Politica
Ciclovia Giovinazzo-Santo Spirito, botta e risposta tra de Gennaro e Sollecito
Il Vicesindaco ha risposto al Consigliere di PrimaVera Alternativa dopo l'intervista rilasciataci
Giovinazzo - giovedì 28 giugno 2018
06.00
È ancora una volta scontro sulla ciclovia che va da Giovinazzo a Santo Spirito. Scontro di parole, s'intende, ma tra Amministrazione comunale e PrimaVera Alternativa non sembra esserci una via di mezzo.
Il pomo della discordia questa volta risiederebbe nelle dichiarazioni rilasciateci dal Consigliere comunale di PVA, Daniele de Gennaro, nell'intervista pubblicata dalla nostra testata nelle giornata di ieri, 27 giugno.
Incalzato da una nostra domanda, de Gennaro si era detto insoddisfatto circa le misure prese da Palazzo di Città in seguito alle osservazioni ministeriali in merito. «Le soluzioni adottate su quella che sta diventando sempre più "la Salerno - Reggio Calabria delle ciclovie" - ci aveva detto - hanno ancor più aggravato le problematiche rilevate dagli ispettori del Ministero dei Trasporti. Lo spostamento del centro abitato fino allo sbocco sulla statale 16 bis e la qualificazione di quella strada come "strada urbana", infatti, non hanno risolto il problema della percorribilità da parte di autobus e mezzi pesanti (per la qualcosa ci vorrebbe una larghezza della carreggiata di 7 metri, anziché 5,50 metri attuali), ed hanno reso ancor più illegittima la ciclovia esistente. Dimostrazione - chiosava de Gennaro - ne è che ancora oggi nessuno si assume la responsabilità di emettere il provvedimento che ne regolamenti la percorribilità! Quanti altri incidenti dobbiamo aspettarci su quella strada?».
A stretto giro, proprio nella giornata di ieri, gli ha risposto Michele Sollecito, Vicesindaco, che su Facebook ha scritto ì: «Sul tema - si legge nel post pubblicato da Sollecito e su cui ha richiesto attenzione - è bene che de Gennaro informi che il ricorso gerarchico proposto dal presidente di Primavera Alternativa al Ministero delle Infrastrutture in data 19 maggio 2018 è stato respinto. Il Ministero lo ha dichiarato "inammissibile" e "carente di legittimazione a ricorrere dei proponenti". Un ricorso tra l'altro "irregolare sotto il profilo fiscale" - sostiene Sollecito - perché non è stata assolta l'imposta di bollo! A voi le conclusioni…
Sul tema vorrei ricordare - ha aggiunto Sollecito - anche l'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno (settembre 2017) dove la presidente della Pro Loco dichiarò di non aver mai firmato l'esposto originale al Ministero. Da allora il mistero non è stato mai chiarito. Firma falsa - si chiede il Vicesindaco - ? Si renderà trasparente anche questo passaggio un giorno? Come mai si dice che l'esposto è stato firmato dalla Pro Loco e sul posto il giorno dell'ispezione si presenta lo Stato Maggiore di PrimaVera Alternativa?».
Un botta e risposta al vetriolo, che certamente finirà per infiammare nuovamente il dibattito politico giovinazzese. Altro giro, altra corsa. La speranza dei cittadini è invece che sulla vicenda si metta prima o poi la parola fine e si possa ritenere quell'opera come realmente completata (illuminazione compresa). A tuti i soggetti interessati, ovviamente, spazio per eventuali controrepliche.
Il pomo della discordia questa volta risiederebbe nelle dichiarazioni rilasciateci dal Consigliere comunale di PVA, Daniele de Gennaro, nell'intervista pubblicata dalla nostra testata nelle giornata di ieri, 27 giugno.
Incalzato da una nostra domanda, de Gennaro si era detto insoddisfatto circa le misure prese da Palazzo di Città in seguito alle osservazioni ministeriali in merito. «Le soluzioni adottate su quella che sta diventando sempre più "la Salerno - Reggio Calabria delle ciclovie" - ci aveva detto - hanno ancor più aggravato le problematiche rilevate dagli ispettori del Ministero dei Trasporti. Lo spostamento del centro abitato fino allo sbocco sulla statale 16 bis e la qualificazione di quella strada come "strada urbana", infatti, non hanno risolto il problema della percorribilità da parte di autobus e mezzi pesanti (per la qualcosa ci vorrebbe una larghezza della carreggiata di 7 metri, anziché 5,50 metri attuali), ed hanno reso ancor più illegittima la ciclovia esistente. Dimostrazione - chiosava de Gennaro - ne è che ancora oggi nessuno si assume la responsabilità di emettere il provvedimento che ne regolamenti la percorribilità! Quanti altri incidenti dobbiamo aspettarci su quella strada?».
A stretto giro, proprio nella giornata di ieri, gli ha risposto Michele Sollecito, Vicesindaco, che su Facebook ha scritto ì: «Sul tema - si legge nel post pubblicato da Sollecito e su cui ha richiesto attenzione - è bene che de Gennaro informi che il ricorso gerarchico proposto dal presidente di Primavera Alternativa al Ministero delle Infrastrutture in data 19 maggio 2018 è stato respinto. Il Ministero lo ha dichiarato "inammissibile" e "carente di legittimazione a ricorrere dei proponenti". Un ricorso tra l'altro "irregolare sotto il profilo fiscale" - sostiene Sollecito - perché non è stata assolta l'imposta di bollo! A voi le conclusioni…
Sul tema vorrei ricordare - ha aggiunto Sollecito - anche l'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno (settembre 2017) dove la presidente della Pro Loco dichiarò di non aver mai firmato l'esposto originale al Ministero. Da allora il mistero non è stato mai chiarito. Firma falsa - si chiede il Vicesindaco - ? Si renderà trasparente anche questo passaggio un giorno? Come mai si dice che l'esposto è stato firmato dalla Pro Loco e sul posto il giorno dell'ispezione si presenta lo Stato Maggiore di PrimaVera Alternativa?».
Un botta e risposta al vetriolo, che certamente finirà per infiammare nuovamente il dibattito politico giovinazzese. Altro giro, altra corsa. La speranza dei cittadini è invece che sulla vicenda si metta prima o poi la parola fine e si possa ritenere quell'opera come realmente completata (illuminazione compresa). A tuti i soggetti interessati, ovviamente, spazio per eventuali controrepliche.