Strisce gialle e carreggiata ridotta sulla ex 16 Adriatica. <span>Foto Gianluca Battista</span>
Strisce gialle e carreggiata ridotta sulla ex 16 Adriatica. Foto Gianluca Battista
Attualità

Ciclovia, Palazzo di Città precisa

In una nota alcune specificazioni sull'intero progetto

Il cantiere per la realizzazione della ciclovia per Santo Spirito continua ad essere uno degli argomenti più discussi in città.

Da una parte il Partito Democratico, maggiore forza di opposizione, che aveva fatto rilevare alcune incongruenze, come l'esagerato restringimento delle carreggiate, pericoloso in fascia serale, e l'impossibilità di ricongiungimento con la pista ciclabile in fase di realizzazione sul Lungomare Esercito Italiano. Temi dibattuti, a cui l'Amministrazione ha voluto rispondere attraverso una nota del Terzo Settore, quello relativo all'Urbanistica e Lavori Pubblici.

Da Palazzo di Città precisano che «Il progetto della pista ciclabile tra Giovinazzo e S.Spirito è stato redatto dallo Studio Ingegneria srl di Bari. Esso - si legge nell'articolata nota - e prevedeva, per un importo di €.1.100.000,00, l'esecuzione di 2 stralci : il primo da Cala Spiriticchio, percorrendo la ex SS. 16, strada declassificata a tratto cittadino con verbale di consegna del 15.01.1998, ormai di proprietà comunale, con attuale limite di velocità di 50 km/h, sino all'incrocio di Via Paul Harris (S.Spirito) ovvero sino all'innesto con la bretella ANAS in prossimità dell' accesso a Lido Lucciola, territorio questo di Bari-S.Spirito. Il secondo stralcio - scrivono - partendo in prossimità della Delegazione di spiaggia (piazzale Leichardt) sino a Cala Spiriticchio, in prossimità del ristorante "Toruccio"» .

Il finanziamento regionale ammontava a 848.670,00 euro, di cui circa 800.000 arrivati con fondi PO-FESR, quindi di derivazione comunitaria, ed altri 48.670,00 euro con soldi prelevati dalle casse comunali. Il progetto, scrivono l'Ingegner Cesare Trematore ed il Geometra Francesco Andriano, approvato a settembre del 2014, aveva ottenuto i pareri favorevoli degli Uffici Regionali per la Pianificazione Paesaggistica, dell'Autorità di Bacino, della Soprintendenza Archeologica di Bari, dell'ANAS e del Comando di Polizia Locale.

Il 31 ottobre del 2014, evidenzia la missiva, «A seguito di validazione del progetto avvenuta in data 29.11.2014 da parte dell' UTC, con determinazione n° 336 in data 31.10.2014, il Dirigente di Settore disponeva l'espletamento della gara per l'affidamento e l'esecuzione dei lavori, mediante procedura aperta ai sensi dell' art. 55 co. 5, D. Lgs. 163/2006, con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, relativa ai seguenti elementi: prezzo e tempo di esecuzione, con termine di presentazione delle offerte entro il termine del 24.11.2014, poi differito al 15.12.2014. A seguito di esperimento gara - continuano gli amministratori -, con verbale di gara n° 4 del 30.03.2015, il Dirigente di Settore, previo verifiche delle anomalie delle offerte e successive giustificazioni, ha aggiudicato provvisoriamente alla Ditta Consorzio Stabile Unimed Scarl di Bari , con il ribasso del 51,76%. A seguito delle verifiche del possesso e regolarità dei documenti, con determinazione dirigenziale n° 155 del 26.05.2015 , il Dirigente di Settore, ha affidato i lavori, in via definitiva, alla Ditta "Consorzio Stabile Unimed scarl di Bari , con il ribasso del 51,76%, riapprovando il Quadro Economico rideterminato, a seguito di gara "a massimo ribasso e tempo", in complessivi €. 464.224,38».

La Regione Puglia ha poi consentito l'inizio dei lavori, dopo aver ritirato il finanziamento per via di un provvedimento del Governo centrale, che mirava a recuperare fondi da tutti quegli appalti non cantierizzati. Riottenuta dall'Ente Comunale l'autorizzazoone regionale il 6 ottobre scorso, «In data 26.10.2015 i lavori sono stati consegnati alla Ditta Consorzio Stabile Unimed Scarl di Bari, ovvero alla Consorziata Ditta Primos Engineering s.r.l di Bari, con termine di scadenza al 9.1.2016».

