Attualità
Casa di riposo, l'Amministrazione getta acqua sul fuoco
Incontro venerdì sera con parenti degli ospiti e dipendenti
Giovinazzo - domenica 8 novembre 2015
Dopo le polemiche, forse, la tregua.
Venerdì sera, l'Aula Consiliare di Palazzo di Città ha ospitato il tanto atteso incontro tra l'Amministrazione comunale, i parenti degli ospiti della Casa di riposo "San Francesco" ed i suoi dipendenti. Il motivo dell'incontro era chiarire la posizione in merito al possibile sgombero della struttura.
«L'incontro ha chiarito che il "panico" venutosi a creare all'indomani di alcuni interventi "scomposti" di alcuni sindacati e delle forze politiche di opposizione - attaccano dalla maggioranza - era privo di fondamento. La lettera inviata ai familiari dal dirigente comunale del settore welfare non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto noto da tempo ed a quanto ha scritto a più riprese la Regione Puglia al nostro Ente; né tanto meno - evidenziano - cambia in nessun modo l'impegno preso dal Sindaco, Tommaso Depalma, e dal Presidente del Consiglio, Vito Favuzzi, per gestire al meglio questo periodo transitorio».
Dall'Amministrazione comunale precisano inoltre che «È stato avviato un percorso condiviso con i famigliari, con i sindacati e i dipendenti circa la tempistica e le soluzioni migliori da attuare per andare incontro allo sgombero della Casa di riposo, in previsione dell'apertura del cantiere che adeguerà la struttura agli standard normativi previsti dal Regolamento regionale 4/2007».
L'Amministrazione comunale ha anche chiarito «che non si può ipotizzare una soluzione alternativa allo sgombero, perché la stessa struttura è priva di autorizzazione e perché i lavori di adeguamento strutturale non permettono in nessun modo la compresenza di operai ed anziani». Non esattamente una buona notizia, ma è stato importante, ci hanno fatto sapere molti parenti degli ospiti, comprendere che c'è un programma ben preciso.
La vera buona notizia arriva dalla candidatura di Giovinazzo con un progetto esecutivo ad hoc per la struttura e che riguarda il bando regionale APQ Benessere e Salute n.1/2015. «Il progetto del Comune di Giovinazzo - fanno sapere da Palazzo di Città - è il secondo progetto candidato al finanziamento a sportello e dunque sarà tra i primi progetti ad essere istruito».
L'ultima sottolineatura sembra essere davvero acqua sul fuoco delle polemiche degli scorsi giorni: «Si precisa infine - scrivono - che circa lo sgombero e la sistemazione alternativa per gli ospiti in strutture, che per legge devono essere autorizzate, è allo studio una soluzione meno problematica sia per gli ospiti e sia per i dipendenti della Casa di riposo. L'incontro - è la chiosa da cui traspare soddisfazione - si è svolto con spirito di collaborazione con il soggetto gestore, con i parenti e con i dipendenti».
Il nostro auspicio resta identico anche dopo il comunicato degli amministratori, che era doveroso riportare nell'ottica di una corretta informazione. Vogliamo, cioè, che quanto annunciato da Palazzo di Città rassereni davvero tutti i soggetti coinvolti, augurandoci che i finanziamenti per quel progetto presentato in Regione Puglia arrivino il più presto possibile. Ecco perché continuiamo ad insistere su un apporto necessario e quasi decisivo dell'Ente di via Capruzzi al fine di chiudere il cerchio e restituire serenità.
Venerdì sera, l'Aula Consiliare di Palazzo di Città ha ospitato il tanto atteso incontro tra l'Amministrazione comunale, i parenti degli ospiti della Casa di riposo "San Francesco" ed i suoi dipendenti. Il motivo dell'incontro era chiarire la posizione in merito al possibile sgombero della struttura.
«L'incontro ha chiarito che il "panico" venutosi a creare all'indomani di alcuni interventi "scomposti" di alcuni sindacati e delle forze politiche di opposizione - attaccano dalla maggioranza - era privo di fondamento. La lettera inviata ai familiari dal dirigente comunale del settore welfare non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto noto da tempo ed a quanto ha scritto a più riprese la Regione Puglia al nostro Ente; né tanto meno - evidenziano - cambia in nessun modo l'impegno preso dal Sindaco, Tommaso Depalma, e dal Presidente del Consiglio, Vito Favuzzi, per gestire al meglio questo periodo transitorio».
Dall'Amministrazione comunale precisano inoltre che «È stato avviato un percorso condiviso con i famigliari, con i sindacati e i dipendenti circa la tempistica e le soluzioni migliori da attuare per andare incontro allo sgombero della Casa di riposo, in previsione dell'apertura del cantiere che adeguerà la struttura agli standard normativi previsti dal Regolamento regionale 4/2007».
L'Amministrazione comunale ha anche chiarito «che non si può ipotizzare una soluzione alternativa allo sgombero, perché la stessa struttura è priva di autorizzazione e perché i lavori di adeguamento strutturale non permettono in nessun modo la compresenza di operai ed anziani». Non esattamente una buona notizia, ma è stato importante, ci hanno fatto sapere molti parenti degli ospiti, comprendere che c'è un programma ben preciso.
La vera buona notizia arriva dalla candidatura di Giovinazzo con un progetto esecutivo ad hoc per la struttura e che riguarda il bando regionale APQ Benessere e Salute n.1/2015. «Il progetto del Comune di Giovinazzo - fanno sapere da Palazzo di Città - è il secondo progetto candidato al finanziamento a sportello e dunque sarà tra i primi progetti ad essere istruito».
L'ultima sottolineatura sembra essere davvero acqua sul fuoco delle polemiche degli scorsi giorni: «Si precisa infine - scrivono - che circa lo sgombero e la sistemazione alternativa per gli ospiti in strutture, che per legge devono essere autorizzate, è allo studio una soluzione meno problematica sia per gli ospiti e sia per i dipendenti della Casa di riposo. L'incontro - è la chiosa da cui traspare soddisfazione - si è svolto con spirito di collaborazione con il soggetto gestore, con i parenti e con i dipendenti».
Il nostro auspicio resta identico anche dopo il comunicato degli amministratori, che era doveroso riportare nell'ottica di una corretta informazione. Vogliamo, cioè, che quanto annunciato da Palazzo di Città rassereni davvero tutti i soggetti coinvolti, augurandoci che i finanziamenti per quel progetto presentato in Regione Puglia arrivino il più presto possibile. Ecco perché continuiamo ad insistere su un apporto necessario e quasi decisivo dell'Ente di via Capruzzi al fine di chiudere il cerchio e restituire serenità.