Cronaca
Chiazza bianca sospetta nel porto di Giovinazzo: si cerca l'origine
La segnalazione ieri mattina: accertamenti in corso da parte di Ufficio Locale Marittimo e Polizia Locale
Giovinazzo - domenica 21 giugno 2020
Un'insolita patina di colore bianco, che, considerata l'esiguità si è dissolta in poco tempo, ha ricoperto la limpidezza di una parte dello specchio d'acqua del porto di Giovinazzo e subito dopo le segnalazioni si è proceduto con gli accertamenti di rito per capire la natura e la portata della questione.
Il tutto è avvenuto nella mattinata di ieri, 20 giugno, quando la chiazza bianca, comparsa all'improvviso, ha fatto temere una forma di inquinamento o di sversamento illecito. Sul posto sono arrivati, per un sopralluogo, gli uomini dell'Ufficio Locale Marittimo e gli agenti della Polizia Locale i quali hanno appurato che il fenomeno non era riconducibile a qualche fluorescenza algale, ma è stato provocato da qualcuno: quella sostanza di colore bianco, dunque, non è arrivata dal mare.
Da una prima verifica dei militari del luogotenente Rosario Paesano, la chiazza biancastra, che è completamente sparita, dissolvendosi in poco tempo, potrebbe essere stata causata da qualcuno che, in maniera arbitraria, ha ripulito dei secchi (ma non di vernici liquide, ndr) in mare, riversando poi il contenuto nel porto di Giovinazzo, o da uno scarico di acque bianche, ubicato al di sotto del livello dell'acqua dopo il Torrione Aragonese, nei pressi del primo pontile.
Sono ovviamente in corso gli accertamenti di rito da parte dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Locale per risalire al responsabile dello scarico inquinante. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere poste nella zona del porticciolo che potrebbero fornire ulteriori elementi utili.
Il tutto è avvenuto nella mattinata di ieri, 20 giugno, quando la chiazza bianca, comparsa all'improvviso, ha fatto temere una forma di inquinamento o di sversamento illecito. Sul posto sono arrivati, per un sopralluogo, gli uomini dell'Ufficio Locale Marittimo e gli agenti della Polizia Locale i quali hanno appurato che il fenomeno non era riconducibile a qualche fluorescenza algale, ma è stato provocato da qualcuno: quella sostanza di colore bianco, dunque, non è arrivata dal mare.
Da una prima verifica dei militari del luogotenente Rosario Paesano, la chiazza biancastra, che è completamente sparita, dissolvendosi in poco tempo, potrebbe essere stata causata da qualcuno che, in maniera arbitraria, ha ripulito dei secchi (ma non di vernici liquide, ndr) in mare, riversando poi il contenuto nel porto di Giovinazzo, o da uno scarico di acque bianche, ubicato al di sotto del livello dell'acqua dopo il Torrione Aragonese, nei pressi del primo pontile.
Sono ovviamente in corso gli accertamenti di rito da parte dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Locale per risalire al responsabile dello scarico inquinante. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere poste nella zona del porticciolo che potrebbero fornire ulteriori elementi utili.