Attualità
Casa di riposo, l'Assessore Sollecito replica al PD
Domani l'incontro in Aula Consiliare con le parti coinvolte
Giovinazzo - giovedì 5 novembre 2015
14.40
Si terrà domani sera, alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città, l'atteso incontro tra l'Amministrazione ed i dipendenti ed i parenti degli ospiti della casa di riposo San Francesco.
Dopo l'attacco del Partito Democratico, ha sbottato l'Assessore alla Sanità e Solidarietà Sociale, Michele Sollecito, il quale ha affidato ad un lungo post su Facebook, messo a disposizione della stampa, la sua replica.
«Ho promesso a me stesso - scrive Sollecito - di non voler suscitare polemiche politiche anche se alcuni enormi problemi che la nostra Amministrazione sta affrontando risalgono a nodi rimasti irrisolti dai vecchi amministratori. Tuttavia dinanzi all'ipocrisia di chi oggi ha anche il coraggio di incolpare e di screditare la nostra Amministrazione ho deciso di rispondere ma solo per dovere di verità. All'articolo della locale segreteria del PD che parla di "buona politica di Amministrazione del PD" voglio rispondere con le foto in allegato».
La foto è quella che riportiamo nella galleria, mentre l'Assessore attacca: «Dal 2007 - evidenzia - sapevano (la maggioranza di allora, ndr) che dovevano adeguare la struttura agli standard normativi regionali. La Regione ha concesso 3 anni, poi un altro anno ancora di proroga delle autorizzazioni provvisorie. Infine la chicca. La Regione concede un ulteriore anno di proroga (sino al termine indifferibile del 6 febbraio 2012) ad una sola condizione: che le strutture dichiarassero al Comune l'avvio dei lavori di adeguamento previsti oppure la candidatura ad una procedura regionale per la concessione di finanziamenti previsti per adeguare le strutture».
«L'Amministrazione Natalicchio dapprima perde ben 4 anni ottenendo un nulla di fatto (non entro nel dettaglio) poi pensa bene di ottenere l'ultima proroga possibile. Ecco che gli attuali gestori della casa di riposo scrivono una falsità grande quanto una casa: "i lavori di adeguamento sono in corso" (nota protocollata al Comune il 4 febbraio 2011 foto in allegato). Risultato: il dirigente firma una ulteriore proroga di un anno sino al 6 febbraio 2012. L'escamotage - secondo Sollecito - è servito a guadagnare tempo anche se si è trattato di prendere atto di una falsità perché nel 2011 i lavori di adeguamento non sono affatto partiti. Peccato che però sino al 6 febbraio 2012 i lavori di adeguamento non sono ancora partiti e la struttura aveva perso l'ultima proroga amministrativa».
Il Vice-Sindaco poi pone delle domande a cui, ovviamente, daremo la possibilità di rispondere al Partito Democratico.
«1. perché in 5 anni non si è pensato di candidarsi ai bandi regionali per ottenere un finanziamento? Possibile che l'Amministrazione Natalicchio pensava di risolvere i suoi problemi solo con il Project Financing (non bastava il cattivo modello del Cimitero per distrarre da questa pratica che spesso tutela poco l'Ente?)
2. Chi ha mai visto che i "lavori erano in corso"? Possibile che si inizino dei lavori su una struttura comunale e l'Amministrazione non ne sappia niente? In realtà l'Amministrazione sapeva che quanto dichiarato dal gestore era falso - dice Sollecito - ma lo ha avvallato per propri interessi.
3. Dove sta scritto che i lavori toccava avviarli al gestore? Da contratto non si evince, oltre a non aver controllato le dichiarazioni del gestore la vecchia Amministrazione ha anche indotto gli attuali gestori a scrivere qualcosa che non era di loro competenza. E parliamo della sicurezza degli anziani non di una comunicazione come tante. Vorrei poter dire altro sul passato ma mi fermo qui» è la conclusione di Sollecito.
«Il nostro Sindaco - dichiara su Facebook - si è preso la responsabilità di tenere aperta una struttura che doveva chiudere il 7 febbraio 2012 (ben 4 mesi prima del nostro arrivo). Noi abbiamo presentato - sottolinea con orgoglio - un vero progetto di ristrutturazione con un business plan della struttura per i prossimi 5 anni e con un cronoprogramma preciso degli interventi. Siamo in corsa per un finanziamento regionale. Siamo e saremo vicini agli anziani, alle famiglie, ai lavoratori e ai sindacati per andare incontro alle loro aspettative sempre e soltanto nei limiti previsti dalla Legge. Non possiamo però dire bugie - è la chiosa - : i lavori saranno invasivi e gli anziani vanno tutelati. Siamo al lavoro per offrire la soluzione meno problematica possibile».
Poi un invito a tutti a ritrovarsi per discutere serenamente: «Visto i marchiani errori del passato (anche se errori è un palese eufemismo) - si legge nel post di Sollecito - pretendo serietà da tutte le forze politiche perché ai cittadini interessa la risoluzione positiva delle vicende. Non si può dire "basta con le polemiche" e poi offrire alla stampa menzogne e provocazioni. L'invito a dibattere senza polemiche vale per tutti».
Così Sollecito. Noi siamo sempre a disposizione di tutte le parti coinvolte per repliche e smentite. L'Assessore ci ha autorizzato a pubblicare gli atti (peraltro pubblici) da lui stesso fotografati.
Il nostro auspicio è, come scritto oggi stesso dalla nostra testata, che vi sia una soluzione rapida ed il più indolore possibile, oltre gli steccati e gli interessi della politica. Noi, lo ribadiamo in una cittadina dove la chiacchiera corre veloce, non stiamo dalla parte di nessuna componente politica. Stiamo solo dalla parte di anziani, lavoratori e parenti degli ospiti. Sempre.
