Politica
Carfagna a Giovinazzo: «No al partito unico, sì al centrodestra unito»
La Vicepresidente della Camera è intervenuta ad Everest018 nella giornata inaugurale
Giovinazzo - sabato 8 settembre 2018
05.00
Motivata, ferma, convinta delle idee che porta avanti anche a dispetto dei distinguo nel suo partito. Mara Carfagna, Vicepresente della Camera dei Deputati, è intervenuta ieri, 7 settembre, nella giornata inaugurale di Everest 018, il campus nazionale dei giovani di Forza Italia in corso all'Hotel Riva del Sole di Giovinazzo, pensato dal Sen.Maurizio Gasparri ed organizzato grazie alla collaborazione del Consigliere regionale, Domenico Damascelli e della sezione giovinazzese.
Mara Carfagna si è soffermata a lungo sui rapporti con la Lega di Matteo Salvini, contestando la scelta di entrare in un Governo con il MoVimento 5 Stelle, e poi ha espresso con chiarezza il suo pensiero sulla nascita, ventilata da qualcuno, di un partito unico del centrodestra: «Veramente c'è qualcuno che crede che un partito come Forza Italia si possa rottamare? Forza Italia non si annacqua, non si svende, non si snatura - ha affermato con fermezza -. E poi - ha spiegato - movimenti e partiti si fondono perché hanno idee e visione del Paese in comune. Non potremo costruire mai un partito unico con la Lega che ha votato il decreto dignità o che ha acconsentito ad una politica ondivaga sui vaccini. Noi non lo avremmo mai permesso!».
Quindi no al partito unico, ma Mara Carfagna ha poi meglio specificato il suo pensiero: «Sono per un sì convinto ad un centrodestra unito - ha detto davanti al Segretario pugliese della Lega, Andrea Caroppo, invitato come ospite al campus -, non ad un partito unico. Questo Paese ha bisogno di moderati, di liberali e il centrodestra ha bisogno di berlusconiani, perché Silvio Berlusconi ha costruito lui questa parte politica ed è lui ad aver salvato la nazione dal comunismo, dal divenire come la Grecia o di fare la fine di Paesi come il Venezuela tanto caro a Di Battista. E per quella battaglia ha pagato personalmente in maniera pesante».
Nel suo intervento molto applaudito in conclusione dai delegati forzisti, non sono mancate le stilettate al MoVimento 5 Stelle, "reo" di essere diventato «da partito del cambiamento, partito che cambia idea su questioni vitali come Ilva e periferie delle città» ed al Partito Democratico «da cui siamo lontanissimi».
«Il Sud nel contratto di Governo - ha aggiunto la Vicepresidente della Camera - era irrilevante prima e lo è ancor meno adesso. E quella rabbia del Mezzogiorno - ha detto come manifesto per le prossime tornate elettorali regionali ed amministrative - dobbiamo saperla ascoltare, non per prendere voti, ma per ricostruire un rapporto diretto con la gente. Mi impegno - ha chiosato Mara Carfagna rivolgendosi ai presenti - a fare un tour per le regioni e le province meridionali, per tornare a stare tra le persone, recuperando il rapporto di fiducia con loro e per spiegare le nostre idee».
Prima del suo intervento vi erano stati i saluti dei coordinatori regionale e provinciale, Luigi Vitali e Francesco Paolo Sisto, del coordinatore ANCI Marcello Fiori e del Presidente emerito della Fondazione Alleanza Nazionale, Franco Mugnai.
A dare loro il benvenuto ci avevano pensato il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, il quale, dopo qualche stoccata al MoVimento 5 Stelle, ha ricordato l'importanza del ruolo dei giovani amministratori nella crescita di una comunità, e del Consigliere comunale Ruggero Iannone, che ha sottolineato il totale impegno di Forza Italia nel governo cittadino, ribadendo che «Giovinazzo è molto cresciuta da un punto di vista turistico anche grazie al grande impegno dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo».
Mara Carfagna si è soffermata a lungo sui rapporti con la Lega di Matteo Salvini, contestando la scelta di entrare in un Governo con il MoVimento 5 Stelle, e poi ha espresso con chiarezza il suo pensiero sulla nascita, ventilata da qualcuno, di un partito unico del centrodestra: «Veramente c'è qualcuno che crede che un partito come Forza Italia si possa rottamare? Forza Italia non si annacqua, non si svende, non si snatura - ha affermato con fermezza -. E poi - ha spiegato - movimenti e partiti si fondono perché hanno idee e visione del Paese in comune. Non potremo costruire mai un partito unico con la Lega che ha votato il decreto dignità o che ha acconsentito ad una politica ondivaga sui vaccini. Noi non lo avremmo mai permesso!».
Quindi no al partito unico, ma Mara Carfagna ha poi meglio specificato il suo pensiero: «Sono per un sì convinto ad un centrodestra unito - ha detto davanti al Segretario pugliese della Lega, Andrea Caroppo, invitato come ospite al campus -, non ad un partito unico. Questo Paese ha bisogno di moderati, di liberali e il centrodestra ha bisogno di berlusconiani, perché Silvio Berlusconi ha costruito lui questa parte politica ed è lui ad aver salvato la nazione dal comunismo, dal divenire come la Grecia o di fare la fine di Paesi come il Venezuela tanto caro a Di Battista. E per quella battaglia ha pagato personalmente in maniera pesante».
Nel suo intervento molto applaudito in conclusione dai delegati forzisti, non sono mancate le stilettate al MoVimento 5 Stelle, "reo" di essere diventato «da partito del cambiamento, partito che cambia idea su questioni vitali come Ilva e periferie delle città» ed al Partito Democratico «da cui siamo lontanissimi».
«Il Sud nel contratto di Governo - ha aggiunto la Vicepresidente della Camera - era irrilevante prima e lo è ancor meno adesso. E quella rabbia del Mezzogiorno - ha detto come manifesto per le prossime tornate elettorali regionali ed amministrative - dobbiamo saperla ascoltare, non per prendere voti, ma per ricostruire un rapporto diretto con la gente. Mi impegno - ha chiosato Mara Carfagna rivolgendosi ai presenti - a fare un tour per le regioni e le province meridionali, per tornare a stare tra le persone, recuperando il rapporto di fiducia con loro e per spiegare le nostre idee».
Prima del suo intervento vi erano stati i saluti dei coordinatori regionale e provinciale, Luigi Vitali e Francesco Paolo Sisto, del coordinatore ANCI Marcello Fiori e del Presidente emerito della Fondazione Alleanza Nazionale, Franco Mugnai.
A dare loro il benvenuto ci avevano pensato il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, il quale, dopo qualche stoccata al MoVimento 5 Stelle, ha ricordato l'importanza del ruolo dei giovani amministratori nella crescita di una comunità, e del Consigliere comunale Ruggero Iannone, che ha sottolineato il totale impegno di Forza Italia nel governo cittadino, ribadendo che «Giovinazzo è molto cresciuta da un punto di vista turistico anche grazie al grande impegno dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo».