Attualità
Cittadella della Salute, c'è la firma
Siglato in Regione l'accordo tra Asl Bari e Comune di Giovinazzo
Giovinazzo - mercoledì 20 luglio 2016
13.49
Siglato questa mattina, presso la sala stampa della Presidenza regionale, l'accordo tra Comune di Giovinazzo, Asl Bari e Regione Puglia per la nuova Cittadella della Salute, che sarà realizzata in via Devenuto, nella zona 167 dove attualmente c'è il rudere di quello che avrebbe dovuto essere il centro civico. Si tratta di una firma storica perché Giovinazzo dopo 50 anni avrà un suo polo sanitario di tutto rispetto.
A fare da padrone di casa in Regione Puglia c'era Giovanni Gorgoni, direttore del Dipartimento regionale delle Politiche della Salute. Con lui Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo, Vito Favuzzi, Presidente del Consiglio comunale, e Vito Montanaro, direttore Generale della Asl di Bari.
Gorgoni ha ricordato che la Cittadella della Salute sarà di fatto il primo di circa trenta nuovi PTA (Presidi territoriali di assistenza) che sorgeranno in tutta la regione finanziati con fondi FESR 2014-2020 che ammontano a 400 milioni di euro complessivi. I costi della nuova struttura giovinazzese si aggirano sui 5 milioni. «Pensiamo - ha detto Gorgoni - ad una sanità diversa, che punti su sicurezza delle cure ed efficienza dei servizi. Questi presidi porteranno a rinsaldare il rapporto tra istituzioni centrali e singoli territori che non hanno ospedali, permettendo a due cittadini su tre di non intasare i nostri nosocomi. Lo slogan - ha chiarito - è "sani e sicuri"».
Vito Montanaro, direttore Generale della Asl di Bari, ha evidenziato l'ottimo rapporto con l'Amministrazione comunale giovinazzese che ha messo a disposizione un rudere ed un suolo. Incalzato dalle domande dei giornalisti presenti, Montanaro ha specificato che la struttura giovinazzese sarà inaugurata verosimilmente nel 2019, se tutte le tempistiche saranno rispettate. «L'obiettivo - ha specificato - è raggiungere standard elevati di assistenza in tre-cinque anni».
Per Tommaso Depalma questo è un giorno «storico per la nostra cittadina che attendeva da oltre 35 anni che quel rudere, figlio di una vecchia politica, tornasse ad avere un senso». Per il primo cittadino questo è il frutto di un lavoro certosino dell'Amministrazione comunale e del Presidente Vito Favuzzi, uomo chiave nell'accelerazione dell'iter. Poi Depalma ha ringraziato Gorgoni, Montanaro e tutte le istituzioni regionali, sottolineando come esistano «uomini ed istituzioni in grado di ascoltare, anche di domenica, anche ad orari impensabili, le istanze dei singoli comuni. Il confronto con la Regione Puglia - ha poi chiosato - è stato continuo, rispettoso dei ruoli, a volte serrato ma sempre nei limiti. Per questo bisogna solo dire grazie a tecnici, dirigenti ed a tutto l'apparato regionale».
Infine Vito Favuzzi ha posto in evidenza due aspetti: la grande disponibilità del direttore Vito Montanaro ed il fatto che quella Cittadella della Salute sarà un centro polifunzionale frutto della buona politica. «Sarà rigenerata un'area che è il frutto di un'Italia che inaugurava cantieri e gli abbandonava con la stessa facilità» ha concluso.
La nuova struttura ospiterà servizi poliambulatoriali, il SIM, il SERT, il punto di primo intervento, la farmacia territoriale ed eventualmente, anche il centro polifunzionale territoriale così come previsto sin da luglio 2012 in accordo con l'Unione dei Medici di Base.
A fare da padrone di casa in Regione Puglia c'era Giovanni Gorgoni, direttore del Dipartimento regionale delle Politiche della Salute. Con lui Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo, Vito Favuzzi, Presidente del Consiglio comunale, e Vito Montanaro, direttore Generale della Asl di Bari.
Gorgoni ha ricordato che la Cittadella della Salute sarà di fatto il primo di circa trenta nuovi PTA (Presidi territoriali di assistenza) che sorgeranno in tutta la regione finanziati con fondi FESR 2014-2020 che ammontano a 400 milioni di euro complessivi. I costi della nuova struttura giovinazzese si aggirano sui 5 milioni. «Pensiamo - ha detto Gorgoni - ad una sanità diversa, che punti su sicurezza delle cure ed efficienza dei servizi. Questi presidi porteranno a rinsaldare il rapporto tra istituzioni centrali e singoli territori che non hanno ospedali, permettendo a due cittadini su tre di non intasare i nostri nosocomi. Lo slogan - ha chiarito - è "sani e sicuri"».
Vito Montanaro, direttore Generale della Asl di Bari, ha evidenziato l'ottimo rapporto con l'Amministrazione comunale giovinazzese che ha messo a disposizione un rudere ed un suolo. Incalzato dalle domande dei giornalisti presenti, Montanaro ha specificato che la struttura giovinazzese sarà inaugurata verosimilmente nel 2019, se tutte le tempistiche saranno rispettate. «L'obiettivo - ha specificato - è raggiungere standard elevati di assistenza in tre-cinque anni».
Per Tommaso Depalma questo è un giorno «storico per la nostra cittadina che attendeva da oltre 35 anni che quel rudere, figlio di una vecchia politica, tornasse ad avere un senso». Per il primo cittadino questo è il frutto di un lavoro certosino dell'Amministrazione comunale e del Presidente Vito Favuzzi, uomo chiave nell'accelerazione dell'iter. Poi Depalma ha ringraziato Gorgoni, Montanaro e tutte le istituzioni regionali, sottolineando come esistano «uomini ed istituzioni in grado di ascoltare, anche di domenica, anche ad orari impensabili, le istanze dei singoli comuni. Il confronto con la Regione Puglia - ha poi chiosato - è stato continuo, rispettoso dei ruoli, a volte serrato ma sempre nei limiti. Per questo bisogna solo dire grazie a tecnici, dirigenti ed a tutto l'apparato regionale».
Infine Vito Favuzzi ha posto in evidenza due aspetti: la grande disponibilità del direttore Vito Montanaro ed il fatto che quella Cittadella della Salute sarà un centro polifunzionale frutto della buona politica. «Sarà rigenerata un'area che è il frutto di un'Italia che inaugurava cantieri e gli abbandonava con la stessa facilità» ha concluso.
La nuova struttura ospiterà servizi poliambulatoriali, il SIM, il SERT, il punto di primo intervento, la farmacia territoriale ed eventualmente, anche il centro polifunzionale territoriale così come previsto sin da luglio 2012 in accordo con l'Unione dei Medici di Base.