Cronaca
Chiude la discarica di Andria
Smentita l'ipotesi Giovinazzo. I rifiuti saranno conferiti a Foggia
Giovinazzo - giovedì 28 maggio 2015
14.44
Dopo lo stop ordinato dal dirigente dell'Ufficio Autorizzazione Integrata Ambientale della Regione Puglia al conferimento dei rifiuti nella discarica ubicata in contrada San Nicola La Guardia di Andria (gestita dalla Daneco Impianti s.r.l.) si sono svolte alcune assemblee tra i rappresentanti del settore Ambiente della Regione Puglia e dell'Organismo di Gestione d'Ambito della Provincia di Barletta, Andria e Trani.
I presenti hanno preso atto che la soluzione tecnica assunta nell'immediatezza (ovvero quella di conferire provvisoriamente i rifiuti presso l'impianto di igienizzazione di Giovinazzo per essere tritovagliati e biostabilizzati, in attesa che il gestore non provveda a rimuovere gli elementi che hanno determinato la chiusura dell'impianto) non consente di risolvere adeguatamente la situazione critica venutasi a determinare per i comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola e Trani anche a seguito delle difficoltà di conferire oltre il 29 maggio i rifiuti indifferenziati presso la piattaforma di biostabilizzazione di San Pietro Pago della stessa società, in presenza di un'altra specifica disposizione della Regione Puglia.
Si è determinata, quindi, una condizione che non consente nemmeno di utilizzare le possibilità dell'accordo di cooperazione a suo tempo sottoscritto tra l'Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Barletta, Andria e Trani e l'Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Bari.
I rifiuti della discarica di Andria viaggeranno adesso in due diverse direzioni: i rifiuti scarto della raccolta differenziata spinta di Barletta, Andria e Canosa di Puglia rimarranno nella sesta provincia in due discariche di rifiuti speciali autorizzate al conferimento di rifiuti solidi urbani. Tutto l'indifferenziato, invece, andrà nell'impianto di Foggia per essere biostabilizzato prima di finire in discarica. Smentita, quindi, l'ipotesi circolata nelle ultime ore di utilizzare la discarica di Giovinazzo perchè chiusa e inservibile. L'accordo trovato, tuttavia, è transitorio.
«Varrà venti giorni, massimo un mese», ha dichiarato ai mass media Giovanni Campobasso, dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia. A partire dalle prossime settimane, dunque, verrà a determinarsi una nuova emergenza rifiuti per i sette comuni della sesta provincia.
I presenti hanno preso atto che la soluzione tecnica assunta nell'immediatezza (ovvero quella di conferire provvisoriamente i rifiuti presso l'impianto di igienizzazione di Giovinazzo per essere tritovagliati e biostabilizzati, in attesa che il gestore non provveda a rimuovere gli elementi che hanno determinato la chiusura dell'impianto) non consente di risolvere adeguatamente la situazione critica venutasi a determinare per i comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola e Trani anche a seguito delle difficoltà di conferire oltre il 29 maggio i rifiuti indifferenziati presso la piattaforma di biostabilizzazione di San Pietro Pago della stessa società, in presenza di un'altra specifica disposizione della Regione Puglia.
Si è determinata, quindi, una condizione che non consente nemmeno di utilizzare le possibilità dell'accordo di cooperazione a suo tempo sottoscritto tra l'Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Barletta, Andria e Trani e l'Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Bari.
I rifiuti della discarica di Andria viaggeranno adesso in due diverse direzioni: i rifiuti scarto della raccolta differenziata spinta di Barletta, Andria e Canosa di Puglia rimarranno nella sesta provincia in due discariche di rifiuti speciali autorizzate al conferimento di rifiuti solidi urbani. Tutto l'indifferenziato, invece, andrà nell'impianto di Foggia per essere biostabilizzato prima di finire in discarica. Smentita, quindi, l'ipotesi circolata nelle ultime ore di utilizzare la discarica di Giovinazzo perchè chiusa e inservibile. L'accordo trovato, tuttavia, è transitorio.
«Varrà venti giorni, massimo un mese», ha dichiarato ai mass media Giovanni Campobasso, dirigente del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia. A partire dalle prossime settimane, dunque, verrà a determinarsi una nuova emergenza rifiuti per i sette comuni della sesta provincia.