Politica
Capurso (PVA): «Sul caso Del Giudice risposta imbarazzante di Città del Sole»
Ancora polemiche sulla presunta causa d'incompatibilità del Consigliere comunale
Giovinazzo - domenica 12 novembre 2017
Continuano le polemiche in campo politico sulla vicenda relativa alla presunta incompatibilità del Consigliere comunale, Giovanni Del Giudice. PrimaVera Alternativa aveva avanzato questa ipotesi, vista una delibera di Giunta che ratifica la situazione debitoria dell'esponente di Città del Sole nei confronti del Comune.
La risposta del gruppo guidato da Michele Sollecito non si era fatta attendere e ieri CdS aveva replicato che Del Giudice avrebbe già estinto quel debito.
Posizione che non ha convinto il Presidente di PVA, Girolamo Capurso, che in un post apparso sulla nostra pagina Facebook ha voluto controreplicare: «PrimaVera Alternativa - scrive - non ha mai parlato di incompatibilità del Consigliere Del Giudice per lite pendente con l'Ente.
La causa di incompatibilità evocata - insiste - era riferita al fatto che il Consigliere avesse un debito certo, liquido ed esigibile nei confronti del Comune e che avesse ricevuto in data 29.06.2016 (oltre un anno e mezzo fa) una formale messa in mora. Tale debito, è bene sottolinearlo, è stato certificato dal Direttore di ragioneria! Se questo debito c'era ancora quando il Consigliere si è candidato, allora egli era incompatibile sin dalla sua candidatura.
Se poi il Consigliere - è la conclusione - avesse saldato il proprio debito dopo la nostra segnalazione, la nota di Città del Sole sarebbe addirittura imbarazzante».
La risposta del gruppo guidato da Michele Sollecito non si era fatta attendere e ieri CdS aveva replicato che Del Giudice avrebbe già estinto quel debito.
Posizione che non ha convinto il Presidente di PVA, Girolamo Capurso, che in un post apparso sulla nostra pagina Facebook ha voluto controreplicare: «PrimaVera Alternativa - scrive - non ha mai parlato di incompatibilità del Consigliere Del Giudice per lite pendente con l'Ente.
La causa di incompatibilità evocata - insiste - era riferita al fatto che il Consigliere avesse un debito certo, liquido ed esigibile nei confronti del Comune e che avesse ricevuto in data 29.06.2016 (oltre un anno e mezzo fa) una formale messa in mora. Tale debito, è bene sottolinearlo, è stato certificato dal Direttore di ragioneria! Se questo debito c'era ancora quando il Consigliere si è candidato, allora egli era incompatibile sin dalla sua candidatura.
Se poi il Consigliere - è la conclusione - avesse saldato il proprio debito dopo la nostra segnalazione, la nota di Città del Sole sarebbe addirittura imbarazzante».