Cronaca
Collare a strozzo: arrivano le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale
La scoperta sul lungomare di Levante. Sul posto anche la Polizia Locale
Giovinazzo - giovedì 27 dicembre 2018
Nell'ambito delle attività di controllo del territorio, a seguito di un servizio congiunto con la Polizia Locale, le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale hanno rinvenuto, sul lungomare Esercito Italiano, la presenza di un cane tenuto legato con un collare a strozzo.
Quando lo hanno visto, le guardie zoofile dell'associazione di Molfetta riconosciute dalla Prefettura di Bari, agli ordini del presidente Giuseppe Battista, non ci hanno pensato due volte ad entrare in azione. Raggiunto il cane, infatti, hanno intimato al proprietario di rimuovere il collare a strozzo, costituito da una catena con due anelli alle estremità in grado di provocare dolore e seri danni fisici all'animale.
Il collare a strozzo era un tempo utilizzato dagli allevatori per gestire cani poco ubbidienti: il suo funzionamento prevede che, nel momento in cui un cane "tira" il guinzaglio, la catena si stringe attorno al suo collo, provocandogli dolore e facendolo quindi rabbonire. Un episodio increscioso, dunque, che dimostra scarsa sensibilità e rispetto nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.
Un esempio di cattiva custodia di animali anche se il cane è risultato registrato e in regolare possesso da parte del proprietario. L'attività di controllo, con il supporto degli agenti del Comando di via Cappuccini, proseguirà comunque nei prossimi giorni.
Quando lo hanno visto, le guardie zoofile dell'associazione di Molfetta riconosciute dalla Prefettura di Bari, agli ordini del presidente Giuseppe Battista, non ci hanno pensato due volte ad entrare in azione. Raggiunto il cane, infatti, hanno intimato al proprietario di rimuovere il collare a strozzo, costituito da una catena con due anelli alle estremità in grado di provocare dolore e seri danni fisici all'animale.
Il collare a strozzo era un tempo utilizzato dagli allevatori per gestire cani poco ubbidienti: il suo funzionamento prevede che, nel momento in cui un cane "tira" il guinzaglio, la catena si stringe attorno al suo collo, provocandogli dolore e facendolo quindi rabbonire. Un episodio increscioso, dunque, che dimostra scarsa sensibilità e rispetto nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.
Un esempio di cattiva custodia di animali anche se il cane è risultato registrato e in regolare possesso da parte del proprietario. L'attività di controllo, con il supporto degli agenti del Comando di via Cappuccini, proseguirà comunque nei prossimi giorni.