Dopo l'attacco del Partito Democratico, ha sbottato l'Assessore alla Sanità e Solidarietà Sociale, Michele Sollecito, il quale ha affidato ad un lungo post su Facebook, messo a disposizione della stampa, la sua replica.
«Ho promesso a me stesso - scrive Sollecito - di non voler suscitare polemiche politiche anche se alcuni enormi problemi che la nostra Amministrazione sta affrontando risalgono a nodi rimasti irrisolti dai vecchi amministratori. Tuttavia dinanzi all'ipocrisia di chi oggi ha anche il coraggio di incolpare e di screditare la nostra Amministrazione ho deciso di rispondere ma solo per dovere di verità. All'articolo della locale segreteria del PD che parla di "buona politica di Amministrazione del PD" voglio rispondere con le foto in allegato».
La foto è quella che riportiamo nella galleria, mentre l'Assessore attacca: «Dal 2007 - evidenzia - sapevano (la maggioranza di allora, ndr) che dovevano adeguare la struttura agli standard normativi regionali. La Regione ha concesso 3 anni, poi un altro anno ancora di proroga delle autorizzazioni provvisorie. Infine la chicca. La Regione concede un ulteriore anno di proroga (sino al termine indifferibile del 6 febbraio 2012) ad una sola condizione: che le strutture dichiarassero al Comune l'avvio dei lavori di adeguamento previsti oppure la candidatura ad una procedura regionale per la concessione di finanziamenti previsti per adeguare le strutture».
«L'Amministrazione Natalicchio dapprima perde ben 4 anni ottenendo un nulla di fatto (non entro nel dettaglio) poi pensa bene di ottenere l'ultima proroga possibile. Ecco che gli attuali gestori della casa di riposo scrivono una falsità grande quanto una casa: "i lavori di adeguamento sono in corso" (nota protocollata al Comune il 4 febbraio 2011 foto in allegato). Risultato: il dirigente firma una ulteriore proroga di un anno sino al 6 febbraio 2012. L'escamotage - secondo Sollecito - è servito a guadagnare tempo anche se si è trattato di prendere atto di una falsità perché nel 2011 i lavori di adeguamento non sono affatto partiti. Peccato che però sino al 6 febbraio 2012 i lavori di adeguamento non sono ancora partiti e la struttura aveva perso l'ultima proroga amministrativa».
Il Vice-Sindaco poi pone delle domande a cui, ovviamente, daremo la possibilità di rispondere al Partito Democratico.
«1. perché in 5 anni non si è pensato di candidarsi ai bandi regionali per ottenere un finanziamento? Possibile che l'Amministrazione Natalicchio pensava di risolvere i suoi problemi solo con il Project Financing (non bastava il cattivo modello del Cimitero per distrarre da questa pratica che spesso tutela poco l'Ente?)
2. Chi ha mai visto che i "lavori erano in corso"? Possibile che si inizino dei lavori su una struttura comunale e l'Amministrazione non ne sappia niente? In realtà l'Amministrazione sapeva che quanto dichiarato dal gestore era falso - dice Sollecito - ma lo ha avvallato per propri interessi.
3. Dove sta scritto che i lavori toccava avviarli al gestore? Da contratto non si evince, oltre a non aver controllato le dichiarazioni del gestore la vecchia Amministrazione ha anche indotto gli attuali gestori a scrivere qualcosa che non era di loro competenza. E parliamo della sicurezza degli anziani non di una comunicazione come tante. Vorrei poter dire altro sul passato ma mi fermo qui» è la conclusione di Sollecito.
«Il nostro Sindaco - dichiara su Facebook - si è preso la responsabilità di tenere aperta una struttura che doveva chiudere il 7 febbraio 2012 (ben 4 mesi prima del nostro arrivo). Noi abbiamo presentato - sottolinea con orgoglio - un vero progetto di ristrutturazione con un business plan della struttura per i prossimi 5 anni e con un cronoprogramma preciso degli interventi. Siamo in corsa per un finanziamento regionale. Siamo e saremo vicini agli anziani, alle famiglie, ai lavoratori e ai sindacati per andare incontro alle loro aspettative sempre e soltanto nei limiti previsti dalla Legge. Non possiamo però dire bugie - è la chiosa - : i lavori saranno invasivi e gli anziani vanno tutelati. Siamo al lavoro per offrire la soluzione meno problematica possibile».
Poi un invito a tutti a ritrovarsi per discutere serenamente: «Visto i marchiani errori del passato (anche se errori è un palese eufemismo) - si legge nel post di Sollecito - pretendo serietà da tutte le forze politiche perché ai cittadini interessa la risoluzione positiva delle vicende. Non si può dire "basta con le polemiche" e poi offrire alla stampa menzogne e provocazioni. L'invito a dibattere senza polemiche vale per tutti».
Così Sollecito. Noi siamo sempre a disposizione di tutte le parti coinvolte per repliche e smentite. L'Assessore ci ha autorizzato a pubblicare gli atti (peraltro pubblici) da lui stesso fotografati.
Il nostro auspicio è, come scritto oggi stesso dalla nostra testata, che vi sia una soluzione rapida ed il più indolore possibile, oltre gli steccati e gli interessi della politica. Noi, lo ribadiamo in una cittadina dove la chiacchiera corre veloce, non stiamo dalla parte di nessuna componente politica. Stiamo solo dalla parte di anziani, lavoratori e parenti degli ospiti. Sempre.