Attualità
Che festa per le strade di Giovinazzo con la Santa Allegrezza
Ieri sera toccava alla parrocchia Concattedrale
Giovinazzo - giovedì 19 dicembre 2024
13.27
Il valore inestimabile delle antiche tradizioni del Natale sono racchiuse nella Santa Allegrezza, una melodia cara al nostro territorio e alla vita delle persone più grandi che, cantandola, rievocano i loro ricordi appartenenti al passato. L'idea di riproporre uno dei più significativi canti natalizi in forma itinerante è stata vincente; è stata messa in atto lo scorso anno, in prossimità della festa del Natale, da due organisti parrocchiali: Nicola Defronzo e Alberto Fiorentino.
Grazie al loro impegno e alla buona collaborazione di un nutrito numero di musicisti della nostra città, delle Parrocchie di Giovinazzo, degli organisti parrocchiali, del coro degli ex Piccoli Cantori di Giovinazzo e dell'Orchestra di Fiati Filippo Cortese, è stata portata per le strade e nelle piazze della nostra città una Santa Allegrezza itinerante intrisa dei valori dell'aggregazione e della condivisione armoniosa, cordiale e amichevole. Ogni giorno il gruppo sta girando un quartiere di Giovinazzo; ieri sera è toccato al centro storico con la presenza della comunità della Concattedrale S. Maria Assunta. Durante il percorso abbiamo osservato la partecipazione e l'espressione vocale del canto devozionale che racconta della nascita di Gesù a Natale.
«Bello il clima che tutti insieme abbiamo vissuto-ha affermato Nicola Defronzo. Il nostro centro storico ha un fascino particolare, è di una bellezza unica. L'atmosfera e la partecipazione di tanta gente ci sta emozionando, perché sia io che Alberto Fiorentino abbiamo creduto nella riscoperta di questa antica tradizione del cantar per le strade e ci stiamo rendendo conto che alla gente piace. Dietro ogni serata c'è un'attenta organizzazione che vede al nostro fianco tanti amici felici di ritrovarsi in armonia con la musica e il canto».
Il pensiero di alcuni partecipanti
Vincenzo Piccininni, diacono della Cattedrale, Tina Amoia e Pia Cortese ci hanno detto il loro parere su questa bella modalità di incontro, concordando sul fatto che è stato bello riprendere la tradizione che si attuava tanti anni fa perché partecipano con impegno i maestri di musica di tutte le parrocchie e l'iniziativa è di attenzione cittadina per cui c'è maggiore partecipazione. Inoltre, hanno rivolto apprezzamento alla musica dal vivo eseguita dai bravi musicisti della città: questo è un elemento di pregio particolare. Si rispettano così le tradizioni che appartengono ad un tempo passato che ha emozionato e commosso i più grandi nel partecipare all'iniziativa. Nel ricordo di un recente passato, espresso da Pia Cortese, c'è il canto della Santa Allegrezza per le strade solo del centro storico. A suo parere, questa nuova modalità di incontro è più coinvolgente e più bella. Il successo dell'iniziativa sta dimostrando che " il passato ha un significato e un senso ", perché le tradizioni antiche hanno un valore inestimabile. «È una bella aggregazione nata dallo scorso anno che sta avendo grande successo – ha affermato Padre Pasquale Rago, parroco della Concattedrale. Ho apprezzato la partecipazione di molti musicisti disponibili a tenere viva la tradizione e a tanta gente che partecipa riunendosi per cantare». Il doveroso finale della canzone citata nel verso in dialetto giovinazzese " uè la patrone, uè la patrone, isse u canistre ch' l cose bone" si è, simpaticamente svolto in Via Madonna degli Angeli. Il folto gruppo ha incontrato " la patron", la gentile signora Franca Degaetano e sua figlia Nunzia a casa di Melina Capasso lì a offrire pandoro e vermouth a tutti i presenti.
I musicisti della Santa Allegrezza Itinerante
Un grazie speciale va a tutti i musicisti : Alberto Fiorentino e Felice Bologna alla fisarmonica; Raffaele Cortese, Tommaso Giangregorio e Giuseppe Serrone al clarinetto; Vincenzo Depalo e il piccolo Angelo Depalma alla tromba, Michele Marzella, Vincenzo Ignomiriello e Nicolas Marinelli al sassofono; Francesco Balacco al flicorno baritono; Domenico Balacco al corno; Luca Marzella e Vito Labellarte alla chitarra, Tommaso Depalma all'ocarina, Francesco Spera al tamburo,
Nicola Defronzo al tamburello e Dario Sterlacci al trombone.
