezzo? La destinazione - nella maggior parte dei casi - sono i mercati dell'est Europa.
«Nella maggior parte dei casi i raid del genere - secondo un'inchiesta del giornalista Tommaso Cinquemani - rimangono impuniti. Una volta che il trattore è stato portato via difficilmente si riesce a ritrovare, a meno che non sia dotato di un antifurto satellitare nascosto in qualche insolito. Inutili, invece, gli antifurti prodotti dalle case costruttrici, perché facilmente eliminabili». C'è poi un fenomeno sommerso, quello del "cavallo di ritorno".
Il mezzo agricolo viene prima rubato e poi nascosto, infine al proprietario viene chiesto del denaro per riaverlo. In molti pagano per poter tornare al più presto a lavorare e dunque le denunce sono poche. Ma il danno è notevole. E la regione più colpita dai furti di trattori è proprio la Puglia.