Politica
Centro di Raccolta, la PrimaVera Alternativa incalza Depalma
Dopo l'interrogazione in Consiglio Comunale del 30 luglio scorso
Giovinazzo - sabato 6 agosto 2016
«Un inspiegabile, quanto gravissimo, silenzio procedimentale e provvedimentale». Così PrimaVera Alternativa, la neonata formazione di centro-sinistra, definisce l'atteggiamento dell'Amministrazione comunale in carica con riguardo al Centro Comunale di Raccolta.
Il 30 luglio, in una prima volta a Giovinazzo, gli esponenti del movimento guidato dal Presidente Girolamo Capurso avevano presentato una dettagliata interrogazione sull'argomento. Interrogazione a cui però sembrerebbe non essere seguita una risposta convincente del primo cittadino, sotto accusa per risposte vaghe.
In una nota inviataci dalla stessa PrimaVera Alternativa si legge: «Nel Consiglio Comunale svoltosi sabato 30 luglio - scrivono -, per la prima volta nella storia della massima assise comunale, a seguito dell'iniziativa promossa da PrimaVera Alternativa è accaduto che a porre domande al sindaco ed all'Amministrazione siano stati centinaia di cittadini e non un singolo consigliere comunale. Tuttavia - spiegano -, Tommaso Depalma ha mortificato la voglia di partecipazione palesata da tanti suoi concittadini, di fatto "non rispondendo" a nessuno dei precisi interrogativi posti da PrimaVera Alternativa. Infatti, il primo cittadino si è limitato a dare lettura della nota prot. 16869 del 29 luglio 2016, a firma del Dirigente il Terzo Settore, ing. Cesare Trematore, nella quale, lungi dal fornire una risposta alle domande poste all'amministrazione, v'è una semplice elencazione di atti amministrativi (tutti, peraltro, richiamati da PrimaVera Alternativa), l'ultimo dei quali addirittura risalente a quasi un anno fa (nota prot. 21644 del 01.10.2015)!! ».
Poi il partito di centro-sinistra accusa: «Da quella nota interlocutoria vecchia di quasi un anno ed a distanza di nove anni dall'approvazione del progetto preliminare (!!) sulla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta è calato un inspiegabile, quanto gravissimo, silenzio procedimentale e provvedimentale». Secondo la PrimaVera Alternativa, Depalma non avrebbe chiarito nessuno dei tre importanti quesiti presentati. Non ci sarebbero dunque risposte alla richiesta di conoscere le ragioni per le quali non risulta realizzato il Centro Comunale di Raccolta, non si è ancora compreso quali siano le modalità contrattuali, i fondi ed il crono-programma con il quale si procederà alla obbligatoria realizzazione del Centro Comunale di Raccolta ed infine se, ed in quale misura, l'attività progettuale posta in essere per una opera pubblica non eseguita è stata, o sarà, remunerata.
«L'unica certezza emersa - attaccano - è stata però amarissima: il finanziamento di Euro 100.345,35 (Fondi PO FESR 2007 – 2013, Linea d'intervento 2.5.1) messo a disposizione dalla Regione Puglia è oramai irrimediabilmente perso. Tant'è che nella richiamata risposta scritta si afferma candidamente che "questa Amministrazione (n.d.a.: avendo perso il finanziamento regionale erogato sin dall'anno 2012) ha nuovamente sollecitato il finanziamento per € 316.528,16 necessario per la realizzazione del progetto generale del Centro Comunale Raccolta"».
«PrimaVera Alternativa - si legge ancora nel comunicato - non può fare a meno di evidenziare anche la manifesta erroneità ed approssimazione di talune affermazioni del Sindaco Depalma, il quale, nonostante abbia sottoscritto un contratto con l'impresa aggiudicataria, è convinto che: spetti alla Regione finanziare la realizzazione del Centro Comunale Raccolta; il costo annuale del nuovo contratto disciplinante il servizio di igiene urbana, che prevede una maggiorazione di circa 700.000,00 Euro, pari a circa il 35%, rispetto al vecchio contratto intercorso con Daneco, sia destinato a diminuire drasticamente negli anni; tale maggiorazione del 35% del canone annuo sia, comunque, dovuta all'innalzamento dei costi di trasporto».
Ironicamente da PVA fanno rilevare al sindaco alcune sviste, ricordandogli che: «l'art. 25, Disciplinare Tecnico statuisce che "L'Amministrazione comunale metterà a disposizione dell'I.A. (n.d.a: Impresa Aggiudicataria) a proprie spese una area adibita a Centro Comunale di Raccolta (di seguito CCR) per la raccolta differenziata di rifiuti riciclabili". Se l'Amministrazione, dunque, crede che l'opera debba essere finanziata dalla Regione, forse trascorreranno altri nove anni senza Centro Comunale di Raccolta!; il costo del nuovo contratto nel primo anno di € 2.684.973,35 e con esso la maggiorazione di circa il 35% rimarrà pressoché invariato per tutta la durata contrattuale essendo previsto un costo di € 2.573.880,18 a regime (dal secondo anno in poi) detta maggiorazione del canone annuo non è dovuta all'innalzamento del costo di trasporto dei rifiuti, essendo tale voce di costo estranea alle pattuizioni contrattuali».
L'ultimo affondo è dedicato ad una possibile, ma per la PrimaVera Alternativa remota, possibilità di realizzazione dell'impianto. Se venisse infatti in zona D1.1, ricordano, «sarebbe di fatto irraggiungibile ed inutilizzabile dai cittadini in considerazione dell'assenza di una adeguata rete viaria e di pubblica illuminazione, come previsto dal DM 08 aprile 2008, e della più volta dichiarata indisponibilità di fondi economici comunali per far fronte al completamento di tali opere di urbanizzazione».
