Un carcere
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Cronaca

Cellulari e sim nascosti in cella, fra gli indagati un 57enne di Giovinazzo

Si tratta di Ignazio Piumelli, già condannato per aver ridotto in schiavitù una 50enne polacca. 17, in totale, gli indagati

Nelle loro celle nascondevano i cellulari e le sim, intestate a soggetti fittizi, per poter comunicare più facilmente con l'esterno, e in particolare con i loro cari. Dal 9 agosto al 9 novembre 2022 sono state documentate decine di telefonate dalla casa circondariale di Bari a mogli, sorelle e mamme di 17 detenuti, ora indagati.

L'ultima inchiesta, coordinata dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Desirèe Digeronimo, riguarda 17 reclusi e una dottoressa di Terlizzi in servizio furono trovati i cellulari. Tra gli indagati, c'è il 57enne giovinazzese Ignazio Piumelli, condannato per aver ridotto in schiavitù l'ex compagna, la 50enne di origini polacche Zlezak Malgorzata, i cui resti furono rinvenuti scheletriti nel maggio 2017 nelle ex acciaierie Scianatico di Bari, circa cinque anni dopo la morte.

Di tutti questi 17 detenuti, fino ad alcuni mesi fa in cella a Bari e poi molti trasferiti o scarcerati, gli investigatori hanno accertato l'uso indebito di telefoni cellulari. I dispositivi furono sequestrati in una perquisizione il 14 ottobre 2022. Gli agenti scoprirono due telefoni e sei sim intestate a soggetti fittizi. Le prime telefonate illecite rilevate dalla analisi dei tabulati risalgono a poco più di due mesi prima. Le ultime, però, sono anche successive al sequestro degli apparecchi telefonici.

A tutti gli indagati, la Procura della Repubblica di Bari ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ora i 18 destinatari del provvedimento - i 17 reclusi e la dottoressa - avranno adesso 20 giorni per chiedere di essere interrogati o depositare memorie prima che la Procura valuti la richiesta di processo.
  • Ignazio Piumelli
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