Grazie al loro impegno e alla buona collaborazione di un nutrito numero di musicisti della nostra città, delle Parrocchie di Giovinazzo, degli organisti parrocchiali, del coro degli ex Piccoli Cantori di Giovinazzo e dell'Orchestra di Fiati Filippo Cortese, è stata portata per le strade e nelle piazze della nostra città una Santa Allegrezza itinerante intrisa dei valori dell'aggregazione e della condivisione armoniosa, cordiale e amichevole. Ogni giorno il gruppo sta girando un quartiere di Giovinazzo; ieri sera è toccato al centro storico con la presenza della comunità della Concattedrale S. Maria Assunta. Durante il percorso abbiamo osservato la partecipazione e l'espressione vocale del canto devozionale che racconta della nascita di Gesù a Natale.
«Bello il clima che tutti insieme abbiamo vissuto-ha affermato Nicola Defronzo. Il nostro centro storico ha un fascino particolare, è di una bellezza unica. L'atmosfera e la partecipazione di tanta gente ci sta emozionando, perché sia io che Alberto Fiorentino abbiamo creduto nella riscoperta di questa antica tradizione del cantar per le strade e ci stiamo rendendo conto che alla gente piace. Dietro ogni serata c'è un'attenta organizzazione che vede al nostro fianco tanti amici felici di ritrovarsi in armonia con la musica e il canto».
Il pensiero di alcuni partecipanti
Vincenzo Piccininni, diacono della Cattedrale, Tina Amoia e Pia Cortese ci hanno detto il loro parere su questa bella modalità di incontro, concordando sul fatto che è stato bello riprendere la tradizione che si attuava tanti anni fa perché partecipano con impegno i maestri di musica di tutte le parrocchie e l'iniziativa è di attenzione cittadina per cui c'è maggiore partecipazione. Inoltre, hanno rivolto apprezzamento alla musica dal vivo eseguita dai bravi musicisti della città: questo è un elemento di pregio particolare. Si rispettano così le tradizioni che appartengono ad un tempo passato che ha emozionato e commosso i più grandi nel partecipare all'iniziativa. Nel ricordo di un recente passato, espresso da Pia Cortese, c'è il canto della Santa Allegrezza per le strade solo del centro storico. A suo parere, questa nuova modalità di incontro è più coinvolgente e più bella. Il successo dell'iniziativa sta dimostrando che " il passato ha un significato e un senso ", perché le tradizioni antiche hanno un valore inestimabile. «È una bella aggregazione nata dallo scorso anno che sta avendo grande successo – ha affermato Padre Pasquale Rago, parroco della Concattedrale. Ho apprezzato la partecipazione di molti musicisti disponibili a tenere viva la tradizione e a tanta gente che partecipa riunendosi per cantare». Il doveroso finale della canzone citata nel verso in dialetto giovinazzese " uè la patrone, uè la patrone, isse u canistre ch' l cose bone" si è, simpaticamente svolto in Via Madonna degli Angeli. Il folto gruppo ha incontrato " la patron", la gentile signora Franca Degaetano e sua figlia Nunzia a casa di Melina Capasso lì a offrire pandoro e vermouth a tutti i presenti.
I musicisti della Santa Allegrezza Itinerante
Un grazie speciale va a tutti i musicisti : Alberto Fiorentino e Felice Bologna alla fisarmonica; Raffaele Cortese, Tommaso Giangregorio e Giuseppe Serrone al clarinetto; Vincenzo Depalo e il piccolo Angelo Depalma alla tromba, Michele Marzella, Vincenzo Ignomiriello e Nicolas Marinelli al sassofono; Francesco Balacco al flicorno baritono; Domenico Balacco al corno; Luca Marzella e Vito Labellarte alla chitarra, Tommaso Depalma all'ocarina, Francesco Spera al tamburo,
Nicola Defronzo al tamburello e Dario Sterlacci al trombone.