Cronaca
Cessato il pericolo alla Trincea: rimosso l'ordigno bellico
In azione la Marina Militare, si trattava di un ordigno di 250 libbre. Mortellaro: «Grazie alle forze armate, la sinergia ha dato i frutti sperati»
Giovinazzo - sabato 22 giugno 2019
14.22
Il pericolo è cessato, l'ordigno bellico è stato messo in sicurezza. È cessato l'allarme del ritrovamento di un ordigno bellico a 20 metri dalla costa di Ponente, con una profondità pari a 5 metri, in località Trincea, sul lungomare Marina Italiana, nel tratto compreso tra due lidi molto frequentati.
La bomba è stata notata ieri da un bagnante che ha provveduto a segnalare la presenza. A quel punto sono scattati i protocolli previsti dalla legge e l'intera area è stata messa in sicurezza dai militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, che hanno emesso i divieti di navigazione, ancoraggio, sosta, ormeggio, balneazione e pesca ed ogni altra attività di superficie e subacquea nel raggio di 100 metri dall'area.
La rimozione della bomba, del peso di 250 libbre, è cominciata oggi. Una complessa operazione cui hanno partecipato gli uomini della Marina Militare del Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Taranto, i quali hanno messo in sicurezza l'ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, coadiuvati a terra dal personale della Capitaneria di Porto di Molfetta, dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Locale.
Dopo una meticolosa ed estenuante attività, i militari operanti hanno effettuato l'imbragatura dell'ordigno e la successiva rimozione, prima di trasportarlo lontano dalla costa giovinazzese ed in mare aperto, a distanza di sicurezza da qualsiasi installazione o rotta navale. Aldo Mortellaro, presidente dell'Assobalneari di Bari e Bat, ha voluto ringraziare «le forze armate per aver provveduto, in appena 24 ore, a rimuovere l'ordigno bellico».
«Nell'interesse dell'intera comunità, dei lidi e dei bagnanti - prosegue - hanno optato, in tempi davvero celeri, per lo spostamento della bomba. È un bel modo di servire il Paese. La sinergia tra le Istituzioni scese in campo ha dato i frutti sperati e, attraverso questo spazio, rimarco il coordinamento fra i vari Enti preposti ed evidenzio la perfetta organizzazione svolta in tempi immediati e la buona riuscita dell'attività di bonifica. Tutto è andato nel migliore dei modi».
Insomma, è stata una bellissima esperienza e una soddisfazione dare supporto alla sicurezza dei bagnanti, frutto di sinergia tra gli Enti: «Ringrazio il comandante di fregata Michele Burlando, i luogotenenti Rosario Paesano e Sergio Giorgio - conclude Mortellaro - e l'encomiabile intervento del Nucleo S.D.A.I. di Taranto».
La bomba è stata notata ieri da un bagnante che ha provveduto a segnalare la presenza. A quel punto sono scattati i protocolli previsti dalla legge e l'intera area è stata messa in sicurezza dai militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, che hanno emesso i divieti di navigazione, ancoraggio, sosta, ormeggio, balneazione e pesca ed ogni altra attività di superficie e subacquea nel raggio di 100 metri dall'area.
La rimozione della bomba, del peso di 250 libbre, è cominciata oggi. Una complessa operazione cui hanno partecipato gli uomini della Marina Militare del Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Taranto, i quali hanno messo in sicurezza l'ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, coadiuvati a terra dal personale della Capitaneria di Porto di Molfetta, dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Locale.
Dopo una meticolosa ed estenuante attività, i militari operanti hanno effettuato l'imbragatura dell'ordigno e la successiva rimozione, prima di trasportarlo lontano dalla costa giovinazzese ed in mare aperto, a distanza di sicurezza da qualsiasi installazione o rotta navale. Aldo Mortellaro, presidente dell'Assobalneari di Bari e Bat, ha voluto ringraziare «le forze armate per aver provveduto, in appena 24 ore, a rimuovere l'ordigno bellico».
«Nell'interesse dell'intera comunità, dei lidi e dei bagnanti - prosegue - hanno optato, in tempi davvero celeri, per lo spostamento della bomba. È un bel modo di servire il Paese. La sinergia tra le Istituzioni scese in campo ha dato i frutti sperati e, attraverso questo spazio, rimarco il coordinamento fra i vari Enti preposti ed evidenzio la perfetta organizzazione svolta in tempi immediati e la buona riuscita dell'attività di bonifica. Tutto è andato nel migliore dei modi».
Insomma, è stata una bellissima esperienza e una soddisfazione dare supporto alla sicurezza dei bagnanti, frutto di sinergia tra gli Enti: «Ringrazio il comandante di fregata Michele Burlando, i luogotenenti Rosario Paesano e Sergio Giorgio - conclude Mortellaro - e l'encomiabile intervento del Nucleo S.D.A.I. di Taranto».