Ce ne sarebbe abbastanza, secondo i vertici di PVA, per ritenere Giovinazzo tra i comuni meno virtuosi dell'ARO.
Noi, come sempre, lasciamo la possibilità di una replica che giovi al dibattito cittadino su un tema assai importante.
Il 30 luglio, in una prima volta a Giovinazzo, gli esponenti del movimento guidato dal Presidente Girolamo Capurso avevano presentato una dettagliata interrogazione sull'argomento. Interrogazione a cui però sembrerebbe non essere seguita una risposta convincente del primo cittadino, sotto accusa per risposte vaghe.
In una nota inviataci dalla stessa PrimaVera Alternativa si legge: «Nel Consiglio Comunale svoltosi sabato 30 luglio - scrivono -, per la prima volta nella storia della massima assise comunale, a seguito dell'iniziativa promossa da PrimaVera Alternativa è accaduto che a porre domande al sindaco ed all'Amministrazione siano stati centinaia di cittadini e non un singolo consigliere comunale. Tuttavia - spiegano -, Tommaso Depalma ha mortificato la voglia di partecipazione palesata da tanti suoi concittadini, di fatto "non rispondendo" a nessuno dei precisi interrogativi posti da PrimaVera Alternativa. Infatti, il primo cittadino si è limitato a dare lettura della nota prot. 16869 del 29 luglio 2016, a firma del Dirigente il Terzo Settore, ing. Cesare Trematore, nella quale, lungi dal fornire una risposta alle domande poste all'amministrazione, v'è una semplice elencazione di atti amministrativi (tutti, peraltro, richiamati da PrimaVera Alternativa), l'ultimo dei quali addirittura risalente a quasi un anno fa (nota prot. 21644 del 01.10.2015)!! ».
Poi il partito di centro-sinistra accusa: «Da quella nota interlocutoria vecchia di quasi un anno ed a distanza di nove anni dall'approvazione del progetto preliminare (!!) sulla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta è calato un inspiegabile, quanto gravissimo, silenzio procedimentale e provvedimentale». Secondo la PrimaVera Alternativa, Depalma non avrebbe chiarito nessuno dei tre importanti quesiti presentati. Non ci sarebbero dunque risposte alla richiesta di conoscere le ragioni per le quali non risulta realizzato il Centro Comunale di Raccolta, non si è ancora compreso quali siano le modalità contrattuali, i fondi ed il crono-programma con il quale si procederà alla obbligatoria realizzazione del Centro Comunale di Raccolta ed infine se, ed in quale misura, l'attività progettuale posta in essere per una opera pubblica non eseguita è stata, o sarà, remunerata.
«L'unica certezza emersa - attaccano - è stata però amarissima: il finanziamento di Euro 100.345,35 (Fondi PO FESR 2007 – 2013, Linea d'intervento 2.5.1) messo a disposizione dalla Regione Puglia è oramai irrimediabilmente perso. Tant'è che nella richiamata risposta scritta si afferma candidamente che "questa Amministrazione (n.d.a.: avendo perso il finanziamento regionale erogato sin dall'anno 2012) ha nuovamente sollecitato il finanziamento per € 316.528,16 necessario per la realizzazione del progetto generale del Centro Comunale Raccolta"».
«PrimaVera Alternativa - si legge ancora nel comunicato - non può fare a meno di evidenziare anche la manifesta erroneità ed approssimazione di talune affermazioni del Sindaco Depalma, il quale, nonostante abbia sottoscritto un contratto con l'impresa aggiudicataria, è convinto che: spetti alla Regione finanziare la realizzazione del Centro Comunale Raccolta; il costo annuale del nuovo contratto disciplinante il servizio di igiene urbana, che prevede una maggiorazione di circa 700.000,00 Euro, pari a circa il 35%, rispetto al vecchio contratto intercorso con Daneco, sia destinato a diminuire drasticamente negli anni; tale maggiorazione del 35% del canone annuo sia, comunque, dovuta all'innalzamento dei costi di trasporto».
Ironicamente da PVA fanno rilevare al sindaco alcune sviste, ricordandogli che: «l'art. 25, Disciplinare Tecnico statuisce che "L'Amministrazione comunale metterà a disposizione dell'I.A. (n.d.a: Impresa Aggiudicataria) a proprie spese una area adibita a Centro Comunale di Raccolta (di seguito CCR) per la raccolta differenziata di rifiuti riciclabili". Se l'Amministrazione, dunque, crede che l'opera debba essere finanziata dalla Regione, forse trascorreranno altri nove anni senza Centro Comunale di Raccolta!; il costo del nuovo contratto nel primo anno di € 2.684.973,35 e con esso la maggiorazione di circa il 35% rimarrà pressoché invariato per tutta la durata contrattuale essendo previsto un costo di € 2.573.880,18 a regime (dal secondo anno in poi) detta maggiorazione del canone annuo non è dovuta all'innalzamento del costo di trasporto dei rifiuti, essendo tale voce di costo estranea alle pattuizioni contrattuali».
L'ultimo affondo è dedicato ad una possibile, ma per la PrimaVera Alternativa remota, possibilità di realizzazione dell'impianto. Se venisse infatti in zona D1.1, ricordano, «sarebbe di fatto irraggiungibile ed inutilizzabile dai cittadini in considerazione dell'assenza di una adeguata rete viaria e di pubblica illuminazione, come previsto dal DM 08 aprile 2008, e della più volta dichiarata indisponibilità di fondi economici comunali per far fronte al completamento di tali opere di urbanizzazione».
Ce ne sarebbe abbastanza, secondo i vertici di PVA, per ritenere Giovinazzo tra i comuni meno virtuosi dell'ARO.
Noi, come sempre, lasciamo la possibilità di una replica che giovi al dibattito cittadino su un tema assai importante.