Da Palazzo di Città inoltre precisano di aver fornito ai media locali tutte le informazioni inerenti al progetto e noi di GiovinazzoViva.it le abbiamo infatti date in un altro nostro pezzo. Dall'Ufficio Tecnico Comunale, poi, vengono elencati tutti gli interventi che verranno eseguiti:

«1. La strada comunale di via Bari, a partire dalla Piazza Vittorio Emanuele II in Giovinazzo, sino a Via Paul Harris di Bari- S. Spirito, tutta interessata dall'ampliamento dell'impianto di pubblica illuminazione, sarà classificata strada a mobilità lenta, in considerazione della presenza di ville, complessi residenziali, opifici commerciali, nonché strutture alberghiere meta di turismo internazionale.
Pertanto a fine lavori la strada presenterà : a. n° 1 zona marciapiedi lato ferrovia, quale zona di stazionamento pedoni, in corrispondenza delle fermate Autobus della STP; b. pista ciclabile secondo norma con 2 corsie di marcia da m. 1.25/cad. , pari a complessivamente m. 2,50; c. cordolo di separazione corsie ciclabile / corsie di marcia autoveicoli, di mt 0,50; d. n° 2 corsie di marcia autoveicoli da m. 2,75, una per senso di marcia, oltre n° 2 banchine da m. 0,50 , una per senso di marcia; e. n° 1 zona marciapiedi lato mare, quale zona di stazionamento pedoni, in corrispondenza delle fermate Autobus della STP; f. le zone libere dai marciapiedi, nei tratti fra le fermate, saranno disponibili in futuro per ricevere la realizzazione dei camminamenti pedonali; il tutto nel rispetto del Codice della strada D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e s.m.i. .
2. Su detta viabilità il limite di velocità sarà ridotto a 30 km orari.
3. Ad autobus fermo, il pedone avrà diritto di attraversare la pista ciclabile, percorrendo le strisce pedonali, accederà ad esso autobus, mentre il ciclista sarà obbligato a fermarsi, dando la precedenza al pedone in attraversamento e ripartirà a porte chiuse dell'autobus.
4. In occasione degli attraversamenti carrabili, il ciclista avrà diritto di precedenza sui veicoli, pertanto anche gli autoveicoli saranno obbligati a fermarsi in corrispondenza dell'attraversamento della ciclabile.
5. In occasione della fermata degli autobus, gli autoveicoli che seguono dovranno fermarsi, senza sorpassare, stante il divieto di sorpasso, ed attenderanno che l'autobus si riavvii, per seguirlo.
6. La città di Giovinazzo avrà n° 5 bretelle, oggi solo 4, di collegamento alla SS. 16/Bis per consentire agli automobilisti di raggiungere una "strada a mobilità veloce" percorrendo solo qualche centinaio di metri in uscita da Giovinazzo e precisamente : a. Bretella in Contrada Cola Olidda, in prossimità dello stabilimento Nautilus; b. Bretella di Via Terlizzi, con accesso da Via Piano e Via Balilla; c. Bretella di Via Bitonto, con accesso dall'incrocio con Via Alcide De Gasperi; d. Bretella su Via Bari, in corrispondenza dell'Officina "Nocera", (a breve sarà attivata); e. Bretella in corrispondenza di Via Paul Harris, in corrispondenza di Lido Lucciola.
7. Anche in occasione dell'incontro con i funzionari della Società di Trasporti STP di Trani, tutte queste considerazioni, sono state comunicate, non ultima le seguente : sulla viabilità oggetto dell'intervento, la categoria che va salvaguardata è, senza ombra di dubbio, nell'ordine, dapprima il pedone, poi il ciclista, poi il motociclista, poi l'automobilista, e a seguire gli autisti di autobus ed infine dei camion».

«Infine - è la chiosa dell'Ufficio Tecnico - è stato anche comunicato che le regole di comportamento sarebbero state affisse, lungo la ciclabile, in occasione sia dell'inizio / fine della pista e sia in corrispondenza delle fermate STP, perché si possa finalmente esporre e rispettare le "Regole di comportamento" dei pedoni, dei ciclisti e degli automobilisti. Sarà, questo, un segno di civiltà e di senso civico da rifondare, con poche regole, chiare, per uscire dal buio del criticare senza conoscere».

Insomma, un modo diverso di pensare a quella strada. Non più una ex statale, ma una strada panoramica urbana su cui andare anche in bici, con conseguente adeguamento degli automobilisti.
  • Ciclovia per Santo Spirito
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