Politica
Casa di riposo, il PD all'attacco di Depalma
I Democratici: «Sbagliato azzerare la gara del 2012»
Giovinazzo - giovedì 5 novembre 2015
13.03
Ancora polemiche sul possibile sgombero della casa di riposo San Francesco, anche dopo l'Assemblea tenutasi due giorni fa all'interno della struttura, voluta dalla omonima società in accomandita semplice che la gestisce, e nonostante le rassicurazioni del Sindaco, Tommaso Depalma, il quale ha ribadito che una ordinanza sindacale, da lui firmata nel maggio del 2014 resta cardine per l'intera vicenda, potendo portare avanti l'attività. Domani incontro in Aula Consiliare alle ore 18.30 con tutte le parti sociali.
Eppure non si ferma la bagarre.
Questa volta è il Partito Democratico ad attaccare l'Amministrazione comunale e ad entrare nella querelle. Il primo cittadino, infatti, aveva riportato, in un post apparso su Facebook, le sue ragioni, sottolineando come la lettera inviata ai parenti degli ospiti non fosse stata scritta da lui, ma dal dirigente di settore.
Su questo punto il Partito Democratico evidenzia come il «tempo sia galantuomo» e che, secondo la Segreteria guidata da Michele Delle Fontane, «sono bastati tre anni per ridurre in macerie Giovinazzo». I Dem insistono sul post del primo cittadino e vanno all'attacco: «Vista la mal parata - scrivono -, il Sindaco dava la colpa agli altri. La verità è che il dirigente esegue gli indirizzi dell'Amministrazione. Non si sarebbe giunti a quelle lettere se lui ed altri non avessero azzerato la gara bandita nel 2012».
Questo il punto di vista dei piddini, che rincarano ancor di più la dose scrivendo in una missiva «pensava forse (il Sindaco, ndr) che l'espressione "finanziamenti a sportello" significasse che c'era un bancomat a disposizione fermo lì ad aspettare la sua richiesta».
Tommaso Depalma, dal canto suo, aveva ribadito sui social network l'impegno del Comune di Giovinazzo: «Abbiamo realizzato e candidato a finanziamento regionale - aveva scritto - un progetto di robusta riqualificazione di quell'immobile per circa 2.000.000,00 di euro, che è in attesa di conoscere il riconoscimento delle risorse economiche».
Anche questo passaggio è oggetto di attacco del Partito Democratico giovinazzese, che ironizza: «Siamo a livello di speranza come finanziamenti». Poi l'affondo principale: «Però nel frattempo - avrà pensato Tom - mandiamo lo sfratto agli ospiti della casa di riposo, annunciando quella chiusura che mai sarebbe avvenuta se si fosse continuato con la politica dell'amministrazione targata PD. Ma come sempre giustifica il suo fallimento con la solita litania, bontà sua, che la colpa e sempre e solo degli altri e mai la sua».
La chiosa fa molto campagna elettorale avviata, ma è altrettanto vero che rappresenta essa stessa un manifesto portante di ciò che pensa la Segreteria PD sull'Amministrazione comunale attuale: «Per noi del PD - si legge nella nota - non è una consolazione aver avuto per l'ennesima volta ragione. La città sta pagando un prezzo molto alto. Quando finalmente l'incubo sarà finito e costoro saranno restituiti alle loro mansioni naturali - è la chiosa tutta all'attacco -, resteranno solo macerie, paragonabili ad un vero dopoguerra strutturale e amministrativo».
Ciò che è certo, lo ripetiamo da giorni, è che si trovi una soluzione rapida al problema che riguarda tante famiglie. E la soluzione non può essere trovata senza che la stessa Regione Puglia dia una mano concreta. Agli amministratori giovinazzesi il compito arduo ma indifferibile di trovarla in accordo con le parti sociali e le famiglie degli ospiti domani pomeriggio.
La nostra redazione resta disponibile per eventuali repliche.
Eppure non si ferma la bagarre.
Questa volta è il Partito Democratico ad attaccare l'Amministrazione comunale e ad entrare nella querelle. Il primo cittadino, infatti, aveva riportato, in un post apparso su Facebook, le sue ragioni, sottolineando come la lettera inviata ai parenti degli ospiti non fosse stata scritta da lui, ma dal dirigente di settore.
Su questo punto il Partito Democratico evidenzia come il «tempo sia galantuomo» e che, secondo la Segreteria guidata da Michele Delle Fontane, «sono bastati tre anni per ridurre in macerie Giovinazzo». I Dem insistono sul post del primo cittadino e vanno all'attacco: «Vista la mal parata - scrivono -, il Sindaco dava la colpa agli altri. La verità è che il dirigente esegue gli indirizzi dell'Amministrazione. Non si sarebbe giunti a quelle lettere se lui ed altri non avessero azzerato la gara bandita nel 2012».
Questo il punto di vista dei piddini, che rincarano ancor di più la dose scrivendo in una missiva «pensava forse (il Sindaco, ndr) che l'espressione "finanziamenti a sportello" significasse che c'era un bancomat a disposizione fermo lì ad aspettare la sua richiesta».
Tommaso Depalma, dal canto suo, aveva ribadito sui social network l'impegno del Comune di Giovinazzo: «Abbiamo realizzato e candidato a finanziamento regionale - aveva scritto - un progetto di robusta riqualificazione di quell'immobile per circa 2.000.000,00 di euro, che è in attesa di conoscere il riconoscimento delle risorse economiche».
Anche questo passaggio è oggetto di attacco del Partito Democratico giovinazzese, che ironizza: «Siamo a livello di speranza come finanziamenti». Poi l'affondo principale: «Però nel frattempo - avrà pensato Tom - mandiamo lo sfratto agli ospiti della casa di riposo, annunciando quella chiusura che mai sarebbe avvenuta se si fosse continuato con la politica dell'amministrazione targata PD. Ma come sempre giustifica il suo fallimento con la solita litania, bontà sua, che la colpa e sempre e solo degli altri e mai la sua».
La chiosa fa molto campagna elettorale avviata, ma è altrettanto vero che rappresenta essa stessa un manifesto portante di ciò che pensa la Segreteria PD sull'Amministrazione comunale attuale: «Per noi del PD - si legge nella nota - non è una consolazione aver avuto per l'ennesima volta ragione. La città sta pagando un prezzo molto alto. Quando finalmente l'incubo sarà finito e costoro saranno restituiti alle loro mansioni naturali - è la chiosa tutta all'attacco -, resteranno solo macerie, paragonabili ad un vero dopoguerra strutturale e amministrativo».
Ciò che è certo, lo ripetiamo da giorni, è che si trovi una soluzione rapida al problema che riguarda tante famiglie. E la soluzione non può essere trovata senza che la stessa Regione Puglia dia una mano concreta. Agli amministratori giovinazzesi il compito arduo ma indifferibile di trovarla in accordo con le parti sociali e le famiglie degli ospiti domani pomeriggio.
La nostra redazione resta disponibile per eventuali repliche.