Attualità
Caso Codra: il Comitato incalza, il Sindaco risponde
Botta e risposta sulla possibile costituzione di parte civile nel procedimento penale
Giovinazzo - sabato 27 febbraio 2016
11.15
Il cantiere per il lungomare di Ponente è come un romanzo, con capitoli sempre ricchi ed avvincenti. Ma non per i cittadini.
Dopo l'insediamento dell'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma, infatti, l'appalto vinto dalla Codra Mediterranea, società di Pignola, in provincia di Potenza, fu ritirato ed il contratto rescisso per mancanza del vincolo di fiducia. Tutto per una firma nel progetto definitivo di un ingegnere che, secondo quanto riscontrato dal Comune, non sarebbe più risultato iscritto all'Albo dell'ordine professionale della sua provincia di riferimento. Oggi i lavori li sta svolgendo un'altra società barese.
Questa la premessa per comprendere la lettera del Comitato per la Salute Pubblica, peraltro già apparsa nelle scorse ore su altre testate, che interroga il Sindaco sulle future mosse. Questo il testo scritto firmato dal coordinamento guidato da Luigi Beltempo e Santo Restivo:
«Nel post del 24 febbraio 2015 Lei (il Sindaco, ndr) scriveva: " (…) vi informo che nei giorni scorsi ci è stata inviata dal nostro legale, la documentazione da parte della Procura della Repubblica di Bari che ha ritenuto rinviare a giudizio l'azienda che aveva precedentemente vinto l'appalto per le opere sul lungomare di ponente a cui abbiamo deciso di rescindere il contratto a seguito di anomalie riscontrare dai nostri uffici relativamente a questioni progettuali e contabili, con probabili presentazioni di documentazioni mendaci.
Noi all'epoca di questi accadimenti abbiamo sempre segnalato tutto agli enti competenti e questa decisione di rinviare a giudizio l'impresa da parte di chi ha svolto le indagini preliminari, ci conforta sul nostro atteggiamento assunto sul tema". In altri termini, a seguito delle indagini svolte dagli organi inquirenti della magistratura penale sulla denuncia sporta dall'ex Dirigente Comunale al Terzo Settore - Gestione del Territorio, si celebrerà dinanzi al Tribunale Penale di Bari il processo per accertare la sussistenza di profili di responsabilità penale a carico dell'azienda già aggiudicatari dei lavori di consolidamento del Lungomare di Ponente.
Le chiediamo, sig. Sindaco, se è Suo intendimento e di questa Amministrazione costituirsi parte civile nel celebrando processo penale a carico di Codra Mediterranea Srl, come parte lesa, così come avvenuto nel procedimento penale sulla lottizzazione della maglia D1.1.
Siamo certi che la risposta a tale domanda non potrà che essere affermativa, visto che il Comune di Giovinazzo è il soggetto che ha formalmente sporto la denuncia, nominando l'avv. Dello Russo per "seguire, a tutela delle ragioni dell'Ente, l'evolversi del procedimento penale innanzi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari" (Delibera di Giunta Comunale n. 99/2014).
Ancor più perché il prevedibile riconoscimento delle irregolarità della ditta Codra Mediterranea Srl costituirebbe un punto a favore del Comune di Giovinazzo, chiamato invece dalla stessa ditta ad un risarcimento milionario per la rescissione del contratto. È evidente che ogni altra decisione apparirebbe inaccettabile e del tutto inspiegabile».
Per completare il nostro lavoro e comprendere possibili scenari futuri abbiamo sentito telefonicamente il Sindaco Depalma e questa è la risposta che ci è stata data: «Non è stata ancora fissata la prima udienza, a quanto mi risulta - ha detto il primo cittadino -. Non appena sarà fissata decideremo il da farsi, ma ci siamo affidati a legali estremamente competenti che affronteranno il caso forti degli atti che abbiamo in mano. Quanto alla possibilità di costituirsi parte civile - ha chiosato - non è stata ancora presa alcuna decisione, ma il nostro orientamento - ha anticipato - è quello di procedere in tal senso».
Dopo l'insediamento dell'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma, infatti, l'appalto vinto dalla Codra Mediterranea, società di Pignola, in provincia di Potenza, fu ritirato ed il contratto rescisso per mancanza del vincolo di fiducia. Tutto per una firma nel progetto definitivo di un ingegnere che, secondo quanto riscontrato dal Comune, non sarebbe più risultato iscritto all'Albo dell'ordine professionale della sua provincia di riferimento. Oggi i lavori li sta svolgendo un'altra società barese.
Questa la premessa per comprendere la lettera del Comitato per la Salute Pubblica, peraltro già apparsa nelle scorse ore su altre testate, che interroga il Sindaco sulle future mosse. Questo il testo scritto firmato dal coordinamento guidato da Luigi Beltempo e Santo Restivo:
«Nel post del 24 febbraio 2015 Lei (il Sindaco, ndr) scriveva: " (…) vi informo che nei giorni scorsi ci è stata inviata dal nostro legale, la documentazione da parte della Procura della Repubblica di Bari che ha ritenuto rinviare a giudizio l'azienda che aveva precedentemente vinto l'appalto per le opere sul lungomare di ponente a cui abbiamo deciso di rescindere il contratto a seguito di anomalie riscontrare dai nostri uffici relativamente a questioni progettuali e contabili, con probabili presentazioni di documentazioni mendaci.
Noi all'epoca di questi accadimenti abbiamo sempre segnalato tutto agli enti competenti e questa decisione di rinviare a giudizio l'impresa da parte di chi ha svolto le indagini preliminari, ci conforta sul nostro atteggiamento assunto sul tema". In altri termini, a seguito delle indagini svolte dagli organi inquirenti della magistratura penale sulla denuncia sporta dall'ex Dirigente Comunale al Terzo Settore - Gestione del Territorio, si celebrerà dinanzi al Tribunale Penale di Bari il processo per accertare la sussistenza di profili di responsabilità penale a carico dell'azienda già aggiudicatari dei lavori di consolidamento del Lungomare di Ponente.
Le chiediamo, sig. Sindaco, se è Suo intendimento e di questa Amministrazione costituirsi parte civile nel celebrando processo penale a carico di Codra Mediterranea Srl, come parte lesa, così come avvenuto nel procedimento penale sulla lottizzazione della maglia D1.1.
Siamo certi che la risposta a tale domanda non potrà che essere affermativa, visto che il Comune di Giovinazzo è il soggetto che ha formalmente sporto la denuncia, nominando l'avv. Dello Russo per "seguire, a tutela delle ragioni dell'Ente, l'evolversi del procedimento penale innanzi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari" (Delibera di Giunta Comunale n. 99/2014).
Ancor più perché il prevedibile riconoscimento delle irregolarità della ditta Codra Mediterranea Srl costituirebbe un punto a favore del Comune di Giovinazzo, chiamato invece dalla stessa ditta ad un risarcimento milionario per la rescissione del contratto. È evidente che ogni altra decisione apparirebbe inaccettabile e del tutto inspiegabile».
Per completare il nostro lavoro e comprendere possibili scenari futuri abbiamo sentito telefonicamente il Sindaco Depalma e questa è la risposta che ci è stata data: «Non è stata ancora fissata la prima udienza, a quanto mi risulta - ha detto il primo cittadino -. Non appena sarà fissata decideremo il da farsi, ma ci siamo affidati a legali estremamente competenti che affronteranno il caso forti degli atti che abbiamo in mano. Quanto alla possibilità di costituirsi parte civile - ha chiosato - non è stata ancora presa alcuna decisione, ma il nostro orientamento - ha anticipato - è quello di procedere in tal senso».