Raffaele Fitto
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Politica

Centrodestra: primarie sì, anzi no

Dopo il campus «Everest014» è ancora tutto da decidere

Tre giorni di discussioni, incontri e confronti. «Everest014», il campus dei giovani di Forza Italia tenutosi presso l'Hotel Riva del Sole a Giovinazzo, ha riaperto il dibattito interno al partito di Silvio Berlusconi ed a tutto il centrodestra nazionale.

L'ex premier, intervenuto telefonicamente durante la giornata conclusiva di ieri, ha tirato una riga ineludibile affermando «la mia leadership non è in discussione, ma voi giovani siete il futuro». Tradotto per i non addetti, Berlusconi ha voluto ribadire l'esigenza di formare una nuova classe dirigente in grado di subentrare, ma di elezioni primarie interne al centrodestra, a livello nazionale, non se ne parla nemmeno. A precederlo, venerdì sera, era stato, sempre durante il meeting dei giovani forzisti, il suo consigliere politico, Giovanni Toti, affermando «le primarie sono un mezzo, non un fine e io non ne sono particolarmente affezionato». Ma che tra Toti e Raffaele Fitto la partita fosse apertissima, lo dimostra quanto detto nella stessa location dal politico salentino appena 24 ore più tardi, pronto ad un confronto che faccia scaturire nomi da proporre per le varie leadership locali e nazionali. Primarie sì, per Fitto, primarie no per Berlusconi e Toti, a cui hanno fatto eco Laura Ravetto e Maria Stella Gelmini.

Per il Cavaliere, però, la chiusura a primarie locali non appare netta, se è vero che proprio nel suo intervento telefonico giovinazzese, ha ribadito anche la necessità di pescare nella società civile uomini e donne di spicco, autorevoli, da poter proporre come candidati alle amministrative. Quale strada imboccherà quindi Forza Italia, mentre tenta prove di dialogo sia con i suoi alleati per le prossime consultazioni regionali, sia con il Partito Democratico per quanto concerne le riforme istituzionali? Difficile da dirsi, ma di certo Berlusconi resta l'unico leader di quell'area, nonostante lo stesso Fitto stia cercando di far pesare sul tavolo del confronto gli oltre 290.000 voti conquistati alle ultime elezioni europee.

Da Giovinazzo però arriva alla segreteria di Forza Italia l'invito della base più giovane: il verticismo non basta a diffondere idee e prospettive. Bisogna cambiar passo. Ce lo hanno confermato in ogni salsa i tanti ragazzi e ragazze incontrati questi giorni, provenienti da ogni parte d'Italia, e presenti al campus pugliese. Una esigenza quasi vitale, più che una richiesta. E tanto più sentita, se i giovani che la portano avanti si sono formati in un partito come Alleanza Nazionale. Giovinazzo crocevia per una svolta del centrodestra italiano? I prossimi mesi sapranno dirci se sarà stato davvero così.
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