Vita di città
Comitato Feste Giovinazzo: tutti on line per far arrivare gli auguri oltreoceano
Una bella iniziativa si è concretizzata il 23 dicembre, tra sorrisi, saluti, musica e qualche occhio lucido
Giovinazzo - venerdì 25 dicembre 2020
0.18
Le parole d'ordine erano ben chiare sin dal principio del collegamento in videoconferenza: radici, tradizione e amicizia.
Mercoledì 23 dicembre, il Comitato Feste Patronali Giovinazzo ha voluto salutare, con una riunione sulla piattaforma telematica Zoom, molti giovinazzesi sparsi nel mondo e augurare loro un buon Natale, in un anno davvero disgraziato.
L'idea era venuta al gruppo di lavoro guidato dal Presidente Gaetano Dagostino, che ha fatto da padrone di casa, ricordando a tutti l'importanza delle radici. Con lui, sempre via web, c'erano collegati il Sindaco Tommaso Depalma, il Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, lo scrittore, giornalista, della Direzione comunicazione per l'Università Cattolica di Milano, Agostino Picicco, un uomo che ha speso gli ultimi anni per ricucire quel legame con chi vive lontano da Giovinazzo.
Ad allietare tutti i convenuti ci ha pensato il Maestro Vincenzo Camporeale, che ha eseguito alcuni brani al pianoforte. Dagli Stati Uniti erano collegati il mitico Nick Prudente, ormai il più famoso degli emigrati giovinazzesi nel mondo, Peter Stallone e Rocco Stellacci. Sorpresa anche dal Sud America, con Fedele Depalma in videoconferenza dal Perù, mentre dall'altra parte del globo terrestre, dall'Australia, sono arrivati i saluti in diretta di Dominic Scivetti e Santa Piscitelli. Sorpresa tra le sorprese, il saluto dell'On. Francesca Galizia e del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, lieto di poter inviare anch'egli un saluto a chi lo ascoltava oltreoceano.
A far da sfondo anche un eccellente omaggio alla Madonna di Corsignano del musicista Michele Jamil Marzella, di cui vi racconteremo nelle prossime ore in un articolo della nostra Marzia Morva.
È stato un saluto intenso, sentito, con qualche occhio lucido a testimoniare legami indissolubili con la propria terra, soprattutto in un'annata disgraziatissima. Giovinazzo ha chiamato ed ancora una volta i suoi figli sparsi nel mondo hanno risposto, senza dimenticare mai chi, per colpa del maledetto morbo, non ce l'ha fatta.
Che sia dunque per tutti un Natale sereno nel limite delle possibilità. Conserviamo attraverso gli sguardi delle persone care il senso profondo di questa festività.
Mercoledì 23 dicembre, il Comitato Feste Patronali Giovinazzo ha voluto salutare, con una riunione sulla piattaforma telematica Zoom, molti giovinazzesi sparsi nel mondo e augurare loro un buon Natale, in un anno davvero disgraziato.
L'idea era venuta al gruppo di lavoro guidato dal Presidente Gaetano Dagostino, che ha fatto da padrone di casa, ricordando a tutti l'importanza delle radici. Con lui, sempre via web, c'erano collegati il Sindaco Tommaso Depalma, il Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, lo scrittore, giornalista, della Direzione comunicazione per l'Università Cattolica di Milano, Agostino Picicco, un uomo che ha speso gli ultimi anni per ricucire quel legame con chi vive lontano da Giovinazzo.
Ad allietare tutti i convenuti ci ha pensato il Maestro Vincenzo Camporeale, che ha eseguito alcuni brani al pianoforte. Dagli Stati Uniti erano collegati il mitico Nick Prudente, ormai il più famoso degli emigrati giovinazzesi nel mondo, Peter Stallone e Rocco Stellacci. Sorpresa anche dal Sud America, con Fedele Depalma in videoconferenza dal Perù, mentre dall'altra parte del globo terrestre, dall'Australia, sono arrivati i saluti in diretta di Dominic Scivetti e Santa Piscitelli. Sorpresa tra le sorprese, il saluto dell'On. Francesca Galizia e del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, lieto di poter inviare anch'egli un saluto a chi lo ascoltava oltreoceano.
A far da sfondo anche un eccellente omaggio alla Madonna di Corsignano del musicista Michele Jamil Marzella, di cui vi racconteremo nelle prossime ore in un articolo della nostra Marzia Morva.
È stato un saluto intenso, sentito, con qualche occhio lucido a testimoniare legami indissolubili con la propria terra, soprattutto in un'annata disgraziatissima. Giovinazzo ha chiamato ed ancora una volta i suoi figli sparsi nel mondo hanno risposto, senza dimenticare mai chi, per colpa del maledetto morbo, non ce l'ha fatta.
Che sia dunque per tutti un Natale sereno nel limite delle possibilità. Conserviamo attraverso gli sguardi delle persone care il senso profondo di questa festività.