Attualità
Cavalcaferrovia, Sollecito: «Stiamo rendendo più sicuri i pilastri»
Il sindaco ha scritto un post dopo il suo allenamento mattutino
Giovinazzo - venerdì 11 ottobre 2024
«Allenamento mattutino e sopralluogo ai lavori di consolidamento del cavalcaferrovia lato campagna. Come potete vedere anche qui stiamo rendendo più sicuri e più spessi i pilastri del ponte. Come avevamo promesso».
Così nella giornata di ieri, giovedì 10 ottobre, il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, ha voluto documentare anche via social l'avanzamento del cantiere sotto il ponte di via Daconto. L'opera, iniziata nel 2022, consiste nel rafforzamento di tutta la struttura sottostante ed è stata poi completata dalla nuova illuminazione nella parte superiore (non c'erano mai stati pali su ambo le carreggiate) e dalla rotatoria all'intersezione con l'asse che collega la provinciale 88 alla 107.
La maggioranza allora guidata da Tommaso Depalma, grazie all'impegno dell'assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Depalo, riuscì a portare a casa un finanziamento complessivo di 800mila euro dalla Regione Puglia. Il cantiere si è di molto allungato quanto a cronoprogramma per la scelta dei materiali, ma soprattutto perché si tratta di lavori comunali in cui però l'ente di piazza Vittorio Emanuele II ha dovuto lavorare in accordo con Rete Ferroviaria Italiana.
Così nella giornata di ieri, giovedì 10 ottobre, il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, ha voluto documentare anche via social l'avanzamento del cantiere sotto il ponte di via Daconto. L'opera, iniziata nel 2022, consiste nel rafforzamento di tutta la struttura sottostante ed è stata poi completata dalla nuova illuminazione nella parte superiore (non c'erano mai stati pali su ambo le carreggiate) e dalla rotatoria all'intersezione con l'asse che collega la provinciale 88 alla 107.
La maggioranza allora guidata da Tommaso Depalma, grazie all'impegno dell'assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Depalo, riuscì a portare a casa un finanziamento complessivo di 800mila euro dalla Regione Puglia. Il cantiere si è di molto allungato quanto a cronoprogramma per la scelta dei materiali, ma soprattutto perché si tratta di lavori comunali in cui però l'ente di piazza Vittorio Emanuele II ha dovuto lavorare in accordo con Rete Ferroviaria Italiana.