Scuola
"CibiAMOci" questa mattina al liceo "Spinelli"
La start-up pugliese incontrerà gli studenti per parlare di redistribuzione alimentare
Giovinazzo - lunedì 14 dicembre 2015
13.44
Questa mattina, alle ore 10.00, la start-up pugliese "CibiAMOci" incontrerà gli studenti del liceo classico-scientifico "Matteo Spinelli" di Giovinazzo. L'iniziativa organizzata dall'Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito, rientra nella progettualità della rete scolastica "Un'alleanza educativa per la scuola e oltre la scuola".
Il nodo cruciale su cui si dibatterà è la redistribuzione alimentare, in maniera da favorire chi ne ha più bisogno, snellendo, di fatto, anche il processo di smaltimento dei rifiuti. «CibiAMOci - si legge nella nota inviataci dall'Amministrazione comunale - nasce dalla collaborazione fra Carmen Craca, avvocato di Barletta (BAT), specializzata in Gender Equality and Diversity Management, e di Andrea Passaro, commercialista di Bari, impegnato nel sociale e molto attento all'impatto economico derivante dall'emergere delle cosiddette "nuove povertà"».
Questa start-up ha come obiettivo primario quello di «digitalizzare il processo di distribuzione delle eccedenze alimentari, sviluppando un reale coordinamento tra gli attori della filiera distributiva (industrie agroalimentari, grande distribuzione organizzata, ristorazione) e re-distributiva (associazioni, onlus, food bank)».
Con il supporto di una semplice App, utilizzabile non solo dagli smartphone o dagli I-phone, ma anche da tablet ed attraverso un portale web, sarà possibile mettere in diretto contatto le associazioni caritative ed i semplici cittadini impegnati nel sociale, con i cosiddetti "stakeholders" (principalmente Grande Distribuzione Organizzata e ristorazione) di eccedenze alimentari. Nel primo caso si potrà sapere quanti e quali prodotti sono stati resi dalle aziende che distribuiscono alimenti, perché magari non conformi a determinati standard, ma assolutamente buoni per il consumo. Nel secondo caso si individueranno mense aziendali o delle forze armate, ristoranti ed ospedali che non hanno affatto consumato pasti buoni.
In questo modo si potrà intervenire in maniera mirata, intervenendo sulle necessità dei più poveri nelle zone dove vi è più bisogno, chiudendo in maniera virtuosa lo smaltimento dei rifiuti derivati dal consumo di questi alimenti. Il problema è molto serio e la povertà ha galoppato negli ultimi anni, sia in Europa, dove ci sono circa 79 milioni di poveri, sia in Italia, Paese in cui ce ne sono circa 7,5 milioni, pari quasi al 13% della popolazione totale.
«CibiAMOci - si legge ancora nella nota giuntaci dall'Assessorato comunale alla Solidarietà Sociale - è pronta a rilanciare sul mercato il suo modello di social business di impatto positivo sulla collettività. Negli ultimi anni questa realtà è cresciuta collezionando premi (Start Cup Basilicata 2014) ed entrando in un circuito come la Startup Revolutionary Road, promossa da Microsoft».
La start-up pugliese ha inoltre vinto Altran Italia "Innovazione contro lo spreco alimentare", un importante riconoscimento nella prestigiosa cornice di Expo 2015, legato alla call for ideas proposta dall'incubatore ComoNExT e dall'Associazione Tecnologica SiFooD (Science&Innovation Food District), era stato concepito nell'ambito del programma di Corporate Social Responsibility di Altran, che mira a favorire la realizzazione di idee proposte da giovani aziende e da un tessuto imprenditoriale dinamico e, soprattutto, impegnato nella promozione dell'innovazione tecnologica legata al sociale.
Il nodo cruciale su cui si dibatterà è la redistribuzione alimentare, in maniera da favorire chi ne ha più bisogno, snellendo, di fatto, anche il processo di smaltimento dei rifiuti. «CibiAMOci - si legge nella nota inviataci dall'Amministrazione comunale - nasce dalla collaborazione fra Carmen Craca, avvocato di Barletta (BAT), specializzata in Gender Equality and Diversity Management, e di Andrea Passaro, commercialista di Bari, impegnato nel sociale e molto attento all'impatto economico derivante dall'emergere delle cosiddette "nuove povertà"».
Questa start-up ha come obiettivo primario quello di «digitalizzare il processo di distribuzione delle eccedenze alimentari, sviluppando un reale coordinamento tra gli attori della filiera distributiva (industrie agroalimentari, grande distribuzione organizzata, ristorazione) e re-distributiva (associazioni, onlus, food bank)».
Con il supporto di una semplice App, utilizzabile non solo dagli smartphone o dagli I-phone, ma anche da tablet ed attraverso un portale web, sarà possibile mettere in diretto contatto le associazioni caritative ed i semplici cittadini impegnati nel sociale, con i cosiddetti "stakeholders" (principalmente Grande Distribuzione Organizzata e ristorazione) di eccedenze alimentari. Nel primo caso si potrà sapere quanti e quali prodotti sono stati resi dalle aziende che distribuiscono alimenti, perché magari non conformi a determinati standard, ma assolutamente buoni per il consumo. Nel secondo caso si individueranno mense aziendali o delle forze armate, ristoranti ed ospedali che non hanno affatto consumato pasti buoni.
In questo modo si potrà intervenire in maniera mirata, intervenendo sulle necessità dei più poveri nelle zone dove vi è più bisogno, chiudendo in maniera virtuosa lo smaltimento dei rifiuti derivati dal consumo di questi alimenti. Il problema è molto serio e la povertà ha galoppato negli ultimi anni, sia in Europa, dove ci sono circa 79 milioni di poveri, sia in Italia, Paese in cui ce ne sono circa 7,5 milioni, pari quasi al 13% della popolazione totale.
«CibiAMOci - si legge ancora nella nota giuntaci dall'Assessorato comunale alla Solidarietà Sociale - è pronta a rilanciare sul mercato il suo modello di social business di impatto positivo sulla collettività. Negli ultimi anni questa realtà è cresciuta collezionando premi (Start Cup Basilicata 2014) ed entrando in un circuito come la Startup Revolutionary Road, promossa da Microsoft».
La start-up pugliese ha inoltre vinto Altran Italia "Innovazione contro lo spreco alimentare", un importante riconoscimento nella prestigiosa cornice di Expo 2015, legato alla call for ideas proposta dall'incubatore ComoNExT e dall'Associazione Tecnologica SiFooD (Science&Innovation Food District), era stato concepito nell'ambito del programma di Corporate Social Responsibility di Altran, che mira a favorire la realizzazione di idee proposte da giovani aziende e da un tessuto imprenditoriale dinamico e, soprattutto, impegnato nella promozione dell'innovazione tecnologica legata al sociale.