Cinque aree tematiche per una città diversa

Sono state presentate ieri sera le linee programmatiche della coalizione che sostiene Daniele de Gennaro come candidato Sindaco, formata da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città.

In una Sala San Felice gremita, l'attore principale non è stato uno, ma sei. Daniele de Gennaro, infatti, dopo una breve introduzione, ha lasciato spazio e parola a giovani che hanno tracciato un quadro delle esigenze e degli obiettivi da raggiungere in cinque aree strategiche. Tutto sarà poi sottoposto all'intera coalizione che, il 28 febbraio, presenterà un documento unico programmatico da far conoscere ai portatori di interessi nei vari settori della vita cittadina. Solo dopo quel confronto, gli stati generali arriveranno a presentare il vero e proprio programma, il 21 marzo prossimo.

Un processo solo apparentemente lungo, che è invece l'espressione, come ha spiegato in apertura lo stesso de Gennaro, di quella volontà ferma di «dire no ai portatori di voti e di programmi preconfezionati e di realizzare qualcosa che coinvolga la gente, che arrivi autenticamente dal basso». L'avvocato ha spiegato che la coalizione da lui guidata ha deciso di opporsi fermamente alle logiche promosse da quelli che egli ha definito «generatori automatici di liste», mettendo al centro non un uomo solo al comando, ma le idee che provenivano dalla base dei movimenti e partiti che rappresenta.

Con lui, lo abbiamo anticipato, sei giovani già affermati nei loro campi. Sabino Sterlacci è colui che ha fatto da coordinatore, sintetizzando alla platea le origini di questo progetto politico che ha generato una bozza di programma definito «dinamico», poiché capace di evolversi a seconda degli input raccolti strada facendo.

Carmela Zaza si è occupata dell'area tematica riferita al sociale, tracciando il quadro delle sottodirettrici da seguire nel settore. Per la docente, in quest'area sarà fondamentale promuovere massima trasparenza e realizzare o rinforzare una vera e propria rete sociale, che metta in connessione i vari attori cittadini in questo ambito. E poi, aspetto non da poco, continuare nell'azione di reperimento fondi, dalla coalizione giudicata insufficiente in questo quinquennio.

Marco Lasorsa si è occupato di fornire dati e suggerire obiettivi nel settore dell'ambiente. Interessanti le idee sulla postgestione e sorveglianza della discarica di San Pietro Pago e l'obiettivo di migliorare la tenuta delle opere civili di impermeabilizzazione del sito. Quasi inevitabile il passaggio sulla realizzazione che dev'essere immediata del Centro Comunale di Raccolta. Importante, tra le altre, anche la possibilità di rivedere il contratto con la Regione Puglia per avere in gestione per alcuni anni la discarica. Lasorsa ha poi rivolto la sua attenzione ad un aspetto quasi mai dibattuto, ma di estrema importanza per la salute ambientale delle spiagge, come quello dell'efficientamento del depuratore, anche attraverso la creazione di un impianto di affinamento delle acque reflue. La coalizione che sostiene de Gennaro ha infine espresso parere favorevole alla creazione del Parco Naturale di Lama Castello, idea di Giovanni Volpicella, sposata anche da Tommaso Depalma, rilanciandone un'altra, quella della creazione di orti botanici, pratica assai diffusa all'estero, meno in Italia.

Per Saverio de Candia, nel settore urbanistica bisognerà correggere il Piano Regolatore Generale vigente, guardando anche con grande attenzione alla definitiva risoluzione delle vicende legate alla maglia D1.1 , su cui grava ancora il peso di un giudizio in corso.

Sabrina Mastroviti ha puntato i riflettori sullo sviluppo economico possibile di Giovinazzo, che dovrà passare, secondo la sua coalizione, anche attraverso regole certe nel commercio. Fondamentale nel suo intervento il riferimento alla regolamentazione dei dehors e delle occupazioni di suolo pubblico, spesso fonte di attacchi sia all'Amministrazione guidata da Antonello Natalicchio che a quella uscente. La Mastroviti ha altresì sottolineato l'esigenza di promuovere il territorio con un marketing costante e non improvvisato, che passi anche attraverso il rilancio definitivo dell'area costiera. Non ha però dimenticato di fare cenno, in apertura, ad un progetto di nuova agricoltura che affonda le sue radici nella competenza di giovani imprenditori.

Ultimo in ordine di tempo, ma non per spessore, l'intervento di Damiano Nirchio, che in tanti a Giovinazzo hanno imparato ad apprezzare per le performance col suo Collettivo Polartis. Nirchio ha evidenziato un aspetto che in pochi sottolineano: la cultura non è solo ricchezza immateriale, arricchimento dell'anima e della testa sic et simpliciter, ma deve essere, soprattutto in una città come Giovinazzo, generatrice di lavoro, di ricchezza. «La cultura a costo zero non esiste», ha ammonito, ribadendo un concetto che molti artisti locali hanno fatto proprio in questi anni. Le idee che ci sono sembrate più preziose di quest'area tematica sono legate alla realizzazione di una Biblioteca "diffusa", lui che è stato tra i fautori del teatro diffuso inteso come teatro che si può fare ovunque, in un caffè, in una libreria o per strada, e quella di una riconversione in chiave culturale di spazi attualmente in disuso, un po' come accaduto con la neonata Cittadella della Cultura. Chiosa sull'idea, attuata spesso dalla sua compagnia, di portare la cultura nelle scuole e farne anche uno strumento di intervento sociale, che appiattisca le differenze e porti sapere in tutte le fasce della popolazione.

La chiosa a questa serata l'aveva posta, in realtà in apertura, Daniele de Gennaro. A suo avviso, dalla mancanza di una vocazione chiara di questa cittadina dai tempi della chiusura delle Ferriere ed Acciaierie Pugliesi, possono nascere opportunità. E quelle opportunità possono prender forma anche attraverso un programma politico condiviso, che metta le aspirazioni dei cittadini